I 1778 racconti scritti da Taku Mayumura per la moglie malata sono un qualcosa di dolcissimo, brividi.

"Quando, nel 1998, alla moglie di Mayumura fu diagnosticato un cancro allo stadio terminale, l'autore decise di scrivere ogni giorno una storia diversa da raccontare alla moglie ricoverata e costretta a letto, per cercare di distarla dalla malattia e dalla morte imminente."

L'amore può fare cose che nessun'altra forza dell'universo può.

Oshii descrive le classiche velleità dei baby boomers.
Certo però non mi aspettavo un Ghibli dai toni Solzenicyn.

Gioca il fattore generazionale presumo.
Che Takahata non fosse un'anima liberale lo confermarono altri colleghi.

Pacifico che entrambi non fossero certo esenti da difetti.
Però se l'uno era Stalin e l'altro Trotsky, i due avrebbero dovuto odiarsi e volersi morti reciprocamente.
Forse nello studio ci volevano dei contraltari più avventuristi. Qualcuno che fungesse da Che Guevara o banda Baader-Meinhof.

Rubrica interessante

Oddio ma è bellissimo, sembra una sorta di Giappo-Focus. Corro a recuperarmi tutti gli articoli di questa rubrica

Mitico Oshii.

I 1778 racconti scritti da Taku Mayumura per la moglie malata sono un qualcosa di dolcissimo, brividi.

Assolutamente. Ha veramente un alto valore simbolico questo gesto.

Scriveva Sciascia; " Ci sono Uomini, hominicchi e quaqquaraquà"...Poi ci sono persone come Taku Mayumura.

Riguardo agli occhi grandi: io sapevo che il primo a introdurre questa caratteristica fu Osamu Tezuka, che però dichiarò di essersi ispirato ai cartoni animati della Disney di cui era un grande ammiratore.

Riguardo agli occhi grandi: io sapevo che il primo a introdurre questa caratteristica fu Osamu Tezuka, che però dichiarò di essersi ispirato ai cartoni animati della Disney di cui era un grande ammiratore.

Esatto! Anche io ricordo qualcosa di simile.

"Lo studio Ghibli è il Cremlino"
Considerando le ultime sparate di Miyazaki direi forse più il Reichstag

"In altre parole, se vogliamo dirlo come negli anni Sessanta, quando l'obiettivo è giusto i mezzi non contano."
Ma allora direi più machiavellici che stalinisti

Riguardo agli occhi grandi: io sapevo che il primo a introdurre questa caratteristica fu Osamu Tezuka, che però dichiarò di essersi ispirato ai cartoni animati della Disney di cui era un grande ammiratore.

Tezuka è di una generazione successiva rispetto a Nakahara, non fu il primo a utilizzarli.

Riguardo agli occhi grandi: io sapevo che il primo a introdurre questa caratteristica fu Osamu Tezuka, che però dichiarò di essersi ispirato ai cartoni animati della Disney di cui era un grande ammiratore.

Tezuka è di una generazione successiva rispetto a Nakahara, non fu il primo a utilizzarli.

Certo, sull'ordine cronologico delle cose c'è poco da discutere.
Il dubbio che mi ponevo è un altro e cioè se effettivamente Nakahara influenzò le generazioni successive o se sia passato più o meno inosservato finché la stessa caratteristica è stata ripresa da Tezuka, per altre strade, che diede solo allora il vero via.
E' una cosa che è capitata spesso anche nel campo delle invenzioni e scoperte e cioè che il primo a effettuare la scoperta sia passato inosservato finché non è arrivato qualcun altro.
Comunque è sicuramente una cosa impossibile da sapere, il mio voleva solo essere uno spunto di discussione.

Dopo l'arresto di Sawamura, la gestione economica della compagnia passò nella mani del co-fondatore Yasuhiro Takeda, che parzialmente giustificò la decisione dell'ex-presidente: dopo anni passati a gestire lo studio quasi completamente senza fondi ed essendo tra i pochi a conoscerne la disastrosa situazione finanziaria, la possibilità di sfruttare il successo di Evangelion (che non si sapeva quanto sarebbe durato) per mettere da parti dei soldi per i progetti futuri era stata troppo grande.

