PRO - È la seconda stagione di una serie che mi era piaciuta dopo più di 4 anni, fa piacere vederla già così. - Ho apprezzato l'approfondimento dei personaggi, la loro crescita e il percorso del loro pensiero non sempre lineare. - Le scene d'azione intrattengono bene....
CONTRO - ...ma sono troppo poche! - Molto dialoghi sono pesanti, ridondanti e confusi, soprattutto se visti nell'ottica di una trasmissione settimanale. - Mi servono i neko per ricordare le sigle nonostante siano pure belle. - DOV'È REM? Perché ho atteso 4 anni per rivedere solo la bella addormentata?
E questo è, la serie resta interessante tra alti e bassi e probabilmente serviva questa parentesi che desse respiro ai personaggi, magari se fosse durata un po' meno facendoci vedere anche altro l'avrei gradito...detto questo, se faranno una terza stagione, e ci spero magari non tra 4 anni, io la vedo di sicuro...
- DOV'È REM? Perché ho atteso 4 anni per rivedere solo la bella addormentata?
Questa era la quarta saga, se ci sarà una nuova stagione e seguirà la storia originale, Rem non ci sarà neanche nella quinta saga che però si occuperà proprio del suo "problema".
gli ultimi 4-5 episodi hanno salvato la stagione che sarebbe risultata discreta, la prima parte a livello di ritmi sembrava Shinsekai Yori, speravo implodesse il santuario a furia di sentirne parlare.
Comunque Conigli special guest, La mattanza e i kg di ragù che hanno fatto alla fine sono stati qualcosa di spettacolare.
Il problema fondamentale è che è sbagliato prendere questa serie come un fantasy. nel senso che l'ambientazione fantasy c'è, i draghi e le streghe pure, ma la storia in sé e i personaggi sono improntati a tutt'altro, ad un coming to age e ad una storia di riscatto personale improntata alla crescita sotto il profilo psicologico e sociale dei personaggi principali. E, sebbene in certi casi ci sia una certa teatralità (caratteristica comunque comune a molti prodotti del Sol levante) questa crescita è molto meno banale di quanto si possa credere.
Il problema fondamentale è che è sbagliato prendere questa serie come un fantasy. nel senso che l'ambientazione fantasy c'è, i draghi e le streghe pure, ma la storia in sé e i personaggi sono improntati a tutt'altro, ad un coming to age e ad una storia di riscatto personale improntata alla crescita sotto il profilo psicologico e sociale dei personaggi principali. E, sebbene in certi casi ci sia una certa teatralità (caratteristica comunque comune a molti prodotti del Sol levante) questa crescita è molto meno banale di quanto si possa credere.
E' un fantasy, il fatto che abbia più introspezione di altre serie non vuol dire che non sia un fantasy.
Il vero problema di questa seconda stagione è che parte bene, poi si ferma a causa dell'inettitudine dell'autore e dobbiamo sorbirci dialoghi infiniti ed una decostruzione di un personaggio che non aveva nulla da dover dimostrare, ossia Emilia.
L'autore, che ha sempre detto di essere una Emiliafag, ha letteralmente preso la sua eroina ribaltandola come un calzino e trasformandola nella classica "principessa inetta da salvare" quando tutto ciò non era necessario. Nella prima stagione, pur non essendo fra i personaggi che preferivo, Emilia aveva dimostrato di avere determinazione, carattere e pal*e per affrontare chiunque senza timore. Tutte le figure femminili in Re:Zero ci vengono presentate come donne forti che sanno ciò che vogliono e fino ai primi episodi della seconda stagione si è rimasti coerenti a questa linea. Poi, come detto prima, l'autore è impazzito e ci siamo dovuto sorbire la principessa impaurita salvata dalle belle chiacchiere del principe azzurro più sfigato del mondo degli anime. Ha addirittura eliminato la concorrenza (Rem) pur di metterla al centro di questo delirio narrativo!
Un peccato mortale, ci sono stati presentati tanti nuovi personaggi e scenari degni di nota in questa S2, non meritava di essere rovinata in questo modo.
