la gente stia iniziando a vedere il marcio ovunque, anche dove non c'è (non mi viene il proverbio).
Forse "la malizia è negli occhi di chi guarda"?
White Popo approves.
I commenti sono lo specchio dell'italiano medio razzista:
"Negro uga-buga che cucina l'esploratore in pentola" lololol
"Indiano pellerossa che dà la caccia ai cowboy" lololol
"Cinese ching chong col cappellino a pagoda e comunque cinese, giapponese, vietnamita sempre musi gialli sono." Lololol
"Cosa, italiano mafia spaghetti e mandolino? Razzismo! Quando voi stavate sugli alberi noi già s'accoltellava un Giulio Cesare!"
Per non parlare del fatto che qui sembrano più preoccupati che gli portino via la loro "libertà" di restare bigotti e ignoranti che non di contribuire a migliorare la qualità del nostro background culturale.
Chiedetevi seriamente: ma COSA CACCHIO MI TOLGONO?
PS: argomentare con "eh ma io sono cresciuto con questi e non sono razzista" ha lo stesso valore di dire "eh ma io ho fatto la guerra e non sono morto"
Ehi sti messaggi li mettono pure nei manga di Tezuka ( come Kimba ) fin dagli anni 90 ( e anche nelle edizioni italiane ) e nessuno ha mai detto niente .
Ah, forse perché i fumetti di Tezuka qui dentro li leggo solo io ....
La differenza credo stia nel fatto che in Giappone non si è mai concretizzata alcuna censura.Beh finché non censurano possono fare quello che vogliono, è un avviso che si trova anche nei manga di Tezuka. Certo, poi ti censurano la lavatrice in Lilo & Stitch ma dettagli.
QUesto è il mondo di oggi, per la generazione di oggi. E ancora è niente! Potete immaginare dove si andrà ... Razzismo al contrario!
CHe tristezza, una massa di idioti.
E poi basta con sta parola "disclaimer", ma che minchia vuol dire! In italiano è così difficile?
L'avviso, di cosa? Io devo stare attento a cosa? Il signor Disney era un razzista, per giunta antisemita. E quindi? Le sue opere lo mostrano, in maniera superficiale, magari divertita e divertente. Magari a scusarsi devono essere i realizzatori, gli ideatori, Disney in persona e non, dopo 100 anni, gente che non ha proprio nulla a che fare con autori di un'altra epoca.
Io mi sento preso in giro da avvisi simili, come se fossi un coglione.
Siamo alla frutta.
Ehi sti messaggi li mettono pure nei manga di Tezuka ( come Kimba ) fin dagli anni 90 ( e anche nelle edizioni italiane ) e nessuno ha mai detto niente .
Ah, forse perché i fumetti di Tezuka qui dentro li leggo solo io ....
La differenza credo stia nel fatto che in Giappone non si è mai concretizzata alcuna censura.
Non solo Tezuka, anche Rocky Joe e Tiger Mask hanno la loro dose di razzismo.
Chiedetevi seriamente: ma COSA CACCHIO MI TOLGONO?
@pisaco
campione del mondo in salto di palo in frasca
"Invece di rimuovere questo contenuto, vogliamo ammetterne l’impatto dannoso, trarne insegnamento e stimolare il dialogo per creare insieme un futuro più inclusivo."
Invece di rimuovere questo contenuto
Con le opere nuove facciano quel che vogliono, ma non hanno mai, che io sappia, censurato le vecchie (rimanendo sul tema razzismo).
...la malizia troppo spesso secondo me sta negli occhi della gente.
Il commento era riferito al Giappone ma non avevo citato!la Disney ha tolto alcune scene in Fantasia e riscritto alcuni dialoghi e alcune canzoni dei film negli anni '90 perché considerate insensibile. Poi ci sono alcuni cartoni retrò che sono stati ritirati o mai distribuiti perché pieni di stereotipi pesanti e datati.
ridistribuire le opere originali, senza tagli o edulcorazioni, con la giusta sensibilità è il minimo sindacale, ma a quanto pare qualcuno qui quando si parla di razzismo si sente chiamato in causa...
con la giusta sensibilità è il minimo sindacale.
Questa storiella racconta di un bambino che vede per la prima volta una persona nera - nel 1995 che un bambino di 5-6 non conoscesse nessuno di colore era normale -
Con le opere nuove facciano quel che vogliono, ma non hanno mai, che io sappia, censurato le vecchie (rimanendo sul tema razzismo).
Non mi pare ci siano in quelle di Joe e Tigre ( almeno nelle edizioni italiane , che ricordi )
l'avviso è rivolto principalmente agli statunitensi
Infine, casomai qualcuno se lo fosse dimenticato, vorrei ricordare che i film della Disney sono rivolti principalmente ai bambini, che non hanno le stesse capacità critiche e analitiche degli adulti.
A giudicare da certi commenti, mi chiedo se alcuni utenti ci sono o ci fanno. Chi si ostina a dire di non trovare nulla di discriminatorio nella parola 'pellerossa' o nei corvi neri, evidentemente non ha capito che l'avviso è rivolto principalmente agli statunitensi e che da loro tali espressioni o rappresentazioni hanno un esplicito significato offensivo e razzista. Bisogna sempre contestualizzare, anche per uno statunitense non c'è nulla di strano se si usa l'epiteto 'terrone' per riferirsi a un meridionale, mentre per noi è palese l'intento discriminatorio e offensivo.
