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