Se avete più di dieci anni e questa storia vi è piaciuta molto, dovreste forse riflettere sul fatto che vi mancano alcuni pezzi che vi facciano maturare nel gusto. Non è il vostro target.Voi siete più grandi.
Come perdere in pochi passaggi ogni barlume di serietà o credibilità.
Se guardi un anime tratto da un manga shonen indirizzato appunto ad un pubblico giovane e ti indigni perché nessuno ti ha avvertito dell’eventuale presenza di ragazzini che combattono mostri con i 🎆cazzotti magici🎆 forse la colpa è anche tuaPerché il voto basso? Perché dovevano avvertirmi prima.
Se avete più di dieci anni e questa storia vi è piaciuta molto, dovreste forse riflettere sul fatto che vi mancano alcuni pezzi che vi facciano maturare nel gusto. Non è il vostro target.Voi siete più grandi.
Come perdere in pochi passaggi ogni barlume di serietà o credibilità. Non che il resto sia meglio, ma questi appelli riescono addirittura a regalare una buona risata
sia forse esagerato e troppo moralizzante, la prendo come una iperbole.se avete più di dieci anni e questa serie vi dà i brividi di piacere, è l'equivalente di vedere mio nonno che si esalta per un sonaglino Chicco, uno dei due elementi non dovrebbe essere là.
Sulla recensione di shadow house sono abbastanza concorde, io gli avrei dato anche un pelo di più sul voto.
Sulla recensione di shadow house sono abbastanza concorde, io gli avrei dato anche un pelo di più sul voto.
mi sono tenuto basso (che poi 8.5 per i miei standard è parecchio alto ) per via degli episodi finali originali. sapevo che li avrebbero ignorati in caso di prosecuzione della storia quindi non ci ho dato troppo peso ma comunque hanno fatto parte della S1 e l'hanno solo che danneggiata purtroppo
ATTENZIONE
Non vorrei che qualcuno la prendesse sul personale.
Alcune mie recensioni vengono scelte proprio perché molto iperboliche. Diverse vengono cassate all'origine (non le riscrivo) perché sono evidentemente troppo personali, polemiche, ficcanti. Ho uno stile cattivo e assertivo. Quindi lo staff fa un buon lavoro e di certo non mi favorisce.
Una riduzione cinematografica può edulcorare un prodotto cambiandone il target. Ne abbiamo un esempio recente con il Pinocchio Disney. Creando in boomers come me un senso di forzatura o di schizofrenia.
Dopo un primo episodio mistery interessante mi aspettavo da KJ una serie differente, anche perché era indicizzata come ACTION/HORROR.
L'action è bruttarella, e l'horror l'hanno proprio tolto, perché garantisco che tutta la serie si basa su problemi che possono avere dei bambini. Richiede un enorme compromesso di accettazione del paradosso.
Uno può anche tollerare che la mamma di Ash Ketchum lo lasci partire senza un euro e mutande di ricambio verso foreste infestate da mostri selvaggi, o che il Charizard stia tre mesi in una Pokeball, o che il Pokedex contenga già i dati che il Prof Oak desidera raccogliere... ma c'è un patto dettato dal tono. Io accetto di soprassedere a tutte queste scemenze e divertirmi come un bambino, perché nulla è serio o coerente. Nè l'autore si ficca in testa di punto in bianco di sessualizzare il Pikachu, o far avere drammi di identità al Team Rocket. Abbiamo un patto sancito dal tono.
In Kemono Jihen si richiede davvero troppo compromesso per saltare dalla premessa a Qui Quo Qua che vivono con Zio Paperino e "risolvono i casi". Per poi piangere perché li scambiano per femminucce. O la loli sessualizzata. E più vai avanti peggio diventa.
Schizofrenia che io immagino raccogliere tutti i temi che un bambino slegherebbe dalla narrazione per riferirli autonomamente. Proprio come i cazzotti magici, che se uno ci fa caso potevano davvero non esserci e non cambiava nulla, o la finta violenza per la quale nessuno si farà mai male davvero.
