Recensione
Umineko no naku koro ni
5.0/10
Introduzione puramente informativa: Umineko no Naku Koro Ni, è un sequel/versione alternativa di Higurashi No Naku Koro Ni/Kai ; sempre appartenente alla collana di visual novel “When They Cry”, a differenza di Higurashi (cicala) Umineko significa “Gabbiani”, quindi il titolo corrisponde logicamente a “Quando piangono i gabbiani?” . Per “godere” appieno della serie è necessario vedere prima il predecessore, Higurashi (nonostante su altri siti venga indicato come semplice alternative version), visto che Umineko contiene alcuni riferimenti alla serie.
Lo staff principale che si è occupato della serie è lo stesso di Higurashi, poiché ci sono ancora Ryuukishi07 come creatore della storia, e Kon Chiaki come regia.
[fine descrizione imparziale, ora prevale il giudizio personale]
Piccola trama: La famiglia Ushiromiya si trasferisce su di un’isola privata per discutere sull’eredità del padre, Kinzo Ushiromiya. Sull’isola quindi ritroveremo: i domestici (tra cui un dottore) e i nipoti, figli, di Kinzo. Battler, poco dopo essere arrivato, scoprirà che dietro l’isola e suo nonno vi sono misteriose leggende su streghe e demoni, contornate da lingotti d’oro che spuntano dal nulla, santuari distrutti, e una cugina di 9 anni (Maria) spesso preda di crisi demoniache. Come se non bastasse, a rendere il tutto mistico vi sono lapidi con incisioni che danno un vago presagio di “scommetto che a breve crepa qualcuno”, e presto infatti viene a susseguirsi una misteriosa catena di omicidi (mentre incombe pesante la sensazione di “già visto”).
Animazioni: NO! Non bastano i personaggi kawaii e colorati per una buona grafica! Tra l’altro colori quasi sempre sfocati in una qualità video che “dovrebbe” essere HD (Hate Definition, LOL), non mancano le scene deformi, con personaggi che perdono gli occhi, o altri che dopo essere passati in secondo piano si immobilizzano e sfocano. Mentre il rapporto “personaggi-sfondo” è quasi inesistente…
Colonna Sonora: I fan italiani esulteranno sapendo che l’opening è cantata parzialmente in italiano (anche se alcune frasi si comprendono appena), opening ed ending veramente stupende! La colonna sonora generale invece non è nulla di speciale, OST abbastanza banali
[d’ora in poi potreste incappare in spoiler, fastidiose anticipazioni, siete avvertiti]
Personaggi (Main & Design chara): Rispetto al gioco originale, alcuni personaggi di Umineko sono stati sottoposti ad interventi estremi di lifting (vedi la pargola Maria); ma non è un difetto, perlomeno gli otaku saranno felici di avere personaggi kawaiicosi da utilizzare come avatar… Tralasciando questo particolare, il design dei personaggi non è niente male. Passiamo invece alla loro “psicologia”; pensavo che come in Higurashi i personaggi ne avessero una perlomeno credibile: febbrile e vana speranza.
In Umineko permane sempre nell’aria la sensazione di confusione dei personaggi. Un esempio folgorante è Maria, che in una scena tifa per Beatrice, e in un’altra sembra contraddirsi dicendo: “Il santuario è rotto! Malaugurio!” … ma se ho seguito bene la serie, ciò dovrebbe essere un vantaggio per Beato, no? E questo è solo un esempio! I pezzi più divertenti però sono quelli di Battola-kun (ehm.. Battler ^^”), il quale tiene cosi tanto ai suoi cari da mettersi a fare un gioco cretino con Beatrice, che non porta a nulla se non ad un mero intrattenimento, suo e la strega. Notare anche come si sollazza ad imitare Phoenix Wright… mentre esclama con fermezza “La magia non esiste” davanti a Beatrice che crea illusioni (anche se fossero illusioni è pur sempre magia), Kanon con una caratterizzazione esageratamente marcata [Cavolo! Ti sposi Jessica, ed addio al lavoro di mobile, no? NO -.-], Eva che mette il foglio di carta nella porta così, per diletto .-. Oppure ancora i familiari che osservano Maria come se fosse una bambina normale, durante le sue performance psicopatiche, mentre ride sadica davanti ai cadaveri e mentre recita il Vecchio Testamento come fosse una filastrocca (tra l'altro, elemento che considero buttato lì a fare figo, visto che non trovo che c'entri la Bibbia in questa storia) .-.
Combattimenti: Eh si, anche in un thriller/horror ci sono combattimenti shonen... vedere quelle “spettacolari” animazioni associate a scene d’azione che sembrano parodie di Full Metal Alchemist (vedi Kanon power) ti fanno svenire dall’eccitamento… NB: sarcasmo!
