Grazie per la simpatica live, piena di spunti interessanti e un grosso in bocca al lupo agli autori italiani di manga, in particolare a Elena Toma per la nuova avventura francese.
Sam Hitogami
- 4 anni fa
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Un paio di consigli (gratuiti ) a chi vuole diventare mangaka : evitate di lavorare in italia, in quanto i fumetti vendono poco e nulla e gli editori pagano poco ( o addirittura nulla) i fumettisti . Non a caso, molti della live sopra, fanno altri mestieri per campare, tipo l'insegnate, o fanno video su Twich. Imparate l'inglese e magari il giapponese, e tentate la fortuna all' estero. Non fare scuole del fumetto, che sono sostanzialmente inutili e costose . Cercate su internet che strumenti deve usare il mangaka, e poi ricopiate almeno un intero volumetto ( con tanto di inchiostratura) del vostro mangaka preferito . Se dopo averlo fatto , non vedrete miglioramenti nel vostro stile di disegno, allora siete negati , cambiate strada. Se non avete voglia di farlo, idem. A parte Pascarella , che è l' unico che lavora per un editore nipponico ( e guarda caso, è quello che parla di meno), gli altri chi diavolo sono ? Se si credono così bravi da dare consigli o fare gli insegnanti , perché non partecipano ai vari concorsi online delle case editrici nipponiche, e realizzare il sogno della loro vita ? Mah.
@Sam Hitogami no le scuole del fumetto non sono da sconsigliare, se uno ci va con l'intento che la scuola lo trasformi in un mostro del fumetto è il principio che è sbagliato, prima di tutto vanno frequentate per piacere e interesse personale. Il lavoro a casa va fatto a prescindere dal fatto che si frequenti una scuola o no, perché poche ore settimanali non sono assolutamente abbastanza. Esistono persone bravissime che sono riuscite a raggiungere altissimi livelli da autodidatta, ma non per questo fare da soli si addice a chiunque. Se come dici, ricopiando un intero volumetto non si vedono miglioramenti forse è proprio lì che serve una scuola. La scuola dovrebbe almeno servire a mettere le basi, poi per alcuni serve anche a migliorarsi, per altri magari no e riescono tranquillamente da soli. L'unico messaggio che non deve passare è che per diventare bravi va assolutamente frequentata una scuola. Sul discorso che questi corsi sono costosi è vero, ma vale anche in altri ambiti artistici.
Per quanto riguarda le persone intervistate nella live, se non li conosci il problema è tuo, mica loro.
Mah, io penso che la scuola vada frequentata solo per conoscere altri appassionati e stimolarsi tramite la competizione, come diceva Monkey Punch. Se una volta era indispensabile per conoscere le tecniche e gli strumenti di disegno, oggi tutto questo può essere imparato tramite internet o manuali di base. Ci sono anche i video dove i mangaka professionisti chinano disegni e tavole, e ti assicuro che si impara moltissimo nel modo di usare gli strumenti e ad ottenere certi effetti guardandoli, almeno nella teoria. Rimane così solo la pratica e quindi disegnare ,disegnare, disegnare , come mi ha detto Yoshiuki Sadamoto a Milano anni fa . Copiare interi volumi di autori professionisti è il metodo più sicuro e veloce per imparare e crearsi un proprio stile e imparare in modo naturale la composizione della tavola, il ritmo narrativo, le inquadrature ecc . Non ci sono scorciatoie. Ma bisogna avere anche il buon gusto e la modestia di capire se si è portati o meno. Vedo certi manga italiani da mettersi le mani nei capelli, e spesso vengono pubblicati solo perché gli autori, pur di versi stampato un libro, lavorano gratis o quasi ( e non scherzo: ci sono molti "editori "italiani che ti pagano "in visibilità" ) Perché credi che tutti gli intervistati puntano almeno alla Francia ?
Per quanto riguarda le persone intervistate nella live, se non li conosci il problema è tuo, mica loro.
Li conosco, e a parte Pascarella/Nives , che a realizzato storie per la Coamix, ha vinto il Silent Manga , e quindi che piaccia o meno, ha un certo credito , gli altri chi sono ? Gente il cui disegno mi sembra tutt' altro che perfetto, che ha pubblicato spesso albi dalla tiratura ridottissima, o che ha fatto l'assistente per qualche tempo di un mangaka . Ripeto, l'assistente, non l'autore di qualche manga pubblicato per anni in Giappone. Quindi, se non ha sfondato in Nippolandia, vuol dire che non sei poi gran chè, giusto ? E quindi perché dovrei pagare per andare a una scuola diretta da chi non è sufficientemente bravo per sfondare in Giappone ? Almeno io la penso così.