Una cosa buona per l'industria degli anime sarebbe non schiavizzare gli animatori facendoli lavorare 24 ore su 24 e pagarli adeguatamente e ridurre il numero delle serie stagionali per concentrarsi su più produzioni di qualità.
beh però considera che comunque tra i partiti più importanti in Giappone c'è quello Comunista e quello Socialista.@2247 Sono ultranazionalisti, non credo che vedrebbero di buon occhio un minimo di "socialismo" come un sindacato anche indipendente.
proprio il centro-sinistra ha perso tantissimi consensi dopo il governo del 2009 di Hatoyama(che ha avuto non pochi problemi). Ovviamente non dico che l'abbiano superato,ma lo faranno. Ironicamente uno dei paesi più sviluppati tecnologicamente e industrialmente,ha una situazione politica e sociale simile a quella di qualsiasi (o quasi)paese durante gli anni 60@Just do it Il partito egemone è sempre stato il partito liberal-democratico di centro-destra e solo di recente c'è una forte opposizione di centro-sinistra.
ho detto "uno dei più",non "Il più"@Just do it la Cina che è il gigante economico del pianeta ha in contrasto le sue politiche da dittatura.
Nonn avete capito il senso dell' articolo : le lamentele riguardano i diritti d'autore ovvero : io creo , chessò , Gundam , e i tutti i miliardi guadagnati con i gunpla, i dvd , vhs , magliette , gashapon, fumetti ecc.. li fanno Bandai e Sunrise a e me nulla.
E' una cosa che accade da sempre , è già Satoshi Urushiara, in un interfista su Man-ga della Panini del 1998 , denunciava questo male.
E infatti , ogli animatori più scaltri, fanno un manga, anche di poche pagine , su qualche rivista in modo da avere la proprietà intellettuale sul titolo che si traduce in royalies quando viene trasposto in animazione.
Il socialismo non c'entra nulla, le grandi compagnie si fregano da sempre i diritti di quello che producono: lo fanno anche nella "libera" America, dove tutti i supereroi sono in mano a Marvel e DC e i loro creatori non hanno visto un centesimo .
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