Complimenti all'autore/autrice che ha risposto senza giri di parole e complimenti anche alla rivista che ha scelto di pubblicare la risposta senza oscurarla ^^ (anche se preferisco sorvolare sul contenuto tematico, non giudico nessuno sia chiaro, diciamo che non è per me)
Parlare di "stipendi" e "salari" nel campo artistico fa ridere.
Non ho scritto da nessuna parte che deve fare la fame, ma non è un impiegato o un operaio, produce arte, se piace vende, se non piace cambia lavoro, non c'è e non ha senso di esistere un salario per chi vende libri, dipinge o disegna. Se non comprendi l'italiano e la logica di base non è colpa mia.Parlare di "stipendi" e "salari" nel campo artistico fa ridere.
Non rido per niente.
In qualunque campo il lavoro va retribuito in modo giusto e che permetta a chi lavora di campare dignitosamente.
Dire che un artista deve fare la fame perché tanto "fa un lavoro artistico" vuol dire perpetuare questa situazione.
Non ho scritto da nessuna parte che deve fare la fame, ma non è un impiegato o un operaio, produce arte, se piace vende, se non piace cambia lavoro, non c'è e non ha senso di esistere un salario per chi vende libri, dipinge o disegna. Se non comprendi l'italiano e la logica di base non è colpa mia.Parlare di "stipendi" e "salari" nel campo artistico fa ridere.
Non rido per niente.
In qualunque campo il lavoro va retribuito in modo giusto e che permetta a chi lavora di campare dignitosamente.
Dire che un artista deve fare la fame perché tanto "fa un lavoro artistico" vuol dire perpetuare questa situazione.
Ma quanto prendono? Perchè se è come qui in Italia che abbiamo gli infermieri che si lamentano perchè prendono "solo" 1500 euro al mese stiamo freschi!
L'esempio è perfetto invece, è azzeccato... Troppe volte ci si spaccia per sottopagati ed invece...Ma quanto prendono? Perchè se è come qui in Italia che abbiamo gli infermieri che si lamentano perchè prendono "solo" 1500 euro al mese stiamo freschi!
Esempio non del cazzo, di più.
"Se facessimo il rapporto, Comic LO costerebbe ben 5.000 yen (circa 37,90 euro). Un prezzo così alto è improponibile per il mercato, nessun lettore comprerebbe riviste a quel costo."
Cosa si intende con"se facessimo il rapporto"?
Paragonato a cosa?Non ho scritto da nessuna parte che deve fare la fame, ma non è un impiegato o un operaio, produce arte, se piace vende, se non piace cambia lavoro, non c'è e non ha senso di esistere un salario per chi vende libri, dipinge o disegna. Se non comprendi l'italiano e la logica di base non è colpa mia.Parlare di "stipendi" e "salari" nel campo artistico fa ridere.
Non rido per niente.
In qualunque campo il lavoro va retribuito in modo giusto e che permetta a chi lavora di campare dignitosamente.
Dire che un artista deve fare la fame perché tanto "fa un lavoro artistico" vuol dire perpetuare questa situazione.
Il problema non è quello, altrimenti sei tu che non capisci l'arte,se la paragoni a incarichi burocratici.
Il problema è che i sindacati in Giappone non hanno preso piede, sono malvisti perché si ritiene che i finanziatori si tirerebbero indietro.
Anche chi si rivolge ai sindacati lo fa senza crederci troppo, pensando che tanto non cambia niente: bisogna cambiare la cultura dello sfruttamento con una cultura del lavoro.
"Se facessimo il rapporto, Comic LO costerebbe ben 5.000 yen (circa 37,90 euro). Un prezzo così alto è improponibile per il mercato, nessun lettore comprerebbe riviste a quel costo."
Cosa si intende con"se facessimo il rapporto"?
Paragonato a cosa?Non ho scritto da nessuna parte che deve fare la fame, ma non è un impiegato o un operaio, produce arte, se piace vende, se non piace cambia lavoro, non c'è e non ha senso di esistere un salario per chi vende libri, dipinge o disegna. Se non comprendi l'italiano e la logica di base non è colpa mia.Parlare di "stipendi" e "salari" nel campo artistico fa ridere.
Non rido per niente.
