Il moe ormai è uno stile artistico, è presente da circa la seconda metà degli anni 2000 ed è impensabile che sparisca.
Di per sè non è un problema per l'animazione giapponese, come pure non è un problema il filone "cute girls doing cute things", ormai meno diffuso che in passato, senza contare che è da questo che è nato il sottogenere iyashikei, con serie graziose e gradevoli come Non Non Biyori o il semi-sconosciuto Tamayura, o addirittura ad un piccolo capolavoro come Aria (arrivato proprio quando il moe stava per esplodere e dilagare ovunque).
L'intero franchise di Fate si regge sul moe, se prendiamo questa definizione in modo più ampio e generico possibile. Non a caso tutto è nato da una visual novel eroge (anche se in origine doveva essere altro, ma... cash comes first).
E sempre se la prendiamo alla larga, anche i (giustamente) celebrati Madoka Magica e Steins;Gate sono moe.
Serie come Hibike Euphonium e Sora no Woto fanno parte sia del filone moe che di quello CGDCT, ma offrono più di questo, K-On non è brutto ma lo trovo sopravvalutato e noioso, altre serie invece sono solo inutili agglomerati di fanservice senza il fessacchiotto di turno che faccia da da re dell'harem. Tutto dipende da come una serie viene realizzata, insomma, oltre che dal gusto personale ovviamente.
Poi c'è l'esasperazione del moe: ecchi a sproposito e talvolta portato al limite, caratterizzazione dei personaggi che non va oltre i tipi "-dere", dinamiche sentimentali a dir poco grottesche, nonchè i famigerati harem e isekai. Ovvero tutto quello che io ho ribattezzato "otakutrash" (oppure, quando sono di cattivo umore, otakume*@a).
Adesso poi sembra he gli isekai, ormai arrivati oltre la saturazione, siano in procinto di essere sostituti dalle nuove romcom di successo ultimamente, in cui o il lui di turno è più o meno vittima della solita tipa fastidiosa oppure i due si danno fastidio a vicenda, circondati da compagni di classe (principalmente ragazze ovviamente, lol) che seguono anch'essi rigorosamente le tipologie "dere" ormai di prammatica. XD
Come ha già detto qualcuno, gli otaku non sono i fantomatici padroni del mercato (anche se ci sono andati molto vicino a partire dal 2007 circa fino più o meno al 2016, ovvero il periodo più basso dell'animazione nipponica, anche se inframmezzato comunque da alcune eccellenze tra cui appunto Madoka e S;G) e le serie che hanno veramente successo a livello mondiale sono quelle che o tengono il "fattore moe" al minimo oppure non ce l'hanno proprio.
Però è anche vero che, per la maggior parte del tempo, il mercato dell'animazione giapponese... si comporta esattamente come se gli unici fruitori fossero o ragazzini sempliciotti fan degli shounen, oppure altrettanto sempliciotti otaku maschi ed eterosessuali in cerca di waifu. E' un cane che si morde la coda, insomma.
Per una serie che non si chiama Kimetsu no Yaiba o Jujutsu Kaisen, ma che non è nemmeno un prodotto otakutrash, le probabilità di ricevere un seguito o un adattamento animato diventano alquanto esigue. Ci sono lodevoli eccezioni, come ad esempio Natsume Yuujincho, ma come dice il proverbio una rondine non fa primavera.
A volte poi sembra che prendano proprio in giro. Per anni e anni si è chiesto un continuo animato di Berserk che andasse oltre l'Eclissi... Unici risultati? Prima una trilogia cinematografica tagliuzzatissima e sempre ferma lì, e poi un'orrida serie in CGI ad opera di uno studio mediocre e che nemmeno parte da dove la vecchia serie tv o il terzo film si interrompevano, ma molto dopo... E anche se non c'è nessuna connessione tra le due cose, quando invece esce tranquillamente la seconda/terza stagione di "Coso-kun Finisce In Un Altro Mondo Dove Rimorchia A Manetta" è dura non incavolarsi almeno un po'. Idem quando la Dynit importa e doppia Goblin Slayer e TUTTO (in animazione) di Sword Art Online lasciando Banana Fish o Bungou Stray Dogs (tra l'altro entrambe serie di successo, e non di nicchia) sullo scaffale.