Continuo a non capire perché questa serie abbia riscosso tanto successo (in verità, lo immagino...). E' pesante, e non per la presenza striminzita di scene d'azione, ma proprio perché gira e rigira sugli stessi concetti fino allo sfinimento, cercando di confondere lo spettatore con i soliti escamotage (plot twist un po' casuali e cliffhanger a ripetizione), per poi riproporli in un'altra salsa. Poi, per carità, qualche passaggio si salva (il passato di Emilia, la fine di Elsa...), ma sono quasi incidenti di percorso, in un contesto generale di banalità e situazioni puerili. Per non parlare delle loli gracchianti che spuntano ad ogni piè sospinto... Ma tant'è, sarò io che non l'ho capito.
Nella prima stagione, pur non essendo fra i personaggi che preferivo, Emilia aveva dimostrato di avere determinazione, carattere e pal*e per affrontare chiunque senza timore.
mmmh hai visto la prima stagione?... Emilia è lo stesso personaggio che si fa millemila pippe solo per andare al villaggio, lo stesso personaggio che deve usare un mantello magico per non farsi riconoscere come mezz'elfa, Sì è forte, ma è forte solo nel combattere e in presenza di Puck, ma interiormente è fragilissima sin dalla prima serie
L'autore, che ha sempre detto di essere una Emiliafag, ha letteralmente preso la sua eroina ribaltandola come un calzino e trasformandola nella classica "principessa inetta da salvare" quando tutto ciò non era necessario.
Scusami, ma forse non l'hai capito bene. Che Emilia fosse piagnona, infantile e insicura e cresciuta sempre iperprotetta (da Puck in primis che le risolve ogni problema) si intuiva già nella prima stagione nonostante al suo fianco avesse un Subaru che non perdeva occasione per idealizzarla. Questa S2 è una presa di coscenza per Subaru e la prima crescita vera per Emilia. Secondo me questa è in assoluto la cosa più bella di Re:Zero, ovvero che i protagonisti sono tutti idioti, deboli, immaturi e che a volte prendono delle decisioni stupide. Il litigio tra Subaru ed Emilia all'inizio del terzo arco nella prima stagione è un qualcosa che raramente si vede in un anime, è di un'immaturtà tale che da spettatore mi sono vergognato per Subaru, ma è anche così magnificamente realistico e credibile...
Certo, Emilia si da la parvenza di donna forte, determinata e senza timore. O forse così vuole apparire o la vede Subaru (all'inizio). Poi alla prima difficoltà comincia a frignare senza sosta tanto che ad un certo punto avrei voluto che qualcuno la prendesse a ceffoni. Questo finché alla fine non riesce ad affrontare il suo passato e a venirci a patti. Questo secondo me è il bello di quest'anime. Piaccia o no, non ha peronaggi spaccaculi, senza macchia e senza difetti. Per quel tipo di personaggi, c'è una vastissima scelta al di fuori. Qui ci sono personaggi deboli che crescono confrontandosi con le proprie debolezze.
L'autore, che ha sempre detto di essere una Emiliafag, ha letteralmente preso la sua eroina ribaltandola come un calzino e trasformandola nella classica "principessa inetta da salvare" quando tutto ciò non era necessario.
Scusami, ma forse non l'hai capito bene. Che Emilia fosse piagnona, infantile e insicura e cresciuta sempre iperprotetta (da Puck in primis che le risolve ogni problema) si intuiva già nella prima stagione nonostante al suo fianco avesse un Subaru che non perdeva occasione per idealizzarla. Questa S2 è una presa di coscenza per Subaru e la prima crescita vera per Emilia. Secondo me questa è in assoluto la cosa più bella di Re:Zero, ovvero che i protagonisti sono tutti idioti, deboli, immaturi e che a volte prendono delle decisioni stupide. Il litigio tra Subaru ed Emilia all'inizio del terzo arco nella prima stagione è un qualcosa che raramente si vede in un anime, è di un'immaturtà tale che da spettatore mi sono vergognato per Subaru, ma è anche così magnificamente realistico e credibile...