In qualunque campo il lavoro va retribuito in modo giusto e che permetta a chi lavora di campare dignitosamente.
Dire che un artista deve fare la fame perché tanto "fa un lavoro artistico" vuol dire perpetuare questa situazione.
Il problema non è quello, altrimenti sei tu che non capisci l'arte,se la paragoni a incarichi burocratici.
Il problema è che i sindacati in Giappone non hanno preso piede, sono malvisti perché si ritiene che i finanziatori si tirerebbero indietro.
Anche chi si rivolge ai sindacati lo fa senza crederci troppo, pensando che tanto non cambia niente: bisogna cambiare la cultura dello sfruttamento con una cultura del lavoro.
Non sono io che paragona l'arte a un lavoro burocratico, ma che pretende che ci siano dei salari. Semplicemente non è così, come ho detto è folle pretendere uno stipendio standardizzato per i lavori artistici, non ha senso logico. Se scrivi un libro e non vende o una canzone che non ascolta nessuno che senso ha lamentarsi che non si guadagna e richiedere un salario? Non ti sta bene il rapporto del tuo lavoro con l'apprezzamento del pubblico e di conseguenza con i guadagni? Cambi lavoro.
I sindacati non c'entrano nulla in questo caso specifico, ma anche in generale, in Giappone non c'erano nemmeno 30 anni fa eppure l'economia tirava e gli stipendi reali medi erano tra i più alti al mondo, se oggi l'economia giapponese è in stagnazione non è colpa della presenza o meno dei sindacati.
I sindacati non hanno preso piede nemmeno negli USA eppure hanno livelli di disoccupazione ai minimi per il corretto funzionamento dell'economia e stipendi reali che sono aumentati del 30% dagli anni novanta, al contrario in Italia, per esempio, abbiamo moltissimi sindacati e con molto potere eppure gli stipendi reali sono fermi da un 20 anni, quindi la presenza dei sindacati non è una variabile rilevante per quanto riguarda gli stipendi in generale;
se Giappone->no sindacati->stipendi reali fermi
USA->no sindacati->stipendi reali in aumento costante, anche considerevole negli ultimi anni
Italia->sì sindacati->stipendi reali fermi
https://stats.oecd.org/Index.aspx?DatasetCode=AV_AN_WAGE#
Per quanto riguarda lo sfruttamento in Giappone parliamone, stiamo parlando in questo settore specifico o in generale? Perchè se stiamo parlando in generale è semplicemente falso. https://ourworldindata.org/grapher/annual-working-hours-per-worker?country=JPN~ITA~FRA~POL
"Se facessimo il rapporto, Comic LO costerebbe ben 5.000 yen (circa 37,90 euro). Un prezzo così alto è improponibile per il mercato, nessun lettore comprerebbe riviste a quel costo."
Cosa si intende con"se facessimo il rapporto"?
Paragonato a cosa?Non ho scritto da nessuna parte che deve fare la fame, ma non è un impiegato o un operaio, produce arte, se piace vende, se non piace cambia lavoro, non c'è e non ha senso di esistere un salario per chi vende libri, dipinge o disegna. Se non comprendi l'italiano e la logica di base non è colpa mia.Parlare di "stipendi" e "salari" nel campo artistico fa ridere.
Non rido per niente.
In qualunque campo il lavoro va retribuito in modo giusto e che permetta a chi lavora di campare dignitosamente.
Dire che un artista deve fare la fame perché tanto "fa un lavoro artistico" vuol dire perpetuare questa situazione.
Il problema non è quello, altrimenti sei tu che non capisci l'arte,se la paragoni a incarichi burocratici.
Il problema è che i sindacati in Giappone non hanno preso piede, sono malvisti perché si ritiene che i finanziatori si tirerebbero indietro.
Anche chi si rivolge ai sindacati lo fa senza crederci troppo, pensando che tanto non cambia niente: bisogna cambiare la cultura dello sfruttamento con una cultura del lavoro.
