Sono molto contento sia per Taiyo Matsumoto, uno dei più sensibili e profondi interpreti dell'universo infantile, e sia per Nagabe che, alla sua prima opera pubblicata in Italia, ha già conquistato il cuore di tanti lettori. Da notare che entrambi hanno uno stile di disegno ibrido che, a prima vista, non appare certo come tipicamente giapponese.
Premiare "Girl from the Other Side" quale miglior serie "libri a fumetti", significa avere una montagna di fuffa come concorrenti. Assolutamente immeritato. E' un'opera carina, ma presto ripetitiva e clichè.
I premi a "Storiemigranti" di Nicola Bernardi e Sio e a "P. La mia adolescenza trans" di Fumettibrutti mi sembrano attribuiti più per l'impegno socio-politico che sottende a queste opere (condivisibile o meno) che per il loro valore intrinseco come espressioni di "arte fumettistica".
Le critiche ai premi a "Storiemigranti" di Nicola Bernardi e Sio e a "P. La mia adolescenza trans" di Fumettibrutti mi sembrano attribuite più al fastidio causato dall'impegno socio-politico che sottende a queste opere (sempre condivisibile a meno di essere una persona brutta) che per il loro valore intrinseco come espressioni di "arte fumettistica".
Da notare che entrambi hanno uno stile di disegno ibrido che, a prima vista, non appare certo come tipicamente giapponese.