Certo, Emilia si da la parvenza di donna forte, determinata e senza timore. O forse così vuole apparire o la vede Subaru (all'inizio). Poi alla prima difficoltà comincia a frignare senza sosta tanto che ad un certo punto avrei voluto che qualcuno la prendesse a ceffoni. Questo finché alla fine non riesce ad affrontare il suo passato e a venirci a patti. Questo secondo me è il bello di quest'anime. Piaccia o no, non ha peronaggi spaccaculi, senza macchia e senza difetti. Per quel tipo di personaggi, c'è una vastissima scelta al di fuori. Qui ci sono personaggi deboli che crescono confrontandosi con le proprie debolezze.
L'ho capito fin troppo bene, quello è il problema. L'Emilia della prima stagione è tutto quello che dici tu, una persona che ha delle debolezze caratteriali, ma che ha abbastanza fegato da andare a competere per il trono del regno. Il problema è che quando crei un personaggio con queste caratteristiche, ossia quelle del reagire nonostante le debolezze, non puoi tramutarla di punto in bianco in un'ameba solo perché ha delle visioni del suo passato, per quanto dolorose esse siano. È un'involuzione del personaggio inverosimile, forzata e funzionale solo al fatto di far apparire Subaru ai suoi occhi come il salvator di patria di turno, nulla di più.
Sono completamente d'accordo con quanto espresso da @Zelgadis ed @Alex Ziro, aggiungere altro sarebbe ridondante visto che hanno sintetizzato con le loro analisi i pregi ma anche i difetti che affliggono non solo la trasposizione animata, ma la novel stessa. Aggiungo solamente che è una delle trasposizioni animate più fedeli ad una novel che siano mai arrivate sul piccolo schermo, ciò è un pregio ma anche un difetto, perché la pesantezza e la prolissità dei dialoghi non sono digeribili a tutti. Sono anche d'accordo con quanto espresso in parte anche da @Pallettone, 'purtroppo' (o per fortuna, fate vobis) ormai abbiamo a che fare con produzioni talmente complesse che i generi risultato essere stretti a esse (così come le varie categorie in base all'età o alle riviste sui vengono pubblicati), pertanto va utilizzato un metro di analisi più ampio e meno categorizzato per capire dove inquadrare un manga e/o una novel, e relativa trasposizione animata. L'unico punto su cui non mi trovo d'accordo è la qualità delle animazioni, di cui son rimasto un po' deluso (forse perché venivo dalla visione dei BR della prima stagione), mi aspettavo delle sakuga migliori ed un tratto migliore dei personaggi, che spesso mi son sembrati quasi abbozzati, anche nelle sequenze meno concitate. Il tutto ovvio che va ricondotto ai tempi stretti televisivi, ma una trasposizione del genere avrebbe meritato una cura migliore da questo punto di vista imho.
L'ambientazione è fantasy, i temi della storia non sono i classici dell'avventura fantasy.
Una cosa può essere più di una cosa ma da sempre, non è mica un insulto dire fantasy
No, non lo è, ma se uno cerca in Re:Zero quello che si trova negli altri millemila Isekai prodotti in serie oppure storie epiche di battaglie cosmiche è chiaro che si possa trovare spiazzato. Questo era il senso.
Io ho trovato molto intrigante e ben riuscita tutta la parte relativa a Echidna, streghe, santuario e flashback di 400 anni prima. Di una pesantezza e lunghezza inutile Emilia e il suo flashback che mi è sembrato interminabile e noioso.
Certo che però tagliare proprio l'ultimo capitolo della novel è stata una cosa veramente infame. In sintesi estrema
Best Girl Echidna si è rincarnata in Ryuzu Omega. È la strega dell'avarizia ad aver vinto tutto su tutta la linea, il suo piano ha funzionato alla perfezione e adesso è libera di scorrazzare al di fuori del santuario su un proprio corpo.
Con tutti I difetti citati mi ha intrattenuto molto, lo trovo un bel prodotto e mi auguro do non diventare vecchio prima della prossima serie. È vero che si crogiola troppo nei misteri, e mi sa che a rivederselo un po di volta si possano trovare più di una incongruenza, d'altro canto l'atmosfera mystery generale la trovo proprio bella. La prolissità dei dialoghi è cosa nota, ma ormai ci ho fatto l'abitudine e non mi disturba molto. Ammetto di aver preferito un po di più la prima serie ma mi sento complessivamente soddisfatto
L'ambientazione è fantasy, i temi della storia non sono i classici dell'avventura fantasy.
