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7.0/10
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La serie di Devilman Lady è una serie che merita di essere analizzata in maniera diversa e soprattutto distinta dalla più famosa e più riuscita serie di Go Nagai, Devilman. Allora partiamo con ordine: la serie è anch’essa tratta dal manga originale di Nagai, Devillady, ma differisce da esso in molteplici aspetti. Se la storia nel suo complesso infatti ricalca l'opera cartacea devo dire che il manga è molto più violento e coinvolge maggiormente il lettore.
Come ho detto precedentemente è necessario chiarire una cosa: per apprezzare un po’ meglio questo anime consiglio di non fare paragoni (seppur con fatica, lo so!) con l’altra grande serie, Devilman, altrimenti l’anime né esce distrutto in partenza. Quando ho iniziato a guardarlo sapevo che sarebbe stato una versione al femminile di Devilman, ma da affezionato lettore di Go Nagai non potevo certo tirarmi indietro.

Detto questo mi addentro ora nell'analisi dell'anime, costituito da un totale di 26 episodi. L’eroina di turno è Jun Fudo, una modella famosa, divenuta suo malgrado una Devilman che combatte i Beast (esseri mutanti che perdono totalmente la razionalità umana) per difendere le sorti dell’umanità. Fin dai primi episodi fino a metà del'opera, la storia presenta più o meno sempre lo stesso canovaccio: un mostro che sbuca dal nulla, Jun che si trasforma, inizio della battaglia, il mostro ci rimette la vita. A livello puramente grafico si nota ovviamente che ci troviamo di fronte ad una seria anni Novanta, con tutti i suoi pro e contro. Quando arrivano le scene "dark" ad esempio, la resa grafica non è proprio il massimo ma a mio parere si è un problema su cui si può sorvolare.
Non sono male le musiche di sottofondo stile "Lo Squalo", Anche la sigla iniziale non è male, anzi direi che è davvero azzeccata.
Un aspetto un po’ negativo è la sceneggiatura dell’opera un po’ poco definita e fluida in alcuni frangenti. La storia non è di fatto originale per il motivo già detto ma tutto sommato non mi sento di eclissarla definendola banale e futile. Vi sono infatti, indubbiamente, aspetti interessanti. Diciamo pure che nel complesso la serie non è malaccio e, personalmente, l’ho rivista ben due volte per cercare di capire meglio le sue diverse sfumature. Ad ogni modo è un prodotto che nel suo complesso merita più della sufficienza, ma non per questo vado a gridare al capolavoro. Per quanto riguarda l’edizione in dvd, la Dynit né ha sfornati sette con contenuti extra relativi ai personaggi della serie, alle video-sigle con e senza crediti. Nel dvd numero 7 vi è poi la storia di Asuka Run. (chiaro è il riferimento a Ryo Asuka). Qui l'autore avrebbe potuto almeno differenziare un po' il nome... E che diamine, un po' più di fantasia no, eh?