L'ho scritto più e più volte su questo sito, ma non smetterò mai di farlo. JoJo non è solo una serie anime, fra le tante che ho avuto modo di vedere fino ad ora. Dal primo episodio, dai primi minuti, la mia intera persona è caduta nella tana del Bianconiglio, in un mondo bizzarro ed eccentrico. E ne sono felice.
È diventata parte di me. I miei movimenti, i miei pensieri, il mio stato d'animo, il mondo stesso ha cambiato aspetto, facendomi vivere la mia vita guardando il tutto con occhi diversi. Non è la classica frase meme "It's a JoJo reference", ma qualcosa di più. Quando senti dentro di te che l'associazione di idee è troppo forte e balenano nella tua mente immagini e persino suoni che rimandano a una determinata scena, felice o triste che sia. Il semplice fatto di guardarsi attorno e vedere come una serie influenzi così tanto la vita di una altrettanto semplice ragazzina è stupefacente.
Personalmente parlando ho amato tutte le parti, quale di più e quale leggermente di meno. Rimango fra le poche persone che ama Phantom Blood, a causa dell'enorme evoluzione avutasi con l'arrivo degli Stand da Stardust Crusaders. Non fraintendetemi, amo il concept degli Stand e non passa giorno che io non immagini un mio Stand personale, con tanto di design, nome e poteri. Forse proprio essendo stata la prima parte ad introdurmi a questo bizzarro universo che mi sento molto attaccata ad essa. Ma al di fuori di questa, escludendo le parti ancora da animare, posso dire di aver amato altrettanto Golden Wind. Molto, molto popolare grazie all'iconico tema musicale di Giorno, il quale ha avvicinato miriadi di persone alla saga, protagonista unico nel suo genere, personaggi peculiari che non si possono dimenticare né confondere, alcuni degli Stand più famosi e belli... un agglomerato di bellezza e di meraviglia, contornato da OST da favola.
Incredibile come si è passati da Stardust Crusaders a Golden Wind, e adesso con Stone Ocean. Un'evoluzione non solo dal punto di vista artistico, analizzando come lo stile di disegno di Araki sia migliorato considerevolmente portando alla nascita il suo corrente stile (che ha reso Steel Ball Run il suo capolavoro per eccellenza), ma anche della sceneggiatura. Le storie si fanno sempre più intricate e bizzarre, il gomitolo va sciolto il prima possibile per trovare il cattivo di turno e sconfiggerlo, non è più una classica storia del bene contro il male prefissato già dai primi momenti della storia. In questo modo, inconsapevolmente o consapevolmente che sia, fa crescere nel lettore o nello spettatore un enorme senso di curiosità e mistero, nel mentre segue le avventure dei suoi amati personaggi. Un'idea geniale che ha reso famosa questa saga.
Mi sentirò sempre in debito con il maestro Araki per aver creato tutto questo, per avermi dato un bagliore di speranza. Non smetterò mai di ringraziarlo, ma per ora non posso fare altro che supportarlo a distanza, attraverso commenti simili, passaparola tra amici, fanart (che non faccio da una vita, devo ancora finirne una sui villains sono una persona orribile) e soprattutto continuare la lettura e la visione. Si va avanti con Stone Ocean e Jojolands, e il mio cuore continua a battere all'impazzata.
- Olimpea
la sto vedendo ora. Sarà una mia impressione ma oggi vedendo la puntata con lo stand Notorius B.I.G. sembra che spinga molto di più sul body horror del solito. E' una cifra stilistica che ha sempre avuto Araki, ossia quello di deturpare, tagliare, bucare o deformare i corpi dei suoi personaggi, ma in questa serie pare lo faccia più spesso.
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Tuttavia questo Anime / Manga non mi ha mai attratto
Sorry