Tra poco diventa un codice fiscale se continuano ad aggiungere ulteriori lettereLGBTQIAJ+
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Io sono dell'idea che la sessualità è solo definibile in 3 modi: eterosessuale, omosessuale e asessuale. Il resto è tutta una cosa mentale che alla fine ricade per forza di cose in queste tre macro categorie. Ormai ci si sta inventando di tutto solo per sentirsi speciali mi sembra, tipo la categoria queer non ha il minimo senso logico. A me sembra assurdo questa cosa, tutto qua.Tra poco diventa un codice fiscale se continuano ad aggiungere ulteriori lettereLGBTQIAJ+
Credo sarebbe più interessante, invece, soffermarsi sul significato di quelle lettere, e sul perché "continuino ad aumentare".
Definire realtà con sfaccettature così complesse è, per l'appunto, complesso. E' riduttivo farlo per tramite di una lettera, ma probabilmente non provare nemmeno a farlo rischia di ridurre la realtà alle sole 4 categorie (lesbian, gay, bisexual, transgender), e pensare che il mondo arcobaleno sia tutto qui è, per l'appunto, qualcosa di limitativo.
La Q di queer, per chi non si identifica né nell'eterosessualità né nel cisgenderismo, la I di intersessualità (una condizione di doloroso dualismo cui credo nessuno di noi vorrebbe mai ritrovarsi), la A di asessualità e aromanticità, non hanno sempre a che fare con le lettere LGBT e per questo, mano a mano che la consapevolezza e l'attenzione nei confronti di queste minoranze crescono, crescono le lettere. Perché più si conosce, e più si scopre di non sapere.
Io sono dell'idea che la sessualità è solo definibile in 3 modi: eterosessuale, omosessuale e asessuale. Il resto è tutta una cosa mentale che alla fine ricade per forza di cose in queste tre macro categorie. Ormai ci si sta inventando di tutto solo per sentirsi speciali mi sembra, tipo la categoria queer non ha il minimo senso logico. A me sembra assurdo questa cosa, tutto qua.Tra poco diventa un codice fiscale se continuano ad aggiungere ulteriori lettereLGBTQIAJ+
Credo sarebbe più interessante, invece, soffermarsi sul significato di quelle lettere, e sul perché "continuino ad aumentare".
Definire realtà con sfaccettature così complesse è, per l'appunto, complesso. E' riduttivo farlo per tramite di una lettera, ma probabilmente non provare nemmeno a farlo rischia di ridurre la realtà alle sole 4 categorie (lesbian, gay, bisexual, transgender), e pensare che il mondo arcobaleno sia tutto qui è, per l'appunto, qualcosa di limitativo.
La Q di queer, per chi non si identifica né nell'eterosessualità né nel cisgenderismo, la I di intersessualità (una condizione di doloroso dualismo cui credo nessuno di noi vorrebbe mai ritrovarsi), la A di asessualità e aromanticità, non hanno sempre a che fare con le lettere LGBT e per questo, mano a mano che la consapevolezza e l'attenzione nei confronti di queste minoranze crescono, crescono le lettere. Perché più si conosce, e più si scopre di non sapere.
Si si, certo. Il mio era una generalizzazione estrema! Il mio cruccio è: non è più discriminante e avvilente appioppare un'etichetta ad una persona piuttosto che trattarla semplicemente per quello che è? Mi scuso per questo mini OT ma sinceramente come ho fatto capire questa cosa la trovo assurda dal mio modo di vedere le persone.Io sono dell'idea che la sessualità è solo definibile in 3 modi: eterosessuale, omosessuale e asessuale. Il resto è tutta una cosa mentale che alla fine ricade per forza di cose in queste tre macro categorie. Ormai ci si sta inventando di tutto solo per sentirsi speciali mi sembra, tipo la categoria queer non ha il minimo senso logico. A me sembra assurdo questa cosa, tutto qua.Tra poco diventa un codice fiscale se continuano ad aggiungere ulteriori lettereLGBTQIAJ+
Credo sarebbe più interessante, invece, soffermarsi sul significato di quelle lettere, e sul perché "continuino ad aumentare".
Definire realtà con sfaccettature così complesse è, per l'appunto, complesso. E' riduttivo farlo per tramite di una lettera, ma probabilmente non provare nemmeno a farlo rischia di ridurre la realtà alle sole 4 categorie (lesbian, gay, bisexual, transgender), e pensare che il mondo arcobaleno sia tutto qui è, per l'appunto, qualcosa di limitativo.
La Q di queer, per chi non si identifica né nell'eterosessualità né nel cisgenderismo, la I di intersessualità (una condizione di doloroso dualismo cui credo nessuno di noi vorrebbe mai ritrovarsi), la A di asessualità e aromanticità, non hanno sempre a che fare con le lettere LGBT e per questo, mano a mano che la consapevolezza e l'attenzione nei confronti di queste minoranze crescono, crescono le lettere. Perché più si conosce, e più si scopre di non sapere.
Capisco cosa intendi ma, perdonami, il mondo LGBTetcetc non ha solo a che fare semplicemente con la sessualità o l'orientamento sessuale. L'identità di genere è proprio altra cosa. E penso che la maggior parte degli appartenenti a questa comunità non si sentano speciali affatto, anzi, semmai il contrario. Poi, come sempre, la "commercializzazione" che se ne può fare è altra cosa ancora.
ogni parola di qualsiasi lingua è pura convenzione e il linguaggio è un raggruppamento di etichette per definire una realtà e una cultura in cui si è immersi: è discriminante definirsi italiano? non siamo tutti uguali a questo mondo? ecco è lo stesso concetto. come spiegava qualcun altro nei commenti sopra, la comunità LGBTQIA+ va oltre la semplice sessualità ma è una vera e proprio sottocultura con un suo linguaggio che si è andato a definire nel corso della storia. Per chi è cresciuto senza mai doversi fare domande sulla propria sessualità perché rispecchiava la norma non sorge spontaneo, ma etichette di questo tipo permettono invece a chi è cresciuto senza trovare punti di riferimento che rispecchiassero la propria identità di accettarsi e vivere molto più serenamente, nonché sentirsi parte di una comunità. Ciò non significa assolutamente divisione perché le persone sono tutte diverse, semplicemente l'uomo per natura è portato a unirsi con i suoi simili e a formare comunità. L'etichetta queer non limita allo stesso modo di come sentirsi italiano non definisce l'intera personalità di una persona.non è più discriminante e avvilente appioppare un'etichetta ad una persona piuttosto che trattarla semplicemente per quello che è? Mi scuso per questo mini OT ma sinceramente come ho fatto capire questa cosa la trovo assurda dal mio modo di vedere le persone.
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