Una cosa può essere più di una cosa ma da sempre, non è mica un insulto dire fantasy
No, non lo è, ma se uno cerca in Re:Zero quello che si trova negli altri millemila Isekai prodotti in serie oppure storie epiche di battaglie cosmiche è chiaro che si possa trovare spiazzato. Questo era il senso.
A prescindere da quel che è Re:zero la seconda stagione ha avuto quelle pecche. Il fatto che un'opera sia più profonda e intricata del solito non deve includere per forza una gestione dei tempi come quella che c'è stata. Se no sembra quasi che tutte le opere di qualità debbano essere dei brodi assurdi.
Comunque il Fantasy è molto più che semplici battaglie cosmiche.
Qualsiasi cosa possa dire sarei troppo di parte, aspetto solo l'annuncio di nuovi episodi e prego che JPOP continui a tradurre i romanzi (anche se non mi faccio problemi a leggerli in inglese e i più recenti in giapponese anche se ci capisco poco e vado più ad intuito) che alla fine sono quelli la vera forza di questa serie.
L'Emilia della prima stagione è tutto quello che dici tu, una persona che ha delle debolezze caratteriali, ma che ha abbastanza fegato da andare a competere per il trono del regno. Il problema è che quando crei un personaggio con queste caratteristiche, ossia quelle del reagire nonostante le debolezze,
in tutto questo ti è un attimo sfuggito il rapporto fra Emilia e Puck e cosa sia comportata la perdita di quest'ultimo... ripeto certe volte sembra che la gente certe cose le ometta perché gli fa comodo per avvalersi di tesi che prendono senso solo facendolo
L'autore, che ha sempre detto di essere una Emiliafag, ha letteralmente preso la sua eroina ribaltandola come un calzino e trasformandola nella classica "principessa inetta da salvare" quando tutto ciò non era necessario.
Scusami, ma forse non l'hai capito bene. Che Emilia fosse piagnona, infantile e insicura e cresciuta sempre iperprotetta (da Puck in primis che le risolve ogni problema) si intuiva già nella prima stagione nonostante al suo fianco avesse un Subaru che non perdeva occasione per idealizzarla. Questa S2 è una presa di coscenza per Subaru e la prima crescita vera per Emilia. Secondo me questa è in assoluto la cosa più bella di Re:Zero, ovvero che i protagonisti sono tutti idioti, deboli, immaturi e che a volte prendono delle decisioni stupide. Il litigio tra Subaru ed Emilia all'inizio del terzo arco nella prima stagione è un qualcosa che raramente si vede in un anime, è di un'immaturtà tale che da spettatore mi sono vergognato per Subaru, ma è anche così magnificamente realistico e credibile...
Certo, Emilia si da la parvenza di donna forte, determinata e senza timore. O forse così vuole apparire o la vede Subaru (all'inizio). Poi alla prima difficoltà comincia a frignare senza sosta tanto che ad un certo punto avrei voluto che qualcuno la prendesse a ceffoni. Questo finché alla fine non riesce ad affrontare il suo passato e a venirci a patti. Questo secondo me è il bello di quest'anime. Piaccia o no, non ha peronaggi spaccaculi, senza macchia e senza difetti. Per quel tipo di personaggi, c'è una vastissima scelta al di fuori. Qui ci sono personaggi deboli che crescono confrontandosi con le proprie debolezze.
L'ho capito fin troppo bene, quello è il problema. L'Emilia della prima stagione è tutto quello che dici tu, una persona che ha delle debolezze caratteriali, ma che ha abbastanza fegato da andare a competere per il trono del regno. Il problema è che quando crei un personaggio con queste caratteristiche, ossia quelle del reagire nonostante le debolezze, non puoi tramutarla di punto in bianco in un'ameba solo perché ha delle visioni del suo passato, per quanto dolorose esse siano. È un'involuzione del personaggio inverosimile, forzata e funzionale solo al fatto di far apparire Subaru ai suoi occhi come il salvator di patria di turno, nulla di più.