Ho immaginato che solo un bambino (qualcuno con poco senso critico e pochi elementi di confronto) possa riuscire a mandarlo giù.
Niente di personale, appunto.
KJ non è uno show per gente con qualche anno sulle spalle, che dovrebbe (spero) rendersi conto che certi elementi sono là, ficcati col cacciavite, per fare presa sull'infanzia. Avvitati a forza nel contesto erroneo dettato da un "patto di sospensione della incredulità" strampalato.
Quale recensore, posso comunque sconsigliare un prodotto o servizio a una classe di individui. Servono a quello, le recensioni. Mica a rassicurare qualcuno. Per quello ci sono i peluche.
Se il prodotto ti è piaciuto, ok. Gli autori ringraziano. Che ti frega se fa schifo a me?
(Questa sarà la prima e l'ultima volta che giustifico cosa scrivo. Invece di fare battutine per prendersi qualche pollice, chiunque voglia può dialogare e arrivare perfino a farmi cambiare opinione se ha gli argomenti, dato che ho una certa età e non devo dimostrare nulla)
ATTENZIONE
Non vorrei che qualcuno la prendesse sul personale.
Alcune mie recensioni vengono scelte proprio perché molto iperboliche. Diverse vengono cassate all'origine (non le riscrivo) perché sono evidentemente troppo personali, polemiche, ficcanti. Ho uno stile cattivo e assertivo. Quindi lo staff fa un buon lavoro e di certo non mi favorisce.
Una riduzione cinematografica può edulcorare un prodotto cambiandone il target. Ne abbiamo un esempio recente con il Pinocchio Disney. Creando in boomers come me un senso di forzatura o di schizofrenia.
Dopo un primo episodio mistery interessante mi aspettavo da KJ una serie differente, anche perché era indicizzata come ACTION/HORROR.
L'action è bruttarella, e l'horror l'hanno proprio tolto, perché garantisco che tutta la serie si basa su problemi che possono avere dei bambini. Richiede un enorme compromesso di accettazione del paradosso.
Uno può anche tollerare che la mamma di Ash Ketchum lo lasci partire senza un euro e mutande di ricambio verso foreste infestate da mostri selvaggi, o che il Charizard stia tre mesi in una Pokeball, o che il Pokedex contenga già i dati che il Prof Oak desidera raccogliere... ma c'è un patto dettato dal tono. Io accetto di soprassedere a tutte queste scemenze e divertirmi come un bambino, perché nulla è serio o coerente. Nè l'autore si ficca in testa di punto in bianco di sessualizzare il Pikachu, o far avere drammi di identità al Team Rocket. Abbiamo un patto sancito dal tono.
In Kemono Jihen si richiede davvero troppo compromesso per saltare dalla premessa a Qui Quo Qua che vivono con Zio Paperino e "risolvono i casi". Per poi piangere perché li scambiano per femminucce. O la loli sessualizzata. E più vai avanti peggio diventa.
Schizofrenia che io immagino raccogliere tutti i temi che un bambino slegherebbe dalla narrazione per riferirli autonomamente. Proprio come i cazzotti magici, che se uno ci fa caso potevano davvero non esserci e non cambiava nulla, o la finta violenza per la quale nessuno si farà mai male davvero.
Ho immaginato che solo un bambino (qualcuno con poco senso critico e pochi elementi di confronto) possa riuscire a mandarlo giù.
Niente di personale, appunto.
KJ non è uno show per gente con qualche anno sulle spalle, che dovrebbe (spero) rendersi conto che certi elementi sono là, ficcati col cacciavite, per fare presa sull'infanzia. Avvitati a forza nel contesto erroneo dettato da un "patto di sospensione della incredulità" strampalato.
Quale recensore, posso comunque sconsigliare un prodotto o servizio a una classe di individui. Servono a quello, le recensioni. Mica a rassicurare qualcuno. Per quello ci sono i peluche.
Se il prodotto ti è piaciuto, ok. Gli autori ringraziano. Che ti frega se fa schifo a me?
