logo AnimeClick.it

5.0/10
-

Pessimo: la prima impressione sulla prima scena della prima puntata mi aveva fatto già storcere un po' il naso, ma mi aveva anche incuriosito parecchio. Inutile dire che la curiosità è nata e morta in quello stesso istante.
Per sette puntate mi sono annoiato e adesso getto la spugna nonostante le belle recensioni che ho letto; mi dispiace, ma io non ce la faccio.
Il disegno tanto osannato io non l'ho visto, anzi ho trovato le sue espressioni molto povere e la caratterizzazione in generale non mi piace (forse riesce a rendere bene il fare "disperato" del protagonista, ma niente di esaltante). Idem per i fondali, che non sono da buttare ma non spiccano di certo per la qualità, essendo inoltre ricchi di cali, sia di colore che di dettaglio, dei quali alcuni parecchio gravi.

La storia è sicuramente caotica e forse seguendolo fino alla fine può avere anche un senso, ma fino a ora non è stata per nulla originale, ché ha solo portato in scena tanti personaggi (tutti femminili) senza un minimo di spina dorsale o di "realismo nel comportamento", e il primo esempio fra tutti è il protagonista, ché va bene farlo sembrare disadattato e disturbato, ma ciò è anche irritante e il tutto non viene controbilanciato dagli altri coprotagonisti, stereotipati al massimo e privi di un minimo di carattere o spirito d'iniziativa. Spesso inoltre vi cadranno le braccia (e altre propaggini che non menziono) per la banalità di alcune scene, davvero disarmanti.

Non penso di spoilerare qualcosa dicendo che, a un tratto dell'anime, appariranno delle spade a alcuni protagonisti che stonano <i>totalmente</i> con tutto il resto e non hanno un minimo di significato utile, ché avrebbero almeno dovuto fare scena e non riescono nemmeno in quello.
Insomma, la serie fa acqua da tutte le parti come una nave destinata ad affondare velocemente. Avrei voluto continuare a vederlo fino alla fine per sapere come fossero andati i fatti (guardando la scena iniziale), ma non posso chiudere gli occhi per sette puntate in cui <i>nulla</i> mi è nemmeno lontanamente piaciuto.
Cinque perciò è già tanto per un prodotto nato e morto dentro la mente dell'autore, che non ha saputo renderlo pulito e fluido, nonostante la presenza di elementi caotici.