Ti sei dimenticato che lei i ricordi li aveva bloccati per questo motivo le visioni durante la prova la destabilizzavano sia a livello mentale che a livello fisico
Secondo me questa è in assoluto la cosa più bella di Re:Zero, ovvero che i protagonisti sono tutti idioti, deboli, immaturi e che a volte prendono delle decisioni stupide. Il litigio tra Subaru ed Emilia all'inizio del terzo arco nella prima stagione è un qualcosa che raramente si vede in un anime, è di un'immaturtà tale che da spettatore mi sono vergognato per Subaru, ma è anche così magnificamente realistico e credibile...
Stagione gradevole, un po' monotona per quanto riguarda l'ambientazione e la quest principale. La crescita di Subaru mi pare alquanto dubbia, dopo la prima stagione dovrebbe aver capito che ricevere un aiuto , qui l'ha già dimenticato e non ci pensa minimamente prima di ricevere l'ausilio di Echidna. Subito dopo quel fallimento c'è la storia di Otto BFF. Troppo veloce, dal mio punto di vista, specialmente nel momento di sfiducia generalizzato in cui si trovava. Mi sarebbe piaciuto vedere un altro po' su Echidna , specialmente nel finale, purtroppo non si poteva più.
L'attenzione posta sull'adattamento di Re:Zero finora è notevole ed il risultato finale è ottimo anche se non si può parlare di capolavoro. Poi chiaramente può non piacere perché è particolare nello sviluppo anche se rimane nel genere fantasy. Anche i dialoghi sono inusuali ma almeno non sono vuoti. Il primo arco della prima stagione è un po' angosciante, anche se contiene la migliore puntata di tutta la seconda stagione, quella dei genitori di Subaru, il secondo arco è avvincente e si fa vedere tutto di un fiato.
E' pesante, e non per la presenza striminzita di scene d'azione, ma proprio perché gira e rigira sugli stessi concetti fino allo sfinimento, cercando di confondere lo spettatore con i soliti escamotage (plot twist un po' casuali e cliffhanger a ripetizione), per poi riproporli in un'altra salsa. Poi, per carità, qualche passaggio si salva (il passato di Emilia, la fine di Elsa...), ma sono quasi incidenti di percorso, in un contesto generale di banalità e situazioni puerili.
quoto in pieno, tutto poteva essere risolto con la metà (o un quarto) degli episodi e il doppio del ritmo
E' pesante, e non per la presenza striminzita di scene d'azione, ma proprio perché gira e rigira sugli stessi concetti fino allo sfinimento, cercando di confondere lo spettatore con i soliti escamotage (plot twist un po' casuali e cliffhanger a ripetizione), per poi riproporli in un'altra salsa. Poi, per carità, qualche passaggio si salva (il passato di Emilia, la fine di Elsa...), ma sono quasi incidenti di percorso, in un contesto generale di banalità e situazioni puerili.
quoto in pieno, tutto poteva essere risolto con la metà (o un quarto) degli episodi e il doppio del ritmo
Spiega come, da quel che sappiamo i personaggi non hanno una palla di cristallo per prevedere come andranno le cose quindi non sarebbe credibile riuscire in pochi tentativi
E' pesante, e non per la presenza striminzita di scene d'azione, ma proprio perché gira e rigira sugli stessi concetti fino allo sfinimento, cercando di confondere lo spettatore con i soliti escamotage (plot twist un po' casuali e cliffhanger a ripetizione), per poi riproporli in un'altra salsa. Poi, per carità, qualche passaggio si salva (il passato di Emilia, la fine di Elsa...), ma sono quasi incidenti di percorso, in un contesto generale di banalità e situazioni puerili.
quoto in pieno, tutto poteva essere risolto con la metà (o un quarto) degli episodi e il doppio del ritmo
Spiega come, da quel che sappiamo i personaggi non hanno una palla di cristallo per prevedere come andranno le cose quindi non sarebbe credibile riuscire in pochi tentativi
Dal momento che non posso più usare l’espediente della sfera di cristallo mi sarà difficile riscrivere un’intera opera all’interno di un commento ad un post... Comunque il problema non è il numero di “tentativi”, rileggi il commento che ho citato
- È la seconda stagione di una serie che mi era piaciuta dopo più di 4 anni, fa piacere vederla già così.
