Recensione
Fullmetal Alchemist: Brotherhood
10.0/10
Era d'obbligo, dopo una prima serie comunque di alta qualità che peccava solo nella fedeltà al sempre più celebre manga di Hiromu Arakawa, una seconda serie che rispecchiasse a dovere quest'ultimo: nasce così FullMetal Alchemist - Brotherhood.
Che dire, qualunque fan dell'anime o del manga non si sarebbe potuto aspettare di meglio.
La trama è, a mio avviso, un capolavoro e il tutto è realizzato in maniera abbastanza conforme al manga, eccetto per il primo episodio e per qualche breve tratto. E' impossibile non essere catturati dalla tela dell'Arakawa, che con gran talento attrae facilmente ogni tipo di pubblico. La storia è del tutto originale e non annoia davvero mai.
Tutto parte da due bambini, Edward e Alphonse, che infrangono il più grande tabù dell'alchimia: una scienza che permette di modificare una materia in un'altra differente tramite il principio dello scambio equivalente.
Il loro fine sarà dunque quello di rimediare al loro peccato intraprendendo un lungo viaggio con lo scopo di trovare la leggendaria Pietra Filosofale. C'è chi dice che quest'obiettivo viene perso di vista nel corso degli eventi, ma ciò è vero solo per una persona che non segue l'anime o ci ha capito davvero poco: tutte le situazioni, narrate abilmente e senza dilungarsi su nulla durante gli episodi, sono tutte parte di un finale che l'Arakawa aveva progettato già dall'inizio e in cui il lungo intreccio avrà frutto negli ultimi avvincenti episodi. Non ci sono puntate inutili, anzi, ognuna ha un preciso scopo.
I personaggi hanno tutti comportamenti e caratteristiche che si ricavano benissimo non solo dalle situazioni ma anche da tutte le loro azioni. Nessun personaggio è piatto o inutile: dal più al meno importante sono tutti ben delineati. Inoltre ciascuno ha un suo fine ultimo che lo rende particolare.
I combattimenti non sono mai né ripetitivi né scontati, anzi sono uno più innovativo e avvincente dell'altro, con continui colpi di scena. I personaggi non combattono per il piacere di farlo, ma solo se davvero obbligati a farlo. La forza non è importante quanto l'uso delle diverse strategie che l'alchimia concede.
La grafica secondo me è ottima in tutte le situazioni e tutti i dettagli sono ben curati.
Le sigle di apertura e chiusura a mio parere sono azzeccatissime per le situazioni e davvero molto orecchiabili.
A mio parere FullMetal Alchemist è davvero uno dei migliori anime/manga degli ultimi decenni, non posso fare a meno di conferire un 10 pieno e assolutamente meritato, aspettando di vedere il finale che di sicuro non deluderà.
Che dire, qualunque fan dell'anime o del manga non si sarebbe potuto aspettare di meglio.
La trama è, a mio avviso, un capolavoro e il tutto è realizzato in maniera abbastanza conforme al manga, eccetto per il primo episodio e per qualche breve tratto. E' impossibile non essere catturati dalla tela dell'Arakawa, che con gran talento attrae facilmente ogni tipo di pubblico. La storia è del tutto originale e non annoia davvero mai.
Tutto parte da due bambini, Edward e Alphonse, che infrangono il più grande tabù dell'alchimia: una scienza che permette di modificare una materia in un'altra differente tramite il principio dello scambio equivalente.
Il loro fine sarà dunque quello di rimediare al loro peccato intraprendendo un lungo viaggio con lo scopo di trovare la leggendaria Pietra Filosofale. C'è chi dice che quest'obiettivo viene perso di vista nel corso degli eventi, ma ciò è vero solo per una persona che non segue l'anime o ci ha capito davvero poco: tutte le situazioni, narrate abilmente e senza dilungarsi su nulla durante gli episodi, sono tutte parte di un finale che l'Arakawa aveva progettato già dall'inizio e in cui il lungo intreccio avrà frutto negli ultimi avvincenti episodi. Non ci sono puntate inutili, anzi, ognuna ha un preciso scopo.
I personaggi hanno tutti comportamenti e caratteristiche che si ricavano benissimo non solo dalle situazioni ma anche da tutte le loro azioni. Nessun personaggio è piatto o inutile: dal più al meno importante sono tutti ben delineati. Inoltre ciascuno ha un suo fine ultimo che lo rende particolare.
I combattimenti non sono mai né ripetitivi né scontati, anzi sono uno più innovativo e avvincente dell'altro, con continui colpi di scena. I personaggi non combattono per il piacere di farlo, ma solo se davvero obbligati a farlo. La forza non è importante quanto l'uso delle diverse strategie che l'alchimia concede.
La grafica secondo me è ottima in tutte le situazioni e tutti i dettagli sono ben curati.
Le sigle di apertura e chiusura a mio parere sono azzeccatissime per le situazioni e davvero molto orecchiabili.
A mio parere FullMetal Alchemist è davvero uno dei migliori anime/manga degli ultimi decenni, non posso fare a meno di conferire un 10 pieno e assolutamente meritato, aspettando di vedere il finale che di sicuro non deluderà.