Non mi esprimo sugli anime in sé, anche se posso dire che non siano tra i miei preferiti (di Violet mi riferisco solo al film). L'ultimo non l'ho visto.
Voglio fare però una considerazione, in riferimento a Violet e Maquia, che sono abbastanza sicuro si attirerà molte ire. Ma pazienza.
Io non sopporto, davvero da quando ho memoria, gli anime giapponesi ambientati in contesti di aspetto europeo di stampo antico, spesso medievale (o una versione idealizzata dell'Europa medievale) o sette-ottocentesco. Ti ritrovi in una specie di riproduzione di Heidelberg (nome a caso esemplificativo) con le case a graticcio, il ciottolato, le guglie sui campanili e poi vedi la gente che si inchina, parla a due metri di distanza e mangia con le bacchette?
Ma perché? È un contrasto che stride come le unghie sull'ardesia. Volete ambientare in uno scenario europeo? Fate europei anche i personaggi! Altrimenti ambientate in Giappone, che comunque è sempre la cosa che preferisco, perché è buona parte del fascino che cerco in un anime.
Gli unici ad essere riusciti a ricreare un equilibrio in questo proposito che non mi abbia pesato sono stati quelli dello Studio Ghibli.
Ora dateci dentro con i downvote!
Non mi esprimo sugli anime in sé, anche se posso dire che non siano tra i miei preferiti (di Violet mi riferisco solo al film). L'ultimo non l'ho visto.
Voglio fare però una considerazione, in riferimento a Violet e Maquia, che sono abbastanza sicuro si attirerà molte ire. Ma pazienza.
Io non sopporto, davvero da quando ho memoria, gli anime giapponesi ambientati in contesti di aspetto europeo di stampo antico, spesso medievale (o una versione idealizzata dell'Europa medievale) o sette-ottocentesco. Ti ritrovi in una specie di riproduzione di Heidelberg (nome a caso esemplificativo) con le case a graticcio, il ciottolato, le guglie sui campanili e poi vedi la gente che si inchina, parla a due metri di distanza e mangia con le bacchette?
Ma perché? È un contrasto che stride come le unghie sull'ardesia. Volete ambientare in uno scenario europeo? Fate europei anche i personaggi! Altrimenti ambientate in Giappone, che comunque è sempre la cosa che preferisco, perché è buona parte del fascino che cerco in un anime.
Gli unici ad essere riusciti a ricreare un equilibrio in questo proposito che non mi abbia pesato sono stati quelli dello Studio Ghibli.
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Ti ritrovi in una specie di riproduzione di Heidelberg (nome a caso esemplificativo) con le case a graticcio, il ciottolato, le guglie sui campanili e poi vedi la gente che si inchina, parla a due metri di distanza e mangia con le bacchette?
Non mi esprimo sugli anime in sé, anche se posso dire che non siano tra i miei preferiti (di Violet mi riferisco solo al film). L'ultimo non l'ho visto.
Voglio fare però una considerazione, in riferimento a Violet e Maquia, che sono abbastanza sicuro si attirerà molte ire. Ma pazienza.
Io non sopporto, davvero da quando ho memoria, gli anime giapponesi ambientati in contesti di aspetto europeo di stampo antico, spesso medievale (o una versione idealizzata dell'Europa medievale) o sette-ottocentesco. Ti ritrovi in una specie di riproduzione di Heidelberg (nome a caso esemplificativo) con le case a graticcio, il ciottolato, le guglie sui campanili e poi vedi la gente che si inchina, parla a due metri di distanza e mangia con le bacchette?
Ma perché? È un contrasto che stride come le unghie sull'ardesia. Volete ambientare in uno scenario europeo? Fate europei anche i personaggi! Altrimenti ambientate in Giappone, che comunque è sempre la cosa che preferisco, perché è buona parte del fascino che cerco in un anime.
Gli unici ad essere riusciti a ricreare un equilibrio in questo proposito che non mi abbia pesato sono stati quelli dello Studio Ghibli.
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Non mi esprimo sugli anime in sé, anche se posso dire che non siano tra i miei preferiti (di Violet mi riferisco solo al film). L'ultimo non l'ho visto.
Voglio fare però una considerazione, in riferimento a Violet e Maquia, che sono abbastanza sicuro si attirerà molte ire. Ma pazienza.
Io non sopporto, davvero da quando ho memoria, gli anime giapponesi ambientati in contesti di aspetto europeo di stampo antico, spesso medievale (o una versione idealizzata dell'Europa medievale) o sette-ottocentesco. Ti ritrovi in una specie di riproduzione di Heidelberg (nome a caso esemplificativo) con le case a graticcio, il ciottolato, le guglie sui campanili e poi vedi la gente che si inchina, parla a due metri di distanza e mangia con le bacchette?
Ma perché? È un contrasto che stride come le unghie sull'ardesia. Volete ambientare in uno scenario europeo? Fate europei anche i personaggi! Altrimenti ambientate in Giappone, che comunque è sempre la cosa che preferisco, perché è buona parte del fascino che cerco in un anime.
Gli unici ad essere riusciti a ricreare un equilibrio in questo proposito che non mi abbia pesato sono stati quelli dello Studio Ghibli.
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A me basta scegliere la lingua da ascoltare. Ad altri basta evitare di guardare opere per loro incoerenti. Ma che poi, se ci si va a fondo, così incoerenti magari non sono.
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