Con l'avvento di Netflix nel mercato anime molti, tra cui io, avevano sperato che questa tendenza potesse almeno un po' invertirsi, ma purtroppo è finita come è finita.
Ammetto di non aver ancora visto la S2 di Kobayashi, ma sei al corrente che esiste l'autoironia e che molti anime, soprattutto quando inseriscono "elementi otaku", la usano?
Quindi stai dicendo che "un anime moe non è moe perché ha del moe che gioca sul moe". Sei passato alla fase di total denial.
"Moe" non e' uno stile artistico ne' un tipo di personaggio o un genere di storia.
"Moe" e' una reazione emotiva profonda, provata nei confronti tipicamente di un personaggio di anime e manga.
Guts di Berserk puo' benissimo triggerare Moe! in uno spettatore.
Il "moe boom" e' arrivato con show come K-On!, ma gia' opere del passato come Lum(Lamu'), Minky Momo(Gigi') o Il castello di Cagliostro avevano gia' generato le stesse reazioni viscerali nei confronti dei personaggi 2D.
Le fanzine di Lum, Momo e Clarisse erano abbondanti e la passione che i fan mostravano per queste eroine 2D era altrettanto intensa.
Gli show slice-of-life pucciosi o gli show CGDCT come, ad es., "New Game!" non hanno divorato il mercato, ma hanno la propria nicchia dedicata di estimatori, che vi piaccia o no.
Questa idea, poi, che gli otaku siano tutti "maschi, etero, sfigati" e' uno stereotipo comunissimo ma completamente errato, presente da decenni.
La parola "otaku" veniva usata tra gli anni 70 e 80 dagli appassionati che si radunavano nelle fiere per rivolgersi l'un l'altro (e' un pronome di seconda persona) ed e' stata cooptata da un articolista (fan delle idol in carne ed ossa), Nakamori Akio, in un suo pezzo che li derideva, in quanto riteneva che questi "otaku" fossero degli sfigati.
Esistono "otaku" maschi, femmine (e non sono solo fujoshi), di varie eta', introversi, estroversi, di vari orientamenti sessuali e di diversi interessi.
La cultura "otaku", il "moe", gli show CGDCT possono non piacere. E' legittimo. Lasciamo pero' i preconcetti ed i pregiudizi alla porta, per favore.
Etichettare come spazzatura o m**da quello che non piace e, molto probabilmente, non si capisce (proprio perche' non piace) e' una cafonata.
Io li ho solo chiamati "otaku in cerca di waifu", perchè le waifu è la cosa primaria che cercano in un anime. Per il resto non mettermi in bocca parole che non ho detto.Bollare un gruppo molto ampio e complesso di persone come mentecatti, disadattati e via dicendo non e' molto meglio.
Personalmente ho abbandonato quasi interamente gli show "battle shonen" (se mi passate il termine), ma non bollo i fan di "One Piece" come mentecatti e non vado in giro a dire che "My Hero Academia" e' m**da.
Tutto questo odio per "otaku" e "moe" da cosa deriva? Vi hanno mangiato il gatto? O forse vi rode che ci sono al mondo persone diverse da voi e che in Giappone producono, big surprise, quello che vogliono produrre?
"Moe" non e' uno stile artistico ne' un tipo di personaggio o un genere di storia.
"Moe" e' una reazione emotiva profonda, provata nei confronti tipicamente di un personaggio di anime e manga.
E invece è uno stile e viene considerato come tale anche tra gli stessi fan del moe, lol.Guts di Berserk puo' benissimo triggerare Moe! in uno spettatore.
Povero Miura-sensei, si sta già rivoltando nella tomba... Lui di moe ha fato Schierke, Puck, Charlotte, Sonia, o al massimo la Casca post-eclisse, ma non certo Guts.Il "moe boom" e' arrivato con show come K-On!, ma gia' opere del passato come Lum(Lamu'), Minky Momo(Gigi') o Il castello di Cagliostro avevano gia' generato le stesse reazioni viscerali nei confronti dei personaggi 2D.
