Questa era la quarta saga, se ci sarà una nuova stagione e seguirà la storia originale, Rem non ci sarà neanche nella quinta saga che però si occuperà proprio del suo "problema".- DOV'È REM? Perché ho atteso 4 anni per rivedere solo la bella addormentata?
Il problema fondamentale è che è sbagliato prendere questa serie come un fantasy. nel senso che l'ambientazione fantasy c'è, i draghi e le streghe pure, ma la storia in sé e i personaggi sono improntati a tutt'altro, ad un coming to age e ad una storia di riscatto personale improntata alla crescita sotto il profilo psicologico e sociale dei personaggi principali. E, sebbene in certi casi ci sia una certa teatralità (caratteristica comunque comune a molti prodotti del Sol levante) questa crescita è molto meno banale di quanto si possa credere.
Nella prima stagione, pur non essendo fra i personaggi che preferivo, Emilia aveva dimostrato di avere determinazione, carattere e pal*e per affrontare chiunque senza timore.
Scusami, ma forse non l'hai capito bene. Che Emilia fosse piagnona, infantile e insicura e cresciuta sempre iperprotetta (da Puck in primis che le risolve ogni problema) si intuiva già nella prima stagione nonostante al suo fianco avesse un Subaru che non perdeva occasione per idealizzarla. Questa S2 è una presa di coscenza per Subaru e la prima crescita vera per Emilia. Secondo me questa è in assoluto la cosa più bella di Re:Zero, ovvero che i protagonisti sono tutti idioti, deboli, immaturi e che a volte prendono delle decisioni stupide. Il litigio tra Subaru ed Emilia all'inizio del terzo arco nella prima stagione è un qualcosa che raramente si vede in un anime, è di un'immaturtà tale che da spettatore mi sono vergognato per Subaru, ma è anche così magnificamente realistico e credibile...L'autore, che ha sempre detto di essere una Emiliafag, ha letteralmente preso la sua eroina ribaltandola come un calzino e trasformandola nella classica "principessa inetta da salvare" quando tutto ciò non era necessario.
Scusami, ma forse non l'hai capito bene. Che Emilia fosse piagnona, infantile e insicura e cresciuta sempre iperprotetta (da Puck in primis che le risolve ogni problema) si intuiva già nella prima stagione nonostante al suo fianco avesse un Subaru che non perdeva occasione per idealizzarla. Questa S2 è una presa di coscenza per Subaru e la prima crescita vera per Emilia. Secondo me questa è in assoluto la cosa più bella di Re:Zero, ovvero che i protagonisti sono tutti idioti, deboli, immaturi e che a volte prendono delle decisioni stupide. Il litigio tra Subaru ed Emilia all'inizio del terzo arco nella prima stagione è un qualcosa che raramente si vede in un anime, è di un'immaturtà tale che da spettatore mi sono vergognato per Subaru, ma è anche così magnificamente realistico e credibile...L'autore, che ha sempre detto di essere una Emiliafag, ha letteralmente preso la sua eroina ribaltandola come un calzino e trasformandola nella classica "principessa inetta da salvare" quando tutto ciò non era necessario.
Certo, Emilia si da la parvenza di donna forte, determinata e senza timore. O forse così vuole apparire o la vede Subaru (all'inizio). Poi alla prima difficoltà comincia a frignare senza sosta tanto che ad un certo punto avrei voluto che qualcuno la prendesse a ceffoni. Questo finché alla fine non riesce ad affrontare il suo passato e a venirci a patti. Questo secondo me è il bello di quest'anime. Piaccia o no, non ha peronaggi spaccaculi, senza macchia e senza difetti. Per quel tipo di personaggi, c'è una vastissima scelta al di fuori. Qui ci sono personaggi deboli che crescono confrontandosi con le proprie debolezze.
L'ambientazione è fantasy, i temi della storia non sono i classici dell'avventura fantasy.
L'ambientazione è fantasy, i temi della storia non sono i classici dell'avventura fantasy.
Una cosa può essere più di una cosa ma da sempre, non è mica un insulto dire fantasy
L'ambientazione è fantasy, i temi della storia non sono i classici dell'avventura fantasy.
Una cosa può essere più di una cosa ma da sempre, non è mica un insulto dire fantasy
No, non lo è, ma se uno cerca in Re:Zero quello che si trova negli altri millemila Isekai prodotti in serie oppure storie epiche di battaglie cosmiche è chiaro che si possa trovare spiazzato. Questo era il senso.
L'Emilia della prima stagione è tutto quello che dici tu, una persona che ha delle debolezze caratteriali, ma che ha abbastanza fegato da andare a competere per il trono del regno.
Il problema è che quando crei un personaggio con queste caratteristiche, ossia quelle del reagire nonostante le debolezze,
Scusami, ma forse non l'hai capito bene. Che Emilia fosse piagnona, infantile e insicura e cresciuta sempre iperprotetta (da Puck in primis che le risolve ogni problema) si intuiva già nella prima stagione nonostante al suo fianco avesse un Subaru che non perdeva occasione per idealizzarla. Questa S2 è una presa di coscenza per Subaru e la prima crescita vera per Emilia. Secondo me questa è in assoluto la cosa più bella di Re:Zero, ovvero che i protagonisti sono tutti idioti, deboli, immaturi e che a volte prendono delle decisioni stupide. Il litigio tra Subaru ed Emilia all'inizio del terzo arco nella prima stagione è un qualcosa che raramente si vede in un anime, è di un'immaturtà tale che da spettatore mi sono vergognato per Subaru, ma è anche così magnificamente realistico e credibile...L'autore, che ha sempre detto di essere una Emiliafag, ha letteralmente preso la sua eroina ribaltandola come un calzino e trasformandola nella classica "principessa inetta da salvare" quando tutto ciò non era necessario.