D'altronde questi film sono stati realizzati in un periodo in cui la discriminazione era sancita per legge (per dirne una, i neri dovevano cedere il loro posto ai bianchi sui mezzi pubblici), e se a ciò aggiungiamo le simpatie naziste di Walt Disney, non c'è da sorprendersi che le minoranze fossero rappresentate in maniera stereotipata e razzista in quegli anni.
Infine, casomai qualcuno se lo fosse dimenticato, vorrei ricordare che i film della Disney sono rivolti principalmente ai bambini, che non hanno le stesse capacità critiche e analitiche degli adulti.
Il problema è che si riflette sull'intero mercato mondiale invece di rimanere circoscritto alla sola America.
@D_Mihawk
L'avviso è su Disney Plus Italia e probabilmente anche sulle piattaforme degli altri paesi, quindi come fa ad essere rivolto principalmente agli americani!?!
Io, come tanti altri, da bambini abbiamo visto i film Disney in versione originale, e nessuno sente il bisogno di instaurare il quarto Reich. In ogni caso ci sono, o meglio dovrebbero esserci, i genitori e spiegare al bambino che certe cose sono sbagliate. Ma dato il quoziente intellettivo estremamente basso delle persone figurati se un genitore è in grado di insegnare qualsiasi cosa al figlio.
Io credo che i veri problemi razziali siano decisamente altri
sessisti, omofobi etc. siano decisamente altri
Credo che l'inutile polemica ci sia qui nei commenti.
Un disclaimer che riconosca una rappresentazione offensiva non solo non fa male a nessuno ma, anzi, è una buona politica per dissociarsi da certe scelte figlie dei loro tempi.
L'arte non è morta a causa del politically correct. E' vero che ci sono alcune battaglie abbastanza futili, succede praticamente in ogni ambito, ma non possiamo negare che certe categorie siano ancora discriminate e che lo stereotipo nei media non faccia che peggiorarne la situazione. Se un artista non sa fare arte senza battute o rappresentaioni discriminatorie allora, a mio parere, tanto artista non è.
PS: la scena in Zotopia con lo "stereotipo" italiano è semplicemente una parodia de "Il padrino".
Concordo assolutamente. Io criticavo il lamentarsi della scena in quanto stereotipo italiano. Da adulta ho abbastanza riso del personaggio ma, di fatto, l'incorruttibile poliziotta ha allacciato rapporti con la mafia...
Concordo con te per tutto, tuttavia;
se il riferimento di Zootopia era al mio commento, la citazione al padrino è palese, però a me ha fatto abbastanza schifo vedere un boss mafioso raffigurato come personaggio positivo in un film per bambini. Anche perché non penso ci fosse nessuna cattiva intenzione dietro il personaggio, negli USA c'è ancora questa percezione del mafioso figo e affascinante, ma sola tantissima ignoranza, e nel 2020 dà fastidio. Dà fastidio vedere che ci sia ancora un'idea stereotipata (e per certi versi positiva) della mafia, dà fastidio che venga vista come qualcosa di divertente o innocuo al punto di inserirla in un film per bambini, bisognava pensarci prima di inserirla nel film.
Si parla sempre di ignoranza e stereotipi, non gravi come alcuni tra quelli in elenco (vedi i corvi o gli indiani), ma roba che non ti aspetteresti nel 2016 da una multinazionale che cerca mostrarsi attenta ai temi sociali...
e lasciamo stare che in Giappone un assassino che ha ucciso una donna, e se l'è pure mangiata(in Europa), è rimasto impunito per il padre potente, e ora scrive pure per una rivista.
Credo che l'inutile polemica ci sia qui nei commenti.
Un disclaimer che riconosca una rappresentazione offensiva non solo non fa male a nessuno ma, anzi, è una buona politica per dissociarsi da certe scelte figlie dei loro tempi.
L'arte non è morta a causa del politically correct. E' vero che ci sono alcune battaglie abbastanza futili, succede praticamente in ogni ambito, ma non possiamo negare che certe categorie siano ancora discriminate e che lo stereotipo nei media non faccia che peggiorarne la situazione. Se un artista non sa fare arte senza battute o rappresentaioni discriminatorie allora, a mio parere, tanto artista non è.
PS: la scena in Zotopia con lo "stereotipo" italiano è semplicemente una parodia de "Il padrino".
Concordo con te per tutto, tuttavia;
se il riferimento di Zootopia era al mio commento, la citazione al padrino è palese, però a me ha fatto abbastanza schifo vedere un boss mafioso raffigurato come personaggio positivo in un film per bambini. Anche perché non penso ci fosse nessuna cattiva intenzione dietro il personaggio, negli USA c'è ancora questa percezione del mafioso figo e affascinante, ma sola tantissima ignoranza, e nel 2020 dà fastidio. Dà fastidio vedere che ci sia ancora un'idea stereotipata (e per certi versi positiva) della mafia, dà fastidio che venga vista come qualcosa di divertente o innocuo al punto di inserirla in un film per bambini, bisognava pensarci prima di inserirla nel film.
Si parla sempre di ignoranza e stereotipi, non gravi come alcuni tra quelli in elenco (vedi i corvi o gli indiani), ma roba che non ti aspetteresti nel 2016 da una multinazionale che cerca mostrarsi attenta ai temi sociali...
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Forse "la malizia è negli occhi di chi guarda"?