Le fanzine di Lum, Momo e Clarisse erano abbondanti e la passione che i fan mostravano per queste eroine 2D era altrettanto intensa.
Quindi? Il fatto che siano sempre esistiti personaggi kawaii non cambia nulla. "Moe" è un termine nato nella seconda metà del 2000 per designare uno specifico filone che appunto cominciava a prendere piede in quel periodo. A prescindere che possano piacere o meno, non puoi accostare serie come Urusei Yatsura ad altre come, ad esempio, Lucky Star. Il primo ha personaggi femminili graziosi e ammiccanti, ma è una commedia surreale, anni 80 fino al midollo; Lucky Star invece è una serie moe e CGDCT fatta e finita, nata appunto nel periodo "moe boom".Gli show slice-of-life pucciosi o gli show CGDCT come, ad es., "New Game!" non hanno divorato il mercato, ma hanno la propria nicchia dedicata di estimatori, che vi piaccia o no.
Nulla in contrario, infatti. Alcune di queste serie mi piacciono pure, e se avessi letto per bene il mio commento lo sapresti. Lo slice of life è uno dei miei generi preferiti anzi, solo che non lo apprezzo sempre e comunque (e soprattutto con chiunque).Questa idea, poi, che gli otaku siano tutti "maschi, etero, sfigati" e' uno stereotipo comunissimo ma completamente errato, presente da decenni.
La parola "otaku" veniva usata tra gli anni 70 e 80 dagli appassionati che si radunavano nelle fiere per rivolgersi l'un l'altro (e' un pronome di seconda persona) ed e' stata cooptata da un articolista (fan delle idol in carne ed ossa), Nakamori Akio, in un suo pezzo che li derideva, in quanto riteneva che questi "otaku" fossero degli sfigati.
Esistono "otaku" maschi, femmine (e non sono solo fujoshi), di varie eta', introversi, estroversi, di vari orientamenti sessuali e di diversi interessi.
La cultura "otaku", il "moe", gli show CGDCT possono non piacere. E' legittimo. Lasciamo pero' i preconcetti ed i pregiudizi alla porta, per favore.
Sfigati, mentecatti eccetera l'hai detto tu, non io (e da quando "maschio etero" è un insulto se usato solo per definire uno specifico target? lol). Ovvio che gli otaku non sono solo maschi e non sono solo etero, altrimenti non esisterebbero gli yaoi, gli otome, i reverse harem eccetera, ma è indubbio che quello a "tirare" di più sia il materiale rivolto più o meno esplicitamente a giovani maschi eterosessuali (o bisessuali, al limite). E' così praticamente in ogni campo... Qual è quella cosa che tira più di un carro di buoi?Etichettare come spazzatura o m**da quello che non piace e, molto probabilmente, non si capisce (proprio perche' non piace) e' una cafonata.
Fatti cavoli tuoi lol, io le cose le chiamo come pare a me. La parola "otakume**a la uso solo in privato e, come ho ben specificato nel commento, quando sono di cattivo umore. XDIo li ho solo chiamati "otaku in cerca di waifu", perchè le waifu è la cosa primaria che cercano in un anime. Per il resto non mettermi in bocca parole che non ho detto.Bollare un gruppo molto ampio e complesso di persone come mentecatti, disadattati e via dicendo non e' molto meglio.
Personalmente ho abbandonato quasi interamente gli show "battle shonen" (se mi passate il termine), ma non bollo i fan di "One Piece" come mentecatti e non vado in giro a dire che "My Hero Academia" e' m**da.Tutto questo odio per "otaku" e "moe" da cosa deriva? Vi hanno mangiato il gatto? O forse vi rode che ci sono al mondo persone diverse da voi e che in Giappone producono, big surprise, quello che vogliono produrre?