Non sono io che paragona l'arte a un lavoro burocratico, ma che pretende che ci siano dei salari. Semplicemente non è così, come ho detto è folle pretendere uno stipendio standardizzato per i lavori artistici, non ha senso logico. Se scrivi un libro e non vende o una canzone che non ascolta nessuno che senso ha lamentarsi che non si guadagna e richiedere un salario? Non ti sta bene il rapporto del tuo lavoro con l'apprezzamento del pubblico e di conseguenza con i guadagni? Cambi lavoro.
I sindacati non c'entrano nulla in questo caso specifico, ma anche in generale, in Giappone non c'erano nemmeno 30 anni fa eppure l'economia tirava e gli stipendi reali medi erano tra i più alti al mondo, se oggi l'economia giapponese è in stagnazione non è colpa della presenza o meno dei sindacati.
I sindacati non hanno preso piede nemmeno negli USA eppure hanno livelli di disoccupazione ai minimi per il corretto funzionamento dell'economia e stipendi reali che sono aumentati del 30% dagli anni novanta, al contrario in Italia, per esempio, abbiamo moltissimi sindacati e con molto potere eppure gli stipendi reali sono fermi da un 20 anni, quindi la presenza dei sindacati non è una variabile rilevante per quanto riguarda gli stipendi in generale;
se Giappone->no sindacati->stipendi reali fermi
USA->no sindacati->stipendi reali in aumento costante, anche considerevole negli ultimi anni
Italia->sì sindacati->stipendi reali fermi
https://stats.oecd.org/Index.aspx?DatasetCode=AV_AN_WAGE#
Per quanto riguarda lo sfruttamento in Giappone parliamone, stiamo parlando in questo settore specifico o in generale? Perchè se stiamo parlando in generale è semplicemente falso. https://ourworldindata.org/grapher/annual-working-hours-per-worker?country=JPN~ITA~FRA~POL
La ricchezza di un paese e lo stipendio di un singolo sono due cose diverse.
È vero che la disoccupazione si è ridotta,ma che lavoro fa la gente?
Il Raider a cinquant'anni?
L'operaio in acciaieria a diciotto?
Poi scusa, questa Idea che se non c'è niente che produci non è lavoro è proprio balzana.
Per me, è lavoro qualunque attività che comporta fatica fisica e mentale (penso d'esser l'unica persona che si scandalizza a vedere le live su internet, sapendo che ci guadagnano dei soldi).
Sono all'antica,ma il tuo discorso che se non c'è gente a cui vendere il tuo lavoro non è colpa di nessuno, che fai bene a cercarne un altro,mi ricorda il racconto verista"Nedda": quando pioveva,le raccoglitrici di olive stavano senza stipendio, dicendo fra loro che non è colpa del padrone, che lui non controlla il tempo (e così riproducevano spontaneamente le condizioni di sfruttamento in cui si trovavano).
N.B.
Negli ultimi anni si è adottato come metro di giudizio della ricchezza,la casa di proprietà.
Una volta ce l'avevano solo i ricchi.
D'accordo,ma nel caso di molti la casa è l'unica loro ricchezza,a parte il proprio lavoro.
"Se facessimo il rapporto, Comic LO costerebbe ben 5.000 yen (circa 37,90 euro). Un prezzo così alto è improponibile per il mercato, nessun lettore comprerebbe riviste a quel costo."
Cosa si intende con"se facessimo il rapporto"?
Paragonato a cosa?Non ho scritto da nessuna parte che deve fare la fame, ma non è un impiegato o un operaio, produce arte, se piace vende, se non piace cambia lavoro, non c'è e non ha senso di esistere un salario per chi vende libri, dipinge o disegna. Se non comprendi l'italiano e la logica di base non è colpa mia.Parlare di "stipendi" e "salari" nel campo artistico fa ridere.
Non rido per niente.
In qualunque campo il lavoro va retribuito in modo giusto e che permetta a chi lavora di campare dignitosamente.
Dire che un artista deve fare la fame perché tanto "fa un lavoro artistico" vuol dire perpetuare questa situazione.
Il problema non è quello, altrimenti sei tu che non capisci l'arte,se la paragoni a incarichi burocratici.
Il problema è che i sindacati in Giappone non hanno preso piede, sono malvisti perché si ritiene che i finanziatori si tirerebbero indietro.
Anche chi si rivolge ai sindacati lo fa senza crederci troppo, pensando che tanto non cambia niente: bisogna cambiare la cultura dello sfruttamento con una cultura del lavoro.