Tematiche ed insegnamenti: La storia è cosi confusa e superficiale da inibire qualsiasi possibile messaggio… eppure le idee ci sono ma sono troppo abbozzate…
Giallo: come ogni anime investigativo (?) che si rispetti, ci deve essere una dose di supposizioni e giri mentali sui possibili colpevoli; l’80% del giallo purtroppo ruota tutto attorno alle CHIAVI, da cui il nostro Umineko trae maggiore ispirazione (come direbbe Mike, allegria!): la chiave della porta X ce l’ha Pinco, la porta Y Pallino, i domestici hanno il Passepartout… tutto così per questi primi 2 archi, davvero pesante e seguirsi... come se non bastasse (non si cessa mai di toccare il fondo a quanto pare), il nostro amato Battola-kun comincia a credere ad un possibile 19° individuo sull’isola (come fa l’individuo ad arrivare su un’isola privata? È un indigeno?) e giusto per non dare la colpa ai 18 si inventa il rovesciamento della scacchiera, che non è una genialata, come furbamente lo spettatore incauto è portato a credere, ma solo una scusa…
Forzature e scene stupide: questa parte mi ha fatto sentire un po’ preso per i fondelli dall’autore, mi spiego meglio; come per forzare un evento, compaiono strani oggetti misteriosi dal nulla in mano ai personaggi (O.o e poi Battler viene a dirci che la magia non esiste, LOL), magari mi sbaglio, ma da dove spunta la scatoletta di tonno dell’episodio 4 (14:07)? Sarò forse avventato, ma a me puzza di forzatura per inquadrare il tavolo pulito senza la lettera che compare in seguito, e francamente mi sento preso per i fondelli. Oppure, Battola-kun che scende dalle scale con un portacandele ridicolo, probabilmente al fine di combattere contro l'assassino [con un portacandele!]. Altra scena che mi puzza di forzatura per far chiudere nella stanza i ragazzi, nel momento in cui Natsuhi fa la sua scena suicida…
Ancora più sulle scatole mi stanno le scene in cui si vede Higurashi nella TV. Come spoilerizzato da chi ha giocato al novel, Higuarashi era un mondo creato da Bernakastel e Lambadelta per una loro sfida; però che ci fa Higurashi in TV? Bernakastel ha venduto le cassette della sua avventura alle aziende televisive? Maddai, siamo seri >_>
Alcune cose positive (finalmente!): l’anime si fà vedere volentieri, non annoia troppo, riesce a catturare bene lo spettatore, e i love love complex danno pure una faccia romantica alla storia.
VOTO: 5/6 sperando non tocchi il fondo a seguire… (arrotondato a 5 per abbassare la vergognosa media dei voti)
Nota: per la recensione mi ha dato una manina la signorina Aki, visto che anche lei ama cosi tanto questa serie…
Lo staff principale che si è occupato della serie è lo stesso di Higurashi, poiché ci sono ancora Ryuukishi07 come creatore della storia, e Kon Chiaki come regia.
[fine descrizione imparziale, ora prevale il giudizio personale]
Piccola trama: La famiglia Ushiromiya si trasferisce su di un’isola privata per discutere sull’eredità del padre, Kinzo Ushiromiya. Sull’isola quindi ritroveremo: i domestici (tra cui un dottore) e i nipoti, figli, di Kinzo. Battler, poco dopo essere arrivato, scoprirà che dietro l’isola e suo nonno vi sono misteriose leggende su streghe e demoni, contornate da lingotti d’oro che spuntano dal nulla, santuari distrutti, e una cugina di 9 anni (Maria) spesso preda di crisi demoniache. Come se non bastasse, a rendere il tutto mistico vi sono lapidi con incisioni che danno un vago presagio di “scommetto che a breve crepa qualcuno”, e presto infatti viene a susseguirsi una misteriosa catena di omicidi (mentre incombe pesante la sensazione di “già visto”).
Animazioni: NO! Non bastano i personaggi kawaii e colorati per una buona grafica! Tra l’altro colori quasi sempre sfocati in una qualità video che “dovrebbe” essere HD (Hate Definition, LOL), non mancano le scene deformi, con personaggi che perdono gli occhi, o altri che dopo essere passati in secondo piano si immobilizzano e sfocano. Mentre il rapporto “personaggi-sfondo” è quasi inesistente…
Colonna Sonora: I fan italiani esulteranno sapendo che l’opening è cantata parzialmente in italiano (anche se alcune frasi si comprendono appena), opening ed ending veramente stupende! La colonna sonora generale invece non è nulla di speciale, OST abbastanza banali
[d’ora in poi potreste incappare in spoiler, fastidiose anticipazioni, siete avvertiti]
Personaggi (Main & Design chara): Rispetto al gioco originale, alcuni personaggi di Umineko sono stati sottoposti ad interventi estremi di lifting (vedi la pargola Maria); ma non è un difetto, perlomeno gli otaku saranno felici di avere personaggi kawaiicosi da utilizzare come avatar… Tralasciando questo particolare, il design dei personaggi non è niente male. Passiamo invece alla loro “psicologia”; pensavo che come in Higurashi i personaggi ne avessero una perlomeno credibile: febbrile e vana speranza.