E chi odia niente, solo che a volte mi da un po' fastidio che invece di una serie che mi piace facciano l'ennesimo isekai o harem... Poi mi viene spontaneo prendere un po' in giro tutti questi personaggi e situazioni fatte con lo stampino, ma lo faccio anche con i battle shounen. Diamine, prendo in giro perfino serie e personaggi che mi piacciono. Se poi per te ironia e sarcasmo (fatti senza insultare nessuna persona realmente esistente, sottolineo) equivalgono all'odio, il problema è solo tuo.
Dal canto mio, ho fatto una piccola analisi semiseria della situazione, che tu chiaramente hai frainteso. Se vuoi prendertela con qualcuno prenditela con gli haters veri.
Mi spiace e mi scuso se ti ho messo in bocca parole non tue o sono risultato aggressivo, ma nel mio commento non mi riferivo solo a quanto detto da te, ma a piu' post precedenti.
Detto questo, non mi interessa andare avanti con la discussione, perche' non credo porti a niente.
Mi limito a dire che, non solo nel tuo post, vedo tanta confusione sul tema "moe" e sul tema "otaku".
Ribadisco che farebbe bene un po' a tutti documentarsi seriamente e ho anche indicato dei testi seri, risultato di studi seri, che approfondiscono in tutti i suoi aspetti la cultura "otaku" e il "moe". Cosa si dice su Internet mi interessa molto poco, a meno che non ci sia un'analisi critica dei dati condotta da professionisti.
Probabilmente ho sbagliato a farmi coinvolgere nel dialogo, cosa che di solito non faccio.
Pace e bene a tutti.
Mi spiace e mi scuso se ti ho messo in bocca parole non tue o sono risultato aggressivo, ma nel mio commento non mi riferivo solo a quanto detto da te, ma a piu' post precedenti.
Detto questo, non mi interessa andare avanti con la discussione, perche' non credo porti a niente.
Mi limito a dire che, non solo nel tuo post, vedo tanta confusione sul tema "moe" e sul tema "otaku".
Ribadisco che farebbe bene un po' a tutti documentarsi seriamente e ho anche indicato dei testi seri, risultato di studi seri, che approfondiscono in tutti i suoi aspetti la cultura "otaku" e il "moe". Cosa si dice su Internet mi interessa molto poco, a meno che non ci sia un'analisi critica dei dati condotta da professionisti.
Probabilmente ho sbagliato a farmi coinvolgere nel dialogo, cosa che di solito non faccio.
Pace e bene a tutti.
Scuse accettate, don't worry.
Comunque tranquillo che lo so bene che cosa vuol dire otaku: solo che, come tutti, mi pesa il fondoschiena a specificare tutte le volte cosa intendo quando dico otaku, quindi lo uso come sinonimo di "appassionato di anime e/o idol che segue solo anime con un'ampia selezione di fanciulle moeggianti", ovvero il modo in cui la maggior parte del fandom occidentale lo intende (oggi, mentre invece anni fa era usato come termine per indicare i fan di anime e manga in generale).
Idem per il termine moe. Non si può specificare ogni volta, questo è il linguaggio, in Rete ma anche nella vita reale. La gente si rompe se gli fai il capello ogni volta sui termini che usa, quando i suddetti termini sono ampiamente accettati da più o meno tutti. 😅
A differenza di ecchi e isekai, il moe non è un genere, pertanto gli uni non escludono l'altro. Infatti, se osservi bene, la maggior parte degli isekai e degli ecchi presentano personaggi moe.
Personalmente non ho nulla contro il moe, semplicemente non mi piace (almeno questo potrò dirlo), per cui evito tutti gli anime in cui è presente. Se tu e gli altri utenti che si sono triggerati siete appassionati di moe e guardate solo anime in cui è presente, non me ne importa nulla, sono cavoli vostri, anche se è un po' come andare al cinema solo per vedere i cinepattoni.
Il vero problema sorge quando scorrendo la lista degli anime stagionali lo si ritrova nella maggior parte di essi.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.
Quindi stai dicendo che "un anime moe non è moe perché ha del moe che gioca sul moe". Sei passato alla fase di total denial.
Frase da incorniciare.