Non sono io che paragona l'arte a un lavoro burocratico, ma che pretende che ci siano dei salari. Semplicemente non è così, come ho detto è folle pretendere uno stipendio standardizzato per i lavori artistici, non ha senso logico. Se scrivi un libro e non vende o una canzone che non ascolta nessuno che senso ha lamentarsi che non si guadagna e richiedere un salario? Non ti sta bene il rapporto del tuo lavoro con l'apprezzamento del pubblico e di conseguenza con i guadagni? Cambi lavoro.
I sindacati non c'entrano nulla in questo caso specifico, ma anche in generale, in Giappone non c'erano nemmeno 30 anni fa eppure l'economia tirava e gli stipendi reali medi erano tra i più alti al mondo, se oggi l'economia giapponese è in stagnazione non è colpa della presenza o meno dei sindacati.
I sindacati non hanno preso piede nemmeno negli USA eppure hanno livelli di disoccupazione ai minimi per il corretto funzionamento dell'economia e stipendi reali che sono aumentati del 30% dagli anni novanta, al contrario in Italia, per esempio, abbiamo moltissimi sindacati e con molto potere eppure gli stipendi reali sono fermi da un 20 anni, quindi la presenza dei sindacati non è una variabile rilevante per quanto riguarda gli stipendi in generale;
se Giappone->no sindacati->stipendi reali fermi
USA->no sindacati->stipendi reali in aumento costante, anche considerevole negli ultimi anni
Italia->sì sindacati->stipendi reali fermi
https://stats.oecd.org/Index.aspx?DatasetCode=AV_AN_WAGE#
Per quanto riguarda lo sfruttamento in Giappone parliamone, stiamo parlando in questo settore specifico o in generale? Perchè se stiamo parlando in generale è semplicemente falso. https://ourworldindata.org/grapher/annual-working-hours-per-worker?country=JPN~ITA~FRA~POL
La ricchezza di un paese e lo stipendio di un singolo sono due cose diverse.
È vero che la disoccupazione si è ridotta,ma che lavoro fa la gente?
Il Raider a cinquant'anni?
L'operaio in acciaieria a diciotto?
Poi scusa, questa Idea che se non c'è niente che produci non è lavoro è proprio balzana.
Per me, è lavoro qualunque attività che comporta fatica fisica e mentale (penso d'esser l'unica persona che si scandalizza a vedere le live su internet, sapendo che ci guadagnano dei soldi).
Sono all'antica,ma il tuo discorso che se non c'è gente a cui vendere il tuo lavoro non è colpa di nessuno, che fai bene a cercarne un altro,mi ricorda il racconto verista"Nedda": quando pioveva,le raccoglitrici di olive stavano senza stipendio, dicendo fra loro che non è colpa del padrone, che lui non controlla il tempo (e così riproducevano spontaneamente le condizioni di sfruttamento in cui si trovavano).
N.B.
Negli ultimi anni si è adottato come metro di giudizio della ricchezza,la casa di proprietà.
Una volta ce l'avevano solo i ricchi.
D'accordo,ma nel caso di molti la casa è l'unica loro ricchezza,a parte il proprio lavoro.
No flame, ma la tua risposta non ha senso.
1. "È vero che la disoccupazione si è ridotta, ma che lavoro fa la gente - Il Raider a cinquant'anni - L'operaio in acciaieria a diciotto?" -> gli stipendi reali sono aumentati, in particolare è aumentata la richiesta e la paga dei lavori che richiedono competenze oltre la laurea. Quindi queste tue tre affermazioni sono false. Io mi sto riferendo agli usa, come detto l'economia giapponese come quella italiana hanno gravi problemi.
2. "Poi scusa, questa Idea che se non c'è niente che produci non è lavoro è proprio balzana" dove l'ho scritto? Da nessuna parte quindi non inventare cose che non ho detto, anzi ho affermato il contrario. L'arte è produzione di qualcosa e infatti ha un valore altissimo, gli artisti apprezzati sono pieni di soldi non a caso, che essi siano cantanti, scrittori o mangaka. Il problema è pretendere un salario, quindi uno stipendio standardizzato in questo campo, non può funzionare così perchè se produci qualcosa che la gente acquista fai i soldi altrimenti è giusto che il mercato faccio il suo corso, che senso avrebbe pagare un artista per fare qualcosa che non interessa a nessuno? Puoi farlo, ma non pretendere i soldi delle persone.