In Umineko permane sempre nell’aria la sensazione di confusione dei personaggi. Un esempio folgorante è Maria, che in una scena tifa per Beatrice, e in un’altra sembra contraddirsi dicendo: “Il santuario è rotto! Malaugurio!” … ma se ho seguito bene la serie, ciò dovrebbe essere un vantaggio per Beato, no? E questo è solo un esempio! I pezzi più divertenti però sono quelli di Battola-kun (ehm.. Battler ^^”), il quale tiene cosi tanto ai suoi cari da mettersi a fare un gioco cretino con Beatrice, che non porta a nulla se non ad un mero intrattenimento, suo e la strega. Notare anche come si sollazza ad imitare Phoenix Wright… mentre esclama con fermezza “La magia non esiste” davanti a Beatrice che crea illusioni (anche se fossero illusioni è pur sempre magia), Kanon con una caratterizzazione esageratamente marcata [Cavolo! Ti sposi Jessica, ed addio al lavoro di mobile, no? NO -.-], Eva che mette il foglio di carta nella porta così, per diletto .-. Oppure ancora i familiari che osservano Maria come se fosse una bambina normale, durante le sue performance psicopatiche, mentre ride sadica davanti ai cadaveri e mentre recita il Vecchio Testamento come fosse una filastrocca (tra l'altro, elemento che considero buttato lì a fare figo, visto che non trovo che c'entri la Bibbia in questa storia) .-.
Combattimenti: Eh si, anche in un thriller/horror ci sono combattimenti shonen... vedere quelle “spettacolari” animazioni associate a scene d’azione che sembrano parodie di Full Metal Alchemist (vedi Kanon power) ti fanno svenire dall’eccitamento… NB: sarcasmo!
Tematiche ed insegnamenti: La storia è cosi confusa e superficiale da inibire qualsiasi possibile messaggio… eppure le idee ci sono ma sono troppo abbozzate…
Giallo: come ogni anime investigativo (?) che si rispetti, ci deve essere una dose di supposizioni e giri mentali sui possibili colpevoli; l’80% del giallo purtroppo ruota tutto attorno alle CHIAVI, da cui il nostro Umineko trae maggiore ispirazione (come direbbe Mike, allegria!): la chiave della porta X ce l’ha Pinco, la porta Y Pallino, i domestici hanno il Passepartout… tutto così per questi primi 2 archi, davvero pesante e seguirsi... come se non bastasse (non si cessa mai di toccare il fondo a quanto pare), il nostro amato Battola-kun comincia a credere ad un possibile 19° individuo sull’isola (come fa l’individuo ad arrivare su un’isola privata? È un indigeno?) e giusto per non dare la colpa ai 18 si inventa il rovesciamento della scacchiera, che non è una genialata, come furbamente lo spettatore incauto è portato a credere, ma solo una scusa…
Forzature e scene stupide: questa parte mi ha fatto sentire un po’ preso per i fondelli dall’autore, mi spiego meglio; come per forzare un evento, compaiono strani oggetti misteriosi dal nulla in mano ai personaggi (O.o e poi Battler viene a dirci che la magia non esiste, LOL), magari mi sbaglio, ma da dove spunta la scatoletta di tonno dell’episodio 4 (14:07)? Sarò forse avventato, ma a me puzza di forzatura per inquadrare il tavolo pulito senza la lettera che compare in seguito, e francamente mi sento preso per i fondelli. Oppure, Battola-kun che scende dalle scale con un portacandele ridicolo, probabilmente al fine di combattere contro l'assassino [con un portacandele!]. Altra scena che mi puzza di forzatura per far chiudere nella stanza i ragazzi, nel momento in cui Natsuhi fa la sua scena suicida…
Ancora più sulle scatole mi stanno le scene in cui si vede Higurashi nella TV. Come spoilerizzato da chi ha giocato al novel, Higuarashi era un mondo creato da Bernakastel e Lambadelta per una loro sfida; però che ci fa Higurashi in TV? Bernakastel ha venduto le cassette della sua avventura alle aziende televisive? Maddai, siamo seri >_>
Alcune cose positive (finalmente!): l’anime si fà vedere volentieri, non annoia troppo, riesce a catturare bene lo spettatore, e i love love complex danno pure una faccia romantica alla storia.
VOTO: 5/6 sperando non tocchi il fondo a seguire… (arrotondato a 5 per abbassare la vergognosa media dei voti)
Nota: per la recensione mi ha dato una manina la signorina Aki, visto che anche lei ama cosi tanto questa serie…