Ringrazio per la recensione, ben scritta e "sentita", ma confesso di essere rimasta delusa da questa lettura: diverse situazioni mi sono sembrate inverosimili e portate agli accessi. Il tratto mi è piaciuto molto, così come l'edizione, ma nel complesso il manga non mi ha convinto.
Recensione molto sentita, si percepisce, ma io questa volta vado controcorrente. Non mi è piaciuto. Ho trovato tutto troppo estremo. Non credo lo rileggerei mai una seconda volta.
Recensione estremamente delicata e soffice per un titolo che merita tutta la delicatezza del mondo. Devo dire che all'inizio ho fatto fatica a capire il senso del manga, con un protagonista così superficiale e banale da essermi odioso. Poi nella seconda parte invece, la sua crescita accompagnata dalla scoperta di Arima/Maria ha sublimato il tutto. Una scena altrettanto disturbante io l'ho letta ne "Il cacciatore di aquiloni" e il parallelismo tra le due opere mi è arrivato subito alla memoria.. cmq il manga non è solo quello, ma aiuta a fare capire quanto la superficialità può fare male e essere deleteria. Per me lettura assolutamente consigliata. Grazie Lara per la recensione ❤️
Mi è piaciuto davvero tanto. Vero che perplime in alcune sue estremizzazioni, vedasi ad esempio il personaggio di Taiga che tutto sembra fuorché una persona minimamente realistica e adatta a parlare di un argomento così difficile e delicato, ma è bello vederlo cambiare, riflettere e provare a capire. È bello vederlo amare senza filtri, mentre tutti gli altri sembrano rimanere bloccati sul come comportarsi. Certo ci sono delle situazioni forti che sembrano voler dire a tutti i costi "se ti trovi in questa situazione è perché nel tuo passato hai subito questo e quest'altro", però credo che quelle siano solo delle possibilità (orribili) che possono portare a questo tipo di storia, sono quelle con cui l'autore ha deciso di raccontare il tormento di Arima. Credo che oltre ci sia molto altro da vedere nella storia, molte cose su cui continuare a riflettere anche dopo la lettura. Per me il continuare a pensare, o anzi, trovare lo spunto di riflessione proprio dentro la storia, sono i veri punti di forza della lettura di un manga. Quindi complimenti a Star comics per questa scelta bella e particolare, e a Lara per la bellissima e approfondita recensione.
Bellissima e recensione, e sicuramente un titolo di valore. Un plauso a Star Comics perché non si sono risparmiati sull'edizione, fossero tutti così i manga sarei più felice (e povera).
Mi permetto di fare solo una riflessione personale... Dato il titolo, e le tematiche, forse come 'nota editoriale' avrei pensato di mettere una appendice che approfondisse alcuni temi della storia. Non pretendo un saggio breve ma magari qualche breve accenno, come si fa ogni tanto per approfondimenti culturali/sociali sul Giappone. Perché, forse un pò complice lo stile Giapponese 'dico-non dico', è stata si una lettura molto piacevole ma alle volte criptica in alcuni passaggi persino per me che di questi temi sono appassionata (sia a livello di usufruire di prodotti di intrattenimento che ne parlano, sia integrando con letture di saggi e documentari).
Non è un difetto dell'opera: alcune cose sono volutamente lasciate vaghe perché il messaggio è palesemente un altro (non 'devi sapere tutto' ma 'sii empatico anche se non sai tutto'). E non è una critica neanche a Star di per sé, solo una riflessione... perché è un prodotto eccellente, ma secondo me poteva essere fatto questo passettino in più.
Questo non tanto per me, ma magari per persone più giovani e/o ignare. Capisco che è un pò delicato pensare di fare una cosa del genere (oltre che un dispendio extra di soldi) specie se non presente nell'edizione originale, sembra quasi di voler mettere in bocca parole o interpretazioni ad una autrice che ha volutamente lasciato le cose fumose, però magari qualcosa poteva essere concordato.
Ripeto, non pretendevo certi un saggio, però ad esempio hanno chiamato Fumettibrutti a fare la cartolina di gadget, magari potevano chiederle di buttare giù due parole sulla sua esperienza e alla fine segnalare un paio di link ad associazioni o altro per approfondire.
(e non ne faccio solo una questione di discussione sull'identità di genere, ma ci sono tanti altri temi approfondibili)
Se penso che l'ho acquistato solo perché attratta dall'illustrazione della copertina... Non sapevo nulla di questo manga e all'inizio vedendo un protagonista idiota quasi mi aspettavo una commedia poi invece l'atmosfera del manga si è fatta chiara e mi ha stranita non poco il contrasto tra il personaggio di Taiga e i tormenti di Arima. Penso sia una storia che rimane dentro, dopo aver finito la lettura ho continuato a pensare a Arima e alla sua sofferenza di persona che si sente indefinita, forse anche perché non mi ero mai soffermata su certe problematiche ho approfittato dei diversi spunti di riflessione che il manga offre. Grazie per questa bella recensione, l'opera la meritava.