(Questa sarà la prima e l'ultima volta che giustifico cosa scrivo. Invece di fare battutine per prendersi qualche pollice, chiunque voglia può dialogare e arrivare perfino a farmi cambiare opinione se ha gli argomenti, dato che ho una certa età e non devo dimostrare nulla)
mi fa quasi ridere come tu, che ti professi adulto e maturo, sia tanto infantile nei tuoi giudizi. ovviamente poi non c'è nulla da ridere. dici che "voi siete più grandi" (?), ma voi chi? non sai chi ti sta leggendo. punto uno. e punto secondo, che dovrebbe essere scontato ma te lo spiego lo stesso per gentilezza: se guardi un prodotto per bambini e lo critichi perché risulta essere un prodotto per bambini, pensi di star facendo una cosa intelligente? matura? logica? no seriamente non capisco. e comunque, anche fosse che un adulto maturo (tipo te quindi immagino xD) si guarda volentieri un titolo a target U12 (e dico under12 perché dalla tua recensione sembra di capire che posso apprezzare questo titolo solo fino ai 10 anni e dagli 11 in poi devo passare ad altro), quale sarebbe il problema? ognuno di noi ha il suo approccio alle cose, posso benissimo guardare il rework di Mew Mew anche se ho 26 anni suonati e farlo coi miei occhi da bambino, quelli che avevo quando ho guardato la serie originale la prima volta. posso guardare Dragon Ball per pura nostalgia? no perché l'ho fatto eh, sono andato al cinema a vedere Dragon Ball a un'età superiore ai 10 anni (roba da immaturi veri eh)ATTENZIONE
Non vorrei che qualcuno la prendesse sul personale.
Alcune mie recensioni vengono scelte proprio perché molto iperboliche. Diverse vengono cassate all'origine (non le riscrivo) perché sono evidentemente troppo personali, polemiche, ficcanti. Ho uno stile cattivo e assertivo. Quindi lo staff fa un buon lavoro e di certo non mi favorisce.
Una riduzione cinematografica può edulcorare un prodotto cambiandone il target. Ne abbiamo un esempio recente con il Pinocchio Disney. Creando in boomers come me un senso di forzatura o di schizofrenia.
Dopo un primo episodio mistery interessante mi aspettavo da KJ una serie differente, anche perché era indicizzata come ACTION/HORROR.
L'action è bruttarella, e l'horror l'hanno proprio tolto, perché garantisco che tutta la serie si basa su problemi che possono avere dei bambini. Richiede un enorme compromesso di accettazione del paradosso.
Uno può anche tollerare che la mamma di Ash Ketchum lo lasci partire senza un euro e mutande di ricambio verso foreste infestate da mostri selvaggi, o che il Charizard stia tre mesi in una Pokeball, o che il Pokedex contenga già i dati che il Prof Oak desidera raccogliere... ma c'è un patto dettato dal tono. Io accetto di soprassedere a tutte queste scemenze e divertirmi come un bambino, perché nulla è serio o coerente. Nè l'autore si ficca in testa di punto in bianco di sessualizzare il Pikachu, o far avere drammi di identità al Team Rocket. Abbiamo un patto sancito dal tono.
In Kemono Jihen si richiede davvero troppo compromesso per saltare dalla premessa a Qui Quo Qua che vivono con Zio Paperino e "risolvono i casi". Per poi piangere perché li scambiano per femminucce. O la loli sessualizzata. E più vai avanti peggio diventa.
Schizofrenia che io immagino raccogliere tutti i temi che un bambino slegherebbe dalla narrazione per riferirli autonomamente. Proprio come i cazzotti magici, che se uno ci fa caso potevano davvero non esserci e non cambiava nulla, o la finta violenza per la quale nessuno si farà mai male davvero.
Ho immaginato che solo un bambino (qualcuno con poco senso critico e pochi elementi di confronto) possa riuscire a mandarlo giù.
Niente di personale, appunto.
KJ non è uno show per gente con qualche anno sulle spalle, che dovrebbe (spero) rendersi conto che certi elementi sono là, ficcati col cacciavite, per fare presa sull'infanzia. Avvitati a forza nel contesto erroneo dettato da un "patto di sospensione della incredulità" strampalato.