- Ho apprezzato l'approfondimento dei personaggi, la loro crescita e il percorso del loro pensiero non sempre lineare.
- Le scene d'azione intrattengono bene....
CONTRO
- ...ma sono troppo poche!
- Molto dialoghi sono pesanti, ridondanti e confusi, soprattutto se visti nell'ottica di una trasmissione settimanale.
- Mi servono i neko per ricordare le sigle nonostante siano pure belle.
- DOV'È REM? Perché ho atteso 4 anni per rivedere solo la bella addormentata?
E questo è, la serie resta interessante tra alti e bassi e probabilmente serviva questa parentesi che desse respiro ai personaggi, magari se fosse durata un po' meno facendoci vedere anche altro l'avrei gradito...detto questo, se faranno una terza stagione, e ci spero magari non tra 4 anni, io la vedo di sicuro...
Se vuoi sapere ancora devo spoilerare
la prima parte a livello di ritmi sembrava Shinsekai Yori, speravo implodesse il santuario a furia di sentirne parlare.
Comunque Conigli special guest,
La mattanza e i kg di ragù che hanno fatto alla fine sono stati qualcosa di spettacolare.
E' un fantasy, il fatto che abbia più introspezione di altre serie non vuol dire che non sia un fantasy.
L'autore, che ha sempre detto di essere una Emiliafag, ha letteralmente preso la sua eroina ribaltandola come un calzino e trasformandola nella classica "principessa inetta da salvare" quando tutto ciò non era necessario.
Nella prima stagione, pur non essendo fra i personaggi che preferivo, Emilia aveva dimostrato di avere determinazione, carattere e pal*e per affrontare chiunque senza timore.
Tutte le figure femminili in Re:Zero ci vengono presentate come donne forti che sanno ciò che vogliono e fino ai primi episodi della seconda stagione si è rimasti coerenti a questa linea.
Poi, come detto prima, l'autore è impazzito e ci siamo dovuto sorbire la principessa impaurita salvata dalle belle chiacchiere del principe azzurro più sfigato del mondo degli anime. Ha addirittura eliminato la concorrenza (Rem) pur di metterla al centro di questo delirio narrativo!
Un peccato mortale, ci sono stati presentati tanti nuovi personaggi e scenari degni di nota in questa S2, non meritava di essere rovinata in questo modo.
E' pesante, e non per la presenza striminzita di scene d'azione, ma proprio perché gira e rigira sugli stessi concetti fino allo sfinimento, cercando di confondere lo spettatore con i soliti escamotage (plot twist un po' casuali e cliffhanger a ripetizione), per poi riproporli in un'altra salsa.
Poi, per carità, qualche passaggio si salva (il passato di Emilia, la fine di Elsa...), ma sono quasi incidenti di percorso, in un contesto generale di banalità e situazioni puerili. Per non parlare delle loli gracchianti che spuntano ad ogni piè sospinto...
Ma tant'è, sarò io che non l'ho capito.
mmmh hai visto la prima stagione?... Emilia è lo stesso personaggio che si fa millemila pippe solo per andare al villaggio, lo stesso personaggio che deve usare un mantello magico per non farsi riconoscere come mezz'elfa, Sì è forte, ma è forte solo nel combattere e in presenza di Puck, ma interiormente è fragilissima sin dalla prima serie
Certo, Emilia si da la parvenza di donna forte, determinata e senza timore. O forse così vuole apparire o la vede Subaru (all'inizio). Poi alla prima difficoltà comincia a frignare senza sosta tanto che ad un certo punto avrei voluto che qualcuno la prendesse a ceffoni. Questo finché alla fine non riesce ad affrontare il suo passato e a venirci a patti. Questo secondo me è il bello di quest'anime. Piaccia o no, non ha peronaggi spaccaculi, senza macchia e senza difetti. Per quel tipo di personaggi, c'è una vastissima scelta al di fuori. Qui ci sono personaggi deboli che crescono confrontandosi con le proprie debolezze.
E' stato davvero toccante l'episodio in biblioteca di Bea e Subaro.
