D.N.A.ngel: prime impressioni per il ritorno dello shojo Planet Manga

Hai quattordici anni. Ti sei dichiarato (con una lettera, perché sei troppo timido) alla ragazza che ti piace, ma lei ha rifiutato con un “Possiamo rimanere amici per sempre, vero?”. Torni a casa, dove ti aspettano una madre e un nonno troppo bizzarri per te. Finalmente ti chiudi in camera per poter riposare, ma non riesci a non pensare a Risa, e proprio in quel momento ti trasformi in Dark, il ladro più cool del mondo e... no, un momento, quest'ultima cosa è incredibile! Ma potrebbe essere l’inizio di una nuova vita! Non c’è tempo da perdere: devi rubare una statua preziosa, e chissà che con questo furto tu non riesca a capire il segreto della tua trasformazione!

La riproposta di D.N.Angel è una scelta molto interessante da parte di Planet ma è difficile dire se oggi un manga di questo tipo, per disegni e narrativa, possa avere ancora spazio. A parte gli orfani dell'edizione precedente ancora in attesa dell'agognato finale, e i lettori amanti dello stile di quegli anni, D.N.Angel potrebbe attirare un pubblico nuovo e giovane? Personalmente non credo che questo genere di manga (vedasi anche Saint Tail o Miracle Girls) sia invecchiato male ma parliamo di opere strettamente incastrate nel loro contesto di nascita e che offrono oggi uno stile che non esiste più, non per questo meno apprezzabile ma comunque diverso da ciò che va oggi per la maggiore. I primi due numeri hanno gettato le basi per una storia potenzialmente interessante, nella speranza che l'autrice sia riuscita, andando avanti, a donare ancora più spessore ai personaggi e a permettere al lettore di destreggiarsi in maniera più chiara e fluida nei tanti misteri e nella fitta rete di relazioni proposte.