La cgi in alcuni casi mi perplime, ma il character design è bello.
La cosa che mi perplime di più, però, è che non è mai stato rilasciato un trailer doppiato in lingua giapponese, che dovrebbe essere la prima cosa. Capisco che siete nei guai perché Heihachi ha perso due doppiatori e non è facile rimpiazzarli, ma insomma...
I personaggi sono disegnati troppo con un bel faccino sbarbato, avrebbero dovuto farli un po più "cazzuti" XD, gli darò un occhio e vedremo cosa salta fuori.
I personaggi sono disegnati troppo con un bel faccino sbarbato, avrebbero dovuto farli un po più "cazzuti" XD, gli darò un occhio e vedremo cosa salta fuori.
Ormai tutti i nuovi anime sono così, personaggi senza caratteristiche, con facce da bambini.
Bah...
Ormai, per ragioni di marketing, tutto viene chiamato "anime", e non si capisce più bene cosa sia da definirsi anime. Secondo Flixpatrol questa serie sarebbe un Tv show made in USA, e il regista annoverato è James H. White.
https://flixpatrol.com/title/tekken-bloodline/
Ormai, per ragioni di marketing, tutto viene chiamato "anime", e non si capisce più bene cosa sia da definirsi anime. Secondo Flixpatrol questa serie sarebbe un Tv show made in USA, e il regista annoverato è James H. White.
https://flixpatrol.com/title/tekken-bloodline/
Chiamano ogni cosa "Anime" perché "cartone animato" in Occidente sa ancora di "prodotto per bambini" (non sto dicendo che sia giusto eh). Anche Blood of Zeus e Masters of the Universe: Revelation sono 100% american made (beh a parte che l'animazione è fatta in Corea) ma gli chiamano comunque anime...
In realtà ci sono da decenni cartoni animati americani come I Simpson, South Park, Family Guy, e molti altri, che hanno sdoganato l'idea che il cartone occidentale sia solo per bambini.
Io credo che il vero punto risieda nel fatto che la parola "anime", analogamente alla parola "manga", è ormai un forte brand. Ecco perchè da parte della concorrenza c'è interesse ad ampliare il significato di questi termini a qualsiasi produzione che abbia uno stile che richiama le produzioni giapponesi, anche se poi di giapponese non c'è proprio niente in esse, come ad esempio nelle serie da te citate, che sono show americani, parzialmente animati in Corea.
E' una strategia di mercato che giova ai competitor dell'animazione giapponese, non certo a quest'ultima.
I giapponesi non fanno abbastanza per tutelarsi in questo senso, a questo punto magari dovrebbero metterci una bella "J "davanti alle parole manga ed anime...
Mi sa che si andava meglio quando invece di usare la parola anime, nel mondo anglosassone per identificare i cartoni giapponesi si usava il termine Japanimation.
Ho l'impressione che i giapponesi siano ancora più impotenti di noi di fronte al "Parmesan" e robe simili. XD
L'hanno fatto davvero? A me sembra che la maggior parte delle persone in Occidente continua ad associare le parole "cartoni animati" a roba per bambini, queste serie non li passano neanche per la testa durante tale ragionamento. Tant'è che molto raramente ho sentito i Simpson o i Griffin venire chiamati con queste parole, quasi sempre li ho sentiti venire chiamati "serie" e basta, come fossero delle serie TV in live action, non cartoni animati, anche se lo sono.
Concordo però mi sa che in parte è colpa degli stessi giapponesi che hanno iniziato (ormai da un po') ad appaltare parte del loro lavoro animato a Corea, Filippine e Cina quindi per forza di cose trasmettendo il loro stile ad altri paesi. Se si insegna a un uomo a pescare, poi non ci si può lamentare se ti soffierà le trote. Avrebbero dovuto custodire più gelosamente i loro segreti se volevano tenere l'esclusiva.
Beh a livello di indipendenza internazionale siamo sugli stessi livelli, anche se almeno il Giappone è padrone del proprio debito.
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