Eh beh, mi sembra giusto, bella scusa, peccato che li abbiano sgamato, e di sicuro poi la Gainax anbia dovuto pagare quasi sicuramente anche un multone per le tasse non versate...

Certo, sull'ordine cronologico delle cose c'è poco da discutere.
Il dubbio che mi ponevo è un altro e cioè se effettivamente Nakahara influenzò le generazioni successive o se sia passato più o meno inosservato finché la stessa caratteristica è stata ripresa da Tezuka, per altre strade, che diede solo allora il vero via.
E' una cosa che è capitata spesso anche nel campo delle invenzioni e scoperte e cioè che il primo a effettuare la scoperta sia passato inosservato finché non è arrivato qualcun altro.
Comunque è sicuramente una cosa impossibile da sapere, il mio voleva solo essere uno spunto di discussione.

In questo caso sappiamo che le illustrazioni di Nakahara furono molto apprezzate dalle lettrici delle riviste per ragazze su cui erano pubblicate (e che si sarebbero poi evolute nella riviste di manga shojo che conosciamo oggi) e che molti/e mangaka iniziarono a utilizzare uno stile di disegno simile (prima, durante e dopo Tezuka). Per fare un paio di nomi che Nakahara ha ispirato: Makoto Takahashi e Riyoko Ikeda.

Certo, sull'ordine cronologico delle cose c'è poco da discutere.
Il dubbio che mi ponevo è un altro e cioè se effettivamente Nakahara influenzò le generazioni successive o se sia passato più o meno inosservato finché la stessa caratteristica è stata ripresa da Tezuka, per altre strade, che diede solo allora il vero via.
E' una cosa che è capitata spesso anche nel campo delle invenzioni e scoperte e cioè che il primo a effettuare la scoperta sia passato inosservato finché non è arrivato qualcun altro.
Comunque è sicuramente una cosa impossibile da sapere, il mio voleva solo essere uno spunto di discussione.

In questo caso sappiamo che le illustrazioni di Nakahara furono molto apprezzate dalle lettrici delle riviste per ragazze su cui erano pubblicate (e che si sarebbero poi evolute nella riviste di manga shojo che conosciamo oggi) e che molti/e mangaka iniziarono a utilizzare uno stile di disegno simile (prima, durante e dopo Tezuka). Per fare un paio di nomi che Nakahara ha ispirato: Makoto Takahashi e Riyoko Ikeda.

Per chi ha voglia di leggere, linko un articolo dove viene esaminata la questione, facendo risalire i primi utilizzi degli occhi grandi a queste riviste femminili, appunto, ma indicando in Tezuka chi li ha "reinventati" e introdotti nel mondo dei manga e dell'animazione. Vengono inoltre esaminate altre teorie e spiegazioni.

https://mytsubo.wordpress.com/2014/02/26/la-verita-tutta-la-verita-sugli-occhioni/

Perchè mi dovete ricordare land of the lustrous bah.
Ora per colpa vostra mi tocca un ennesimo rewatch spero siate contenti

Il racconto di Mamoru Oshii è molto interessante: sapevo già di questa situazione nello Studio Ghibli, per quanto io idolatrizzi Miyazaki e lo studio, questi suoi difetti sono innegabili.
Una cosa del genere la disse anche il buon Mamoru Hosoda che aveva fatto un periodo interno allo Studio.

"Lo studio Ghibli è il Cremlino"
Considerando le ultime sparate di Miyazaki direi forse più il Reichstag

Quali sparate? Me le sono perse (chiedo sinceramente, eh, assolutamente nessuna critica velata).

@Basketballjunkie
ecco qui

@Basketballjunkie
ecco qui

Grazie, mi ero perso la notizia.
Il fatto che non ci sia una fonte lascia qualche dubbio ma certe cose che ho letto sono imbarazzanti. Fortunatamente non sono particolarmente fan del maestro (non mi schifa ma non lo osanno), altrimenti mi sarebbe crollato un mito.

Nah, io ho accettato la sua senilita avanzante

Un eroe chi ha scritto 1778 racconti alla propria consorte xD