La sua figura simile a un sole che abbaglia, ma al quale di conseguenza non ci si può avvicinare troppo, può far accostare il pensiero al personaggio di Ash Lynx
Anch'io ho subito pensato ad Ash! Più che altro per i sentimenti che suscitano questi personaggi, con il loro passato che colpisce come un pugno allo stomaco e continua a tormentare il loro presente, il lettore non può far altro che tifare per loro e sperare che possano trovare la forza di crearsi un futuro sereno.
Che bella recensione, molto molto da @zettailara ho capito subito di chi era la penna! Non riesco tanto a capire se sia un qualcosa di adatto a me... di certo sembra interessante, devo valutare quanta adolescenza c'è...
Ottima recensione, complimenti! Tuttavia devo ammettere che, pur apprezzando il titolo, ho notato diverse forzature nella trama. L'opera avrebbe, forse, meritato qualche capitolo in più. Sono molte, infatti, le scene forzate e i personaggi non caratterizzati adeguatamente.
Grazie a chi è passato di qui lasciando il proprio pensiero. Credo che opere come questa "impattino" nel lettore che questi lo voglia o meno, ed è normale che la sensazione e le reazioni che la storia suscita siano molto diverse da persona a persona, per questo trovo interessante scoprirne anche qui i diversi punti di vista. Indubbiamente il racconto presenta situazioni molto dure, certe al limite dell'eccesso, ma credo che in parte possano essere correlate alla natura a volume unico della storia. O per meglio dire, è decisamente raro trovare un racconto che sappia arrivare a un livello tale di introspezione così profonda e "pesante" in un numero tutto sommato così esiguo di pagine, ed è fuor di dubbio che determinate riflessioni scaturiscano proprio dall'impatto così forte che certi fatti hanno avuto nell'influenzare atteggiamenti e personalità dei due protagonisti. Peraltro, come accennavo sul post dedicato a Boy Meets Maria su Facebook, a volte capita anche nella vita di tutti i giorni di non trovarci mai a soffermarsi con attenzione su determinate cose che accadono lontano da noi nel mondo, dal momento che non spostano di una virgola la nostra vita... almeno finché non ne vediamo la crudezza mostrata senza filtri in TV, in un video di cronaca su YouTube cui non siamo riusciti a sfuggire, e così via. Penso ad esempio all'attuale conflitto in Ucraina, a scene che avremmo preferito non vedere, ad altre guerre di cui non sappiamo e non ci importa nulla, non perché esistano, ma solo perché non siamo lì a odorare la scia di sangue che lasciano, vedere bimbi senza colpa che rimangono soli al mondo e così via. Non è simpatico, non ci fa star bene, certo. Ma quelle volte in cui non possiamo o non riusciamo a chiudere gli occhi, ciò che vediamo ci destabilizza. Ecco, io penso che in Boy Meets Maria accada lo stesso, e certi fatti, certe forzature e una sorta di crudezza che sembra voyeuristica in maniera quasi macabra (ma non lo è affatto) siano stati pensati e voluti per portare l'attenzione su drammi che non sono la norma, ma che esistono, e che segnano ferite indelebili su chi le vive. Certe volte, insomma, sembra quasi si debba "forzare la mano" per suscitare lo sdegno, il disgusto e quant'altro, e non certo perché l'opera non sia capace di far riflettere ampiamente senza 'ricorrere' a questo. Spero di aver fatto capire cosa intendevo.
Chiudo con una mini riflessione su Taiga: è vero che si tratta di un personaggio estremamente superficiale, ma credo che proprio tale aspetto del suo carattere possa essere un ulteriore messaggio rivolto al lettore. Come diceva Arashi84 in un commento sopra, a dispetto della sua personalità, la determinazione di Taiga nel voler capire e il suo cambiamento così concreto e forte sono elementi fortissimi di questa storia. Come a dire che non bisogna essere creature dal cervello fine per poter 'sentire' o entrare in profonda empatia con qualcuno di profondamente diverso da noi, ma basti semplicemente essere disposti a "essere umani." Anche a me sarebbe piaciuto un approfondimento tematico in appendice, confesso; più di qualche volta l'editore ci ha raccontato che queste cose devono essere sempre autorizzate dal Giappone, pertanto più spesso che non è oltremodo difficile ottenerne l'approvazione (non so se fosse anche questo il caso, ad ogni modo).