Recensione
Blame!
6.0/10
Sono un’estimatrice di Blame! e Nihei, ma non mi sento di lodare né tanto meno di consigliare questo prodotto, che mi ha detto ben poco, solo per il titolo che porta.
Blame! è un manga davvero particolare: criptico, povero di dialoghi, basato in buona parte sul senso di oppressione che l‘atmosfera riesce a trasmettere e, obiettivamente, fin troppo confuso in alcuni passaggi. Trasporlo in una vera e propria serie animata senza snaturarlo sarebbe stato molto difficile, per non dire impossibile, e infatti quello che ci troviamo di fronte non è un normale anime: non si mirava a costruire una “storia” e dei “personaggi”, ma, partendo da alcune scene del manga (e già qui mi chiedo: perché non altre ben più suggestive?), si è sperimentato giocando con colori, luci, suoni e inquadrature fino a tirar fuori sette filmati (vista la brevità non credo si possano chiamare “episodi”), i quali, come ha già detto giustamente qualcuno, altro non sono se non un mero esercizio di stile, che non avendo alcun messaggio o significato da trasmettere possono solo farsi apprezzare per l’estetica.
E quando bisogna dare un giudizio sulla bellezza di particolari immagini e suoni, non conta altro se non i gusti e la sensibilità di chi guarda: c’è chi ne rimarrà estasiato, chi le troverà insignificanti, mentre a qualcun altro non faranno né caldo né freddo. Io rientro proprio in questa terza categoria.
Intrigante “Megastructure”, che pare quasi un trailer cinematografico (e da quanto ho capito, doveva davvero esserci un film!), ma sugli altri non saprei proprio cosa dire perché mi hanno lasciata abbastanza indifferente, qua e là c’è qualche immagine o brano musicale che mi ha colpito più di altri, ma nel complesso penso che questo Blame! animato sia una visione assolutamente prescindibile anche se avete amato il manga.
Metto quindi un sei politico, perché pur non avendolo apprezzato più di tanto non ho neanche dei motivi per stroncarlo, comunque, nel caso in cui vogliate intraprendere la visione, sappiate che, mal che vada, sprechereste non più di una quarantina di minuti della vostra vita.
P.S.
Esistono altri due filmati tratti da questo manga che vanno sotto il nome di “Prologue of Blame!” e pure su questi ho un giudizio “neutro”: li ho trovati ottimi per quanto riguarda musiche e fondali, ma pessimi per il chara-design, perché i personaggi sono realizzati in un’orrida CG che sarebbe un complimento paragonare a quella dei videogiochi per PSOne!
Anche in questo caso, darci un occhiata vi porterà via solo pochi minuti.
Blame! è un manga davvero particolare: criptico, povero di dialoghi, basato in buona parte sul senso di oppressione che l‘atmosfera riesce a trasmettere e, obiettivamente, fin troppo confuso in alcuni passaggi. Trasporlo in una vera e propria serie animata senza snaturarlo sarebbe stato molto difficile, per non dire impossibile, e infatti quello che ci troviamo di fronte non è un normale anime: non si mirava a costruire una “storia” e dei “personaggi”, ma, partendo da alcune scene del manga (e già qui mi chiedo: perché non altre ben più suggestive?), si è sperimentato giocando con colori, luci, suoni e inquadrature fino a tirar fuori sette filmati (vista la brevità non credo si possano chiamare “episodi”), i quali, come ha già detto giustamente qualcuno, altro non sono se non un mero esercizio di stile, che non avendo alcun messaggio o significato da trasmettere possono solo farsi apprezzare per l’estetica.
E quando bisogna dare un giudizio sulla bellezza di particolari immagini e suoni, non conta altro se non i gusti e la sensibilità di chi guarda: c’è chi ne rimarrà estasiato, chi le troverà insignificanti, mentre a qualcun altro non faranno né caldo né freddo. Io rientro proprio in questa terza categoria.
Intrigante “Megastructure”, che pare quasi un trailer cinematografico (e da quanto ho capito, doveva davvero esserci un film!), ma sugli altri non saprei proprio cosa dire perché mi hanno lasciata abbastanza indifferente, qua e là c’è qualche immagine o brano musicale che mi ha colpito più di altri, ma nel complesso penso che questo Blame! animato sia una visione assolutamente prescindibile anche se avete amato il manga.
Metto quindi un sei politico, perché pur non avendolo apprezzato più di tanto non ho neanche dei motivi per stroncarlo, comunque, nel caso in cui vogliate intraprendere la visione, sappiate che, mal che vada, sprechereste non più di una quarantina di minuti della vostra vita.
P.S.
Esistono altri due filmati tratti da questo manga che vanno sotto il nome di “Prologue of Blame!” e pure su questi ho un giudizio “neutro”: li ho trovati ottimi per quanto riguarda musiche e fondali, ma pessimi per il chara-design, perché i personaggi sono realizzati in un’orrida CG che sarebbe un complimento paragonare a quella dei videogiochi per PSOne!
Anche in questo caso, darci un occhiata vi porterà via solo pochi minuti.