Quale recensore, posso comunque sconsigliare un prodotto o servizio a una classe di individui. Servono a quello, le recensioni. Mica a rassicurare qualcuno. Per quello ci sono i peluche.
Se il prodotto ti è piaciuto, ok. Gli autori ringraziano. Che ti frega se fa schifo a me?
(Questa sarà la prima e l'ultima volta che giustifico cosa scrivo. Invece di fare battutine per prendersi qualche pollice, chiunque voglia può dialogare e arrivare perfino a farmi cambiare opinione se ha gli argomenti, dato che ho una certa età e non devo dimostrare nulla)
ATTENZIONE
Non vorrei che qualcuno la prendesse sul personale.
Alcune mie recensioni vengono scelte proprio perché molto iperboliche. Diverse vengono cassate all'origine (non le riscrivo) perché sono evidentemente troppo personali, polemiche, ficcanti. Ho uno stile cattivo e assertivo. Quindi lo staff fa un buon lavoro e di certo non mi favorisce.
Una riduzione cinematografica può edulcorare un prodotto cambiandone il target. Ne abbiamo un esempio recente con il Pinocchio Disney. Creando in boomers come me un senso di forzatura o di schizofrenia.
Dopo un primo episodio mistery interessante mi aspettavo da KJ una serie differente, anche perché era indicizzata come ACTION/HORROR.
L'action è bruttarella, e l'horror l'hanno proprio tolto, perché garantisco che tutta la serie si basa su problemi che possono avere dei bambini. Richiede un enorme compromesso di accettazione del paradosso.
Uno può anche tollerare che la mamma di Ash Ketchum lo lasci partire senza un euro e mutande di ricambio verso foreste infestate da mostri selvaggi, o che il Charizard stia tre mesi in una Pokeball, o che il Pokedex contenga già i dati che il Prof Oak desidera raccogliere... ma c'è un patto dettato dal tono. Io accetto di soprassedere a tutte queste scemenze e divertirmi come un bambino, perché nulla è serio o coerente. Nè l'autore si ficca in testa di punto in bianco di sessualizzare il Pikachu, o far avere drammi di identità al Team Rocket. Abbiamo un patto sancito dal tono.
In Kemono Jihen si richiede davvero troppo compromesso per saltare dalla premessa a Qui Quo Qua che vivono con Zio Paperino e "risolvono i casi". Per poi piangere perché li scambiano per femminucce. O la loli sessualizzata. E più vai avanti peggio diventa.
Schizofrenia che io immagino raccogliere tutti i temi che un bambino slegherebbe dalla narrazione per riferirli autonomamente. Proprio come i cazzotti magici, che se uno ci fa caso potevano davvero non esserci e non cambiava nulla, o la finta violenza per la quale nessuno si farà mai male davvero.
Ho immaginato che solo un bambino (qualcuno con poco senso critico e pochi elementi di confronto) possa riuscire a mandarlo giù.
Niente di personale, appunto.
KJ non è uno show per gente con qualche anno sulle spalle, che dovrebbe (spero) rendersi conto che certi elementi sono là, ficcati col cacciavite, per fare presa sull'infanzia. Avvitati a forza nel contesto erroneo dettato da un "patto di sospensione della incredulità" strampalato.
Quale recensore, posso comunque sconsigliare un prodotto o servizio a una classe di individui. Servono a quello, le recensioni. Mica a rassicurare qualcuno. Per quello ci sono i peluche.
Se il prodotto ti è piaciuto, ok. Gli autori ringraziano. Che ti frega se fa schifo a me?
(Questa sarà la prima e l'ultima volta che giustifico cosa scrivo. Invece di fare battutine per prendersi qualche pollice, chiunque voglia può dialogare e arrivare perfino a farmi cambiare opinione se ha gli argomenti, dato che ho una certa età e non devo dimostrare nulla)
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.
Come perdere in pochi passaggi ogni barlume di serietà o credibilità. Non che il resto sia meglio, ma questi appelli riescono addirittura a regalare una buona risata