3. "Negli ultimi anni si è adottato come metro di giudizio della ricchezza, la casa di proprietà."-> questa frase dimostra che non hai aperto i link e non hai capito quello che sto dicendo. Io non ho mai parlato di ricchezza. ma di stipendi reali, sono due cose molto diverse.
"Se facessimo il rapporto, Comic LO costerebbe ben 5.000 yen (circa 37,90 euro). Un prezzo così alto è improponibile per il mercato, nessun lettore comprerebbe riviste a quel costo."
Cosa si intende con"se facessimo il rapporto"?
Paragonato a cosa?
Ovviamente un fumetto autoprodotto, oltre a richiedere più lavoro, venderebbe molto meno, quindi meglio lavorare con un editore che si occupa di tutto il resto il cui stipendio alla fine dovrà uscire dalle vendite dei fumetti.
Purtroppo nel campo dell'arte (e anche in altri campi, lo sport per esempio) non può essere diverso, se vai forte puoi anche fare i milioni, ma se vai male quello che fai sarà al massimo un hobby, altrimenti sarebbe come se i calciatori della promozione chiedessero lo stipendio per giocare, invece lo fanno la sera dopo il lavoro
L'esempio è perfetto invece, è azzeccato... Troppe volte ci si spaccia per sottopagati ed invece...Ma quanto prendono? Perchè se è come qui in Italia che abbiamo gli infermieri che si lamentano perchè prendono "solo" 1500 euro al mese stiamo freschi!
Esempio non del cazzo, di più.
Parlare di "stipendi" e "salari" nel campo artistico fa ridere.
Non rido per niente.
In qualunque campo il lavoro va retribuito in modo giusto e che permetta a chi lavora di campare dignitosamente.
Dire che un artista deve fare la fame perché tanto "fa un lavoro artistico" vuol dire perpetuare questa situazione.
E' proprio perchè lo so che ho scritto quel che ho scritto e sta zitto lo dice a sua sorella, si vergogni.L'esempio è perfetto invece, è azzeccato... Troppe volte ci si spaccia per sottopagati ed invece...Ma quanto prendono? Perchè se è come qui in Italia che abbiamo gli infermieri che si lamentano perchè prendono "solo" 1500 euro al mese stiamo freschi!
Esempio non del cazzo, di più.
Se non hai idea di cosa faccia un infermiere, delle loro responabilità, del loro impegno, della loro preparazione ed in generale del culo che si fanno, STAI ZITTO.
PS non sono un infermiere, sono un medico.
Chiedo scusa allo staff, ma quando ce vo' ce vo'
e sarà ancora peggio con i servizi da discount che permettono di leggere migliaia di manga con pochi euro ormai qualche titolo fa guadagnare il mangaka ma la maggior parte fa fatica a guadagnare e a tirare avanti personalmente sono sempre più contrario a servizi tipo netflix se mi piace qualche anime aspetto il blueray e lo compro di sicuro non li guardo su netflix per i manga stessa cosa preferisco prendere meno titoli e gustarmeli che avere tantissime cose e lasciarle li a prendere la polvere ( come la mia libreria di videogame centinaia di titoli mai giocati )
I sindacati non hanno preso piede nemmeno negli USA eppure hanno livelli di disoccupazione ai minimi per il corretto funzionamento dell'economia e stipendi reali che sono aumentati del 30% dagli anni novanta, al contrario in Italia, per esempio, abbiamo moltissimi sindacati e con molto potere eppure gli stipendi reali sono fermi da un 20 anni, quindi la presenza dei sindacati non è una variabile rilevante per quanto riguarda gli stipendi in generale;
se Giappone->no sindacati->stipendi reali fermi
USA->no sindacati->stipendi reali in aumento costante, anche considerevole negli ultimi anni
Italia->sì sindacati->stipendi reali fermi
https://stats.oecd.org/Index.aspx?DatasetCode=AV_AN_WAGE#
Per quanto riguarda lo sfruttamento in Giappone parliamone, stiamo parlando in questo settore specifico o in generale? Perchè se stiamo parlando in generale è semplicemente falso. https://ourworldindata.org/grapher/annual-working-hours-per-worker?country=JPN~ITA~FRA~POL