L'ho capito fin troppo bene, quello è il problema.
L'Emilia della prima stagione è tutto quello che dici tu, una persona che ha delle debolezze caratteriali, ma che ha abbastanza fegato da andare a competere per il trono del regno.
Il problema è che quando crei un personaggio con queste caratteristiche, ossia quelle del reagire nonostante le debolezze, non puoi tramutarla di punto in bianco in un'ameba solo perché ha delle visioni del suo passato, per quanto dolorose esse siano.
È un'involuzione del personaggio inverosimile, forzata e funzionale solo al fatto di far apparire Subaru ai suoi occhi come il salvator di patria di turno, nulla di più.
Aggiungo solamente che è una delle trasposizioni animate più fedeli ad una novel che siano mai arrivate sul piccolo schermo, ciò è un pregio ma anche un difetto, perché la pesantezza e la prolissità dei dialoghi non sono digeribili a tutti.
Sono anche d'accordo con quanto espresso in parte anche da @Pallettone, 'purtroppo' (o per fortuna, fate vobis) ormai abbiamo a che fare con produzioni talmente complesse che i generi risultato essere stretti a esse (così come le varie categorie in base all'età o alle riviste sui vengono pubblicati), pertanto va utilizzato un metro di analisi più ampio e meno categorizzato per capire dove inquadrare un manga e/o una novel, e relativa trasposizione animata.
L'unico punto su cui non mi trovo d'accordo è la qualità delle animazioni, di cui son rimasto un po' deluso (forse perché venivo dalla visione dei BR della prima stagione), mi aspettavo delle sakuga migliori ed un tratto migliore dei personaggi, che spesso mi son sembrati quasi abbozzati, anche nelle sequenze meno concitate.
Il tutto ovvio che va ricondotto ai tempi stretti televisivi, ma una trasposizione del genere avrebbe meritato una cura migliore da questo punto di vista imho.
Una cosa può essere più di una cosa ma da sempre, non è mica un insulto dire fantasy
No, non lo è, ma se uno cerca in Re:Zero quello che si trova negli altri millemila Isekai prodotti in serie oppure storie epiche di battaglie cosmiche è chiaro che si possa trovare spiazzato. Questo era il senso.
Certo che però tagliare proprio l'ultimo capitolo della novel è stata una cosa veramente infame. In sintesi estrema
A prescindere da quel che è Re:zero la seconda stagione ha avuto quelle pecche. Il fatto che un'opera sia più profonda e intricata del solito non deve includere per forza una gestione dei tempi come quella che c'è stata. Se no sembra quasi che tutte le opere di qualità debbano essere dei brodi assurdi.
Comunque il Fantasy è molto più che semplici battaglie cosmiche.
in tutto questo ti è un attimo sfuggito il rapporto fra Emilia e Puck e cosa sia comportata la perdita di quest'ultimo... ripeto certe volte sembra che la gente certe cose le ometta perché gli fa comodo per avvalersi di tesi che prendono senso solo facendolo
Ti sei dimenticato che lei i ricordi li aveva bloccati per questo motivo le visioni durante la prova la destabilizzavano sia a livello mentale che a livello fisico
Parole sante.
La crescita di Subaru mi pare alquanto dubbia, dopo la prima stagione dovrebbe aver capito che ricevere un aiuto , qui l'ha già dimenticato e non ci pensa minimamente prima di ricevere l'ausilio di Echidna. Subito dopo quel fallimento c'è la storia di Otto BFF. Troppo veloce, dal mio punto di vista, specialmente nel momento di sfiducia generalizzato in cui si trovava.
Mi sarebbe piaciuto vedere un altro po' su Echidna , specialmente nel finale, purtroppo non si poteva più.
Il problema è che la novel sta indietro
Spiega come, da quel che sappiamo i personaggi non hanno una palla di cristallo per prevedere come andranno le cose quindi non sarebbe credibile riuscire in pochi tentativi
Dal momento che non posso più usare l’espediente della sfera di cristallo mi sarà difficile riscrivere un’intera opera all’interno di un commento ad un post... Comunque il problema non è il numero di “tentativi”, rileggi il commento che ho citato
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.