Recensione
Death Note
9.0/10
Death Note narra la storia di Light Yagami, un ragazzo dalle grandi doti intellettive che un giorno vide, dalla finestra della sua classe, cadere dal cielo un quaderno sul cortile della sua scuola. Incuriosito, al termine delle lezioni andò a cercarlo e dopo averlo trovato lo prese leggendo una scritta che spiccava sulla parte frontale della copertina: Death Note. Girandolo lesse invece sulla sua parte posteriore un'informazione che lo incuriosì moltissimo: "Colui il cui nome sarà scritto in questo quaderno morirà", seguita da varie regole per l'utilizzo del quaderno.
Credendo che fosse uno sciocco scherzo, Light fece quasi per lasciarlo lì, ma improvvisamente qualche cosa gli disse di prenderlo e così, tornato a casa, lo estrasse dallo zaino e iniziò a leggere con attenzione tutte le regole da rispettare per sfruttarlo. Qualche minuto dopo accese la televisione e vedendo il nome di un criminale lo scrisse sulla prima pagina del quaderno, notando poco dopo che sembrava aver sortito effetto e aver ucciso quel malvivente. Da qui si sviluppa il vero e proprio anime, ricco di "scontri mentali", se così posso definirli, sparatorie e momenti di grande suspance.
Sotto l'aspetto grafico, Death Note è a un buon livello: i volti non sono affatto spigolosi e si avvicinano, nei limiti consentiti, ricordiamoci che stiamo parlando di un anime, a quelli reali. La caratterizzazione dei personaggi è accurata, basti pensare a Light, scaltro, malvagio, freddo e a volte anche pazzo. I luoghi in cui si ambientano le vicende sono vari e abbelliscono ulteriormente l’anime.
Purtroppo, superato il venticinquesimo episodio, la storia, fino a quel punto ben costruita, subisce un calo: il protagonista Light non agisce più in prima persona, compiendo molti sbagli che nella prima parte dell'anime non avrebbe mai fatto. In generale poi i personaggi si fanno più stereotipati e noiosi.
Per concludere, si sarebbe potuto fare certamente di meglio in questa seconda parte, se così vogliamo definirla, ma comunque Death Note rimane il miglior anime che io abbia mai visto, per i motivi sopra elencati e per molti altri non inseriti.
Voto finale: 9.
Credendo che fosse uno sciocco scherzo, Light fece quasi per lasciarlo lì, ma improvvisamente qualche cosa gli disse di prenderlo e così, tornato a casa, lo estrasse dallo zaino e iniziò a leggere con attenzione tutte le regole da rispettare per sfruttarlo. Qualche minuto dopo accese la televisione e vedendo il nome di un criminale lo scrisse sulla prima pagina del quaderno, notando poco dopo che sembrava aver sortito effetto e aver ucciso quel malvivente. Da qui si sviluppa il vero e proprio anime, ricco di "scontri mentali", se così posso definirli, sparatorie e momenti di grande suspance.
Sotto l'aspetto grafico, Death Note è a un buon livello: i volti non sono affatto spigolosi e si avvicinano, nei limiti consentiti, ricordiamoci che stiamo parlando di un anime, a quelli reali. La caratterizzazione dei personaggi è accurata, basti pensare a Light, scaltro, malvagio, freddo e a volte anche pazzo. I luoghi in cui si ambientano le vicende sono vari e abbelliscono ulteriormente l’anime.
Purtroppo, superato il venticinquesimo episodio, la storia, fino a quel punto ben costruita, subisce un calo: il protagonista Light non agisce più in prima persona, compiendo molti sbagli che nella prima parte dell'anime non avrebbe mai fatto. In generale poi i personaggi si fanno più stereotipati e noiosi.
Per concludere, si sarebbe potuto fare certamente di meglio in questa seconda parte, se così vogliamo definirla, ma comunque Death Note rimane il miglior anime che io abbia mai visto, per i motivi sopra elencati e per molti altri non inseriti.
Voto finale: 9.