I sindacati non hanno preso piede nemmeno negli USA eppure hanno livelli di disoccupazione ai minimi per il corretto funzionamento dell'economia e stipendi reali che sono aumentati del 30% dagli anni novanta, al contrario in Italia, per esempio, abbiamo moltissimi sindacati e con molto potere eppure gli stipendi reali sono fermi da un 20 anni, quindi la presenza dei sindacati non è una variabile rilevante per quanto riguarda gli stipendi in generale;
se Giappone->no sindacati->stipendi reali fermi
USA->no sindacati->stipendi reali in aumento costante, anche considerevole negli ultimi anni
Italia->sì sindacati->stipendi reali fermi
https://stats.oecd.org/Index.aspx?DatasetCode=AV_AN_WAGE#
Tralasciando che rimango molto dubbioso dal metodo usato dall'OECD quando altre metriche danno risultati piuttosto diversi (vedi ad esempio qui) considerando anche che per anni ci si è chiesto come mai gli stipendi reali in occidente non seguissero l'aumento della produttività (che in Italia comunque non c'è mai stato giusto per chiarire i dubbi), non è certo perché si sistemano dei casi di sfruttamento che aumenti il salario medio di una nazione con milioni di dipendenti.
Di fatto stai rispondendo come se chi quoti abbia detto che i sindacati salvano l'economia di una nazione, cosa palesemente falsa e che nessuno in buona fede possa onestamente sostenere.Per quanto riguarda lo sfruttamento in Giappone parliamone, stiamo parlando in questo settore specifico o in generale? Perchè se stiamo parlando in generale è semplicemente falso. https://ourworldindata.org/grapher/annual-working-hours-per-worker?country=JPN~ITA~FRA~POL
Parliamone, perché credi che uno stato dove più del 30% dei lavoratori fanno >48 ore e più del 10% >60 non ci sia ancora una cultura dello sfruttamento (e mi sembra onestamente utopico pensare che gli interventi che ci sono stati a partire dagli anni '80 possano aver già normalizzato la situazione)?
Se vuoi guardare i dati facciamolo bene però, non mostrando una media che scende per lo più per via dell'aumento di lavoratori con <35 ore a settimana.
Per altro mi sfugge perché secondo te chi pubblica mensilmente un capitolo su una rivista non abbia diritto a uno stipendio decente solo perché non popolare come i colleghi.
Devo pensare che per te sarebbe giusto se un dipendente venisse pagato 800€ al mese perché è meno bravo e quindi produce meno dei colleghi che ne guadagnano 1300?
Se la rivista pubblica le sue storie un disegnatore ha diritto a un compenso adeguato, se non è abbastanza bravo per gli standard non deve essere pubblicato, essere pubblicato per un tozzo di pane è svilente e non mi sembra il caso di giustificare una simile pratica.
Per quanto riguarda i sindacati è letteralmente quanto detto dalla persona che ho quotato "Il problema è che i sindacati in Giappone non hanno preso piede", che ovviamente non è il problema dell'economia giapponese o delle troppe ore di lavoro, ma evidentemente una quantità di persone non indifferente la pensa così ed è giusto farlo notare.
Il mio commento non era sminuire le problematiche delle condizioni di lavoro, ma combattere lo stereotipo del Giapponese che lavora a morte e il tasso di suicidi è alto per quello, quando non è così e mi sono stufato di vederlo ripetere a pappagallo ogni volta esce una news sul lavoro in Giappone.
In ultimo, sì è proprio quello che penso, te l'hai estremizzato con gli 800 euro al mese, ma un sistema di bonus e incentivi meritocratici fanno molto bene sul posto di lavoro e sono funzionali. Nel caso specifico non sappiamo le cifre, quindi non possiamo sapere se già percepiscono uno stipendio "decente" e vogliono un aumento oppure sono veramente sfruttati, in linea di massima continuo a trovare folle uno stipendio fisso per questo tipo di lavori.
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