ARF! Festival: alla scoperta di Lâm Hoàng Trúc (Estate Infinita) con Toshokan

L'artista vietnamita parla della sua storia e delle sue opere tra natura e spensieratezza

di Olimpea

Durante l'ARF! Festival, direttamente dal Vietnam, per la prima volta in Italia, grazie a Toshokan è arrivata Lâm Hoàng Trúc, autrice di Estate Infinita e di La Strada dei Fiori, opera lanciata in anteprima proprio in occasione del festival di quest'anno. A lei è stata dedicata una mostra con esposte le tavole originali delle sue opere, ed è stato organizzato un Talk durante il quale il pubblico ha potuto porre delle domande per soddisfare le proprie curiosità.

Dopo il Talk tenutosi nell'Auditorium appositamente allestito, noi di Animeclick abbiamo avuto il grande onore di fare una chiacchierata con l'artista, spaziando dalla sua esperienza nel mondo dell'animazione al suo legame con la natura.
 
Lâm Hoàng Trúc


Trúc ha lavorato per molto tempo in studi d'animazione francesi, tra cui la Xilom, prima di dedicarsi esclusivamente alla scrittura e alla realizzazione delle sue graphic novel. Stava studiando all'università di architettura quando ha trovato, per puro caso, un corso specializzato presso questo studio, e ne ha approfittato integrandolo come tirocinio curriculare. Il corso durava 8 mesi, ma nonostante ciò è riuscita a laurearsi con ottimi risultati, a scrivere la sua tesi, e a firmare un contratto per lavorare effettivamente con loro.

Quest'esperienza ha influenzato notevolmente il suo modo di esprimersi e ha notato quanto in occidente il linguaggio del corpo sia fondamentale per parlare con il prossimo. Per questo motivo anche nelle sue opere i personaggi esprimono sentimenti forti pur non aprendo bocca, ma semplicemente muovendo piccole parti del corpo. Inoltre, l'influenza è visibile anche nel suo stile di disegno, che vede un contrasto tra i volti semplici dei personaggi e gli sfondi così dettagliati e ricchi di alberi e paesaggi sconfinati. C'è uno studio meticoloso in ogni scenografia, che porta l'artista alla selezione di piante, fiori e sfondi adatti in base a dove accadono gli eventi. 

Seppure da quando era piccola ha letto fumetti occidentali come Lucky Luke e tantissimi manga, non sente di avere un autore preferito nello specifico, poiché, ha così affermato, "prende un po' da tutti". Per questo, spesso, il suo stile può sembrare un mix di Jiro Taniguchi e di Mitsuru Adachi. E a proposito di fumetti, in Vietnam il mercato fumettistico è dominato proprio dai manga, mentre ci sono pochissimi fumetti vietnamiti; questo perché vi è uno stereotipo secondo il quale i fumetti siano solamente per bambini, e per disegnare un fumetto devi avere una licenza apposita.  
 
Lâm Hoàng Trúc


Per quanto riguarda i film, tuttavia, le piacciono tantissimo i lungometraggi dello Studio Ghibli e cartoni degli anni '80-'90 come Akira, e di recente ha anche visto e apprezzato Blue Eye Samurai. Due mondi animati e due modi di fare animazione completamente diversi, ma che a Trúc non fanno differenza, a lei "non interessa se trattano tematiche adulte o meno, se il film è bello, allora mi piace"

Che sia animazione o che sia fumetto, l'artista ha voluto sottolineare quanto per lei fosse essenziale raccontare delle storie. Nel mondo dell'animazione ha lavorato con tante persone, in una vera e propria equipe, ma adesso che si è dedicata esclusivamente al mondo dei fumetti può raccontare ciò che più desidera da sola. Ha già in mente altre idee per i suoi prossimi lavori, ma per ora ha scritto esclusivamente la sceneggiatura, e ci vorrà del tempo prima che finisca di disegnarli. Inoltre, ha espresso il desiderio di voler realizzare un vero e proprio film animato. Presi dallo stupore e dall'interesse, abbiamo voluto approfondire questo aspetto durante la nostra intervista e l'autrice ci ha risposto che lei ha intenzione di pensare alla scrittura della trama e al design dei personaggi, ma per quanto riguarda le animazioni contatterà uno studio d'animazione in Vietnam. Sta inoltre valutando di scrivere una storia ispirata alle leggende urbane vietnamite oppure con un setting storico, magari con qualche scena d'azione.

Le abbiamo chiesto anche della spensieratezza di Estate Infinita, e di come i due Phong, nonostante la loro innocenza, crescano insieme nell'amicizia. Essendo stata particolarmente stressata dallo studio e dal lavoro, soprattutto durante la pandemia, ha voluto ricordare la sua adolescenza e avvicinarsi nuovamente alla natura, il tutto cercando di guadagnare qualche soldo per poter superare quel periodo che ha messo in difficoltà il mondo intero.

 
Lâm Hoàng Trúc


Per lei, i fumetti dovrebbero essere considerati una forma di letteratura, sempre più persone dovrebbero leggerli, così da arricchirsi culturalmente. In Estate Infinita, la letteratura ricopre un ruolo centrale nella storia perché la giovane Phong segue delle ripetizioni, e pertanto vengono citate opere e leggende vietnamite come "La Signora di Nam Xuong" e "La Storia di Kieu". In linea generale, le opere letterarie del suo paese si focalizzano sulla rivoluzione e sulla guerra. Tuttavia, per chi fosse interessato, l'autrice sente di consigliare Sơn Nam, scrittore e ricercatore che attraverso opere come Hương rừng Cà Mau (Ca Mau Forest's Scent), racconta la storia degli abitanti di una piccola provincia nel sud del Vietnam caratterizzata dalla presenza di grandissime mangrovie. "Effettivamente mi piace di più leggere libri non-fiction rispetto ad altre tipologie di romanzi".

Per disegnare le sue graphic novel usa carta e matita per fare le bozze, e poi per le parti nere come i capelli e gli sfondi traspone tutto sul tablet e rifinisce i dettagli.

L'esperienza di Trúc all'ARF è stata molto entusiasmante, è infatti rimasta colpita dall'arte di ospiti come Dave McKean (Sandman, Arkham AsylumUna folle dimora in un folle mondo), tanto che, come una fangirl, ha voluto fotografare la sessione di firmacopie dello stesso McKean, stupita dalla velocità e dalla qualità con cui realizzava gli sketch a tutti i fan presenti. Non solo, Roma stessa si è rivelata ricca di sorprese e... di gabbiani. Non pensava ce ne fossero così tanti, per non parlare dei piccioni e delle cornacchie, uccelli che in Vietnam si dice portino sfortuna. Ma uccelli a parte, ha avuto il tempo di visitare il Colosseo e il Vaticano, e ci ha detto che è "incredibile che sia tutto così grande e bellissimo". L'autrice avrà modo di visitare altre città in Italia grazie a Toshokan in un vero e proprio tour nelle fumetterie, permettendole di viaggiare ancora di più e scoprire nuove città, cosa che la rende assai felice, tanto che ancora non le sembra vero.

"Non ho la minima idea di come Toshokan sia riuscita a trovare le mie opere, eppure eccomi qui"


Grazie a Toshokan per aver permesso l'organizzazione del Talk e dell'intervista. Foto in galleria concesse da Francesco Chiatante.

Versione originale della notizia