Certo, Emilia si da la parvenza di donna forte, determinata e senza timore. O forse così vuole apparire o la vede Subaru (all'inizio). Poi alla prima difficoltà comincia a frignare senza sosta tanto che ad un certo punto avrei voluto che qualcuno la prendesse a ceffoni. Questo finché alla fine non riesce ad affrontare il suo passato e a venirci a patti. Questo secondo me è il bello di quest'anime. Piaccia o no, non ha peronaggi spaccaculi, senza macchia e senza difetti. Per quel tipo di personaggi, c'è una vastissima scelta al di fuori. Qui ci sono personaggi deboli che crescono confrontandosi con le proprie debolezze.
L'ho capito fin troppo bene, quello è il problema.
L'Emilia della prima stagione è tutto quello che dici tu, una persona che ha delle debolezze caratteriali, ma che ha abbastanza fegato da andare a competere per il trono del regno.
Il problema è che quando crei un personaggio con queste caratteristiche, ossia quelle del reagire nonostante le debolezze, non puoi tramutarla di punto in bianco in un'ameba solo perché ha delle visioni del suo passato, per quanto dolorose esse siano.
È un'involuzione del personaggio inverosimile, forzata e funzionale solo al fatto di far apparire Subaru ai suoi occhi come il salvator di patria di turno, nulla di più.
Secondo me questa è in assoluto la cosa più bella di Re:Zero, ovvero che i protagonisti sono tutti idioti, deboli, immaturi e che a volte prendono delle decisioni stupide. Il litigio tra Subaru ed Emilia all'inizio del terzo arco nella prima stagione è un qualcosa che raramente si vede in un anime, è di un'immaturtà tale che da spettatore mi sono vergognato per Subaru, ma è anche così magnificamente realistico e credibile...
Stupendo. Per una terza stagione bisognerà aspettare troppo per; quindi sicuramente mi recupererò la novel...
quoto in pieno, tutto poteva essere risolto con la metà (o un quarto) degli episodi e il doppio del ritmo
E' pesante, e non per la presenza striminzita di scene d'azione, ma proprio perché gira e rigira sugli stessi concetti fino allo sfinimento, cercando di confondere lo spettatore con i soliti escamotage (plot twist un po' casuali e cliffhanger a ripetizione), per poi riproporli in un'altra salsa.
Poi, per carità, qualche passaggio si salva (il passato di Emilia, la fine di Elsa...), ma sono quasi incidenti di percorso, in un contesto generale di banalità e situazioni puerili.
quoto in pieno, tutto poteva essere risolto con la metà (o un quarto) degli episodi e il doppio del ritmo
E' pesante, e non per la presenza striminzita di scene d'azione, ma proprio perché gira e rigira sugli stessi concetti fino allo sfinimento, cercando di confondere lo spettatore con i soliti escamotage (plot twist un po' casuali e cliffhanger a ripetizione), per poi riproporli in un'altra salsa.
Poi, per carità, qualche passaggio si salva (il passato di Emilia, la fine di Elsa...), ma sono quasi incidenti di percorso, in un contesto generale di banalità e situazioni puerili.
quoto in pieno, tutto poteva essere risolto con la metà (o un quarto) degli episodi e il doppio del ritmo
E' pesante, e non per la presenza striminzita di scene d'azione, ma proprio perché gira e rigira sugli stessi concetti fino allo sfinimento, cercando di confondere lo spettatore con i soliti escamotage (plot twist un po' casuali e cliffhanger a ripetizione), per poi riproporli in un'altra salsa.
Poi, per carità, qualche passaggio si salva (il passato di Emilia, la fine di Elsa...), ma sono quasi incidenti di percorso, in un contesto generale di banalità e situazioni puerili.
Spiega come, da quel che sappiamo i personaggi non hanno una palla di cristallo per prevedere come andranno le cose quindi non sarebbe credibile riuscire in pochi tentativi
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- È la seconda stagione di una serie che mi era piaciuta dopo più di 4 anni, fa piacere vederla già così.
- Ho apprezzato l'approfondimento dei personaggi, la loro crescita e il percorso del loro pensiero non sempre lineare.
- Le scene d'azione intrattengono bene....
CONTRO
- ...ma sono troppo poche!
- Molto dialoghi sono pesanti, ridondanti e confusi, soprattutto se visti nell'ottica di una trasmissione settimanale.
- Mi servono i neko per ricordare le sigle nonostante siano pure belle.
- DOV'È REM? Perché ho atteso 4 anni per rivedere solo la bella addormentata?
E questo è, la serie resta interessante tra alti e bassi e probabilmente serviva questa parentesi che desse respiro ai personaggi, magari se fosse durata un po' meno facendoci vedere anche altro l'avrei gradito...detto questo, se faranno una terza stagione, e ci spero magari non tra 4 anni, io la vedo di sicuro...