Questo porterebbe al mobbing e all'impossibilità poi di ritrovare lavoro nel settore. In Giappone infatti spesso per essere assunto devi avere una lettera di referenza dall'azienda che hai lasciato. Il mondo del lavoro in Giappone è veramente difficile e ancorato ad alcune logiche tradizionali che per noi sono senza senso.Leggendo noto alcuni passaggi "I contratti di outsourcing, che solitamente vengono usati per assumere i liberi professionisti " e poi "liberi professionisti sono praticamente dei dipendenti" Ecco un buon avvocato potrebbe dimostrarlo rendendo nullo di fatto i tanti contratti "fasulli" stipulati, ma so che ragiono da italiano e non da giapponese, eppure potrebbe essere una strada...
In realtà, a detta di insider come FAR, agli studi costa di più dare in subappalto all'estero, anche considerando che le animazioni analogiche (che rappresentano ancora la parte maggiore) vanno e tornano via aerea. Inoltre è una pratica effettuata principalmente per l'in-between animation, mentre il resto rimane per lo più in patria. L'unico vero motivo per cui lo fanno è l'effettiva mancanza di manodopera, ma ne derivano più problemi che altro.Ormai gli animatori giapponesi vengono assunti a cottimo solo quando gli studi cinesi e coreani sono oberati di lavoro. È vero che in Cina questa categoria viene retribuita meglio, ma per le case di produzione nipponiche è più convienente dare in subappalto le loro serie all'estero.
In realtà, a detta di insider come FAR, agli studi costa di più dare in subappalto all'estero, anche considerando che le animazioni analogiche (che rappresentano ancora la parte maggiore) vanno e tornano via aerea. Inoltre è una pratica effettuata principalmente per l'in-between animation, mentre il resto rimane per lo più in patria. L'unico vero motivo per cui lo fanno è l'effettiva mancanza di manodopera, ma ne derivano più problemi che altro.Ormai gli animatori giapponesi vengono assunti a cottimo solo quando gli studi cinesi e coreani sono oberati di lavoro. È vero che in Cina questa categoria viene retribuita meglio, ma per le case di produzione nipponiche è più convienente dare in subappalto le loro serie all'estero.
Si ma Toei, non è una novità che subappaltino a destra e sinistra... Inoltre hanno molte filiali proprie all'estero, persino in Francia, quindi è un po' diverso. Poi mi piacerebbe leggere tutta l'intervista per contestualizzarla meglio.Ti riporto un piccolo pezzo di un'intervista a un dirigente della Toei, apparsa sul numero 8 di Mangazine del 1991.
(D) Scusi, ma allora chi fa i cartoni animati della Toei?
(R) Ditte subappaltatrici, in Corea, Filippine, Thailandia, Malesia e Singapore. Una volta c'era anche Taiwan, ma adesso la mano d'opera è diventata costosa come in Giappone, per cui abbiamo chiuso la nostra filiale laggiù.
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Le persone dovrebbero rifiutarsi di lavorare a condizioni inaccettabili. E' inutile anche come esperienza ai soli fini del curriculum; si portano dietro solo l'odio, il risentimento e le cattive abitudini di contesti lavorativi privi di qualità.