E' proprio vero quando si dice non si finisce mai di imparare! Grazie ad articoli come questi si riesce ad allargare le proprie conoscenze, non solo in fatto di Giappone!

Piccola curiosità che spiega alcuni dettagli visti nell'anime: pur essendo nato nel segno del gallo, Kyōka Izumi si è sempre identificato nel segno del coniglio. Poiché lo zodiaco opposto rappresenta una natura opposta a quella del proprio segno zodiacale, si dice che se si raccolgono oggetti del segno opposto, questi diano energia o portino fortuna. Per questo collezionava oggetti a forma di coniglio (tanto che a Kanazawa, nel museo a lui dedicato sono conservati alcuni di questi conigli).
(N.d.R.: occorre ricordare che i conigli in Giappone sono considerati animali da compagnia, al pari di gatti e cani).

Per questo a Kyouka di Bungo Stray Dogs piacciono i conigli!

L'anime è stato sorprendentemente carino e spassoso, il mio preferito era lo tsunderissimo Kyoka ma sono ben felice di vedere che nella vita reale il buon Shunsho era un uomo di bell'aspetto, essendo lui il mio secondo preferito! XD
Grazie per l'interessante articolo!

E' stata davvero una sorpresa fare le ricerche! Anche in una serie così leggera si possono scoprire tante cose culturali! E fare anche tanti collegamenti con piccoli dettagli visti in altre serie.
Addirittura in un episodio (il primo dedicato ad Ogai) si vedono due uomini parlare in un locale della nuova stazione di Tokyo: ebbene sono due persone realmente esistite che hanno partecipato ai lavori di progettazione della stessa!!! E compaiono tipo 30 secondi!!!

Conoscevo già Ogai Mori.
E merita una menzione anche sua figlia Mari Mori, anche lei scrittrice, che proprio grazie agli influssi della cultura e degli studi del padre è definita come la madre della letteratura romantica femminile moderna in Giappone.
In particolare la sua trilogia di romanzi, composta da Koibito tachi no mori (La Foresta degli Amanti, 1961), Nichiyobi ni wa boku wa ikanai (Non vengo di Domenica, 1961) e Kareha no nedoko (Il letto di foglie secche, 1962), è considerata il prototipo della letteratura "estetica" tanbi, che è citata come prima fonte d'ispirazione da generazioni di lettrici che avrebbero poi creato i generi manga shojo e shonen ai nei decenni a venire.

mi rimane sempre molto affascinante e in un certo senso malinconicamente romantico come i giapponesi sanno raccontare la loro stessa storia attraverso rielaborazioni, citazioni e aneddoti. Popolo fiero, sempre e comunque

Articolo molto interessante!
Di questa serie non mi ero nemmeno accorta
Vedrò di recuperarla, dei personaggi citati conoscevo solo Mori e Hishida...

E ...grazie anche del riferimento ai passati articoli su Bungou stray dogs: non ero ancora qui sul sito e li ho letti con piacere (l'anime non l'ho ancora visto, ma leggo il manga e il gioco di riferimenti dei personaggi fra realtà e finzione mi diverte un sacco!)

Complimenti per il bell’approfondimento. In Meiji Tokyo Renka, Mori ha suscitato un po’ sentimenti contrastanti in me, da una parte gli scoiattolini vari e tutta quella gelosia iniziale sono clichè visti e stravisti che mi hanno provocato un certo rigetto, dall’altra però negli ultimi episodi viene evidenziato come quelle che agli occhi altrui sono “stranezze” di Mei, nel linguaggio, nell’abbigliamento, nei gesti, da lui sono capite ed apprezzate. Interessanti anche i profili degli altri, mi sarebbe piaciuto leggere quello di Patrick che mi stava molto simpatico XD

Un anime che si potrebbe guardare anche per approfondire le proprie conoscenze storiche sul Giappone ^^

Che articolo interessante! Grazie mille per l'impegno, adesso ho anche una certa curiosità nel vedere quanto della controparte reale traspare nei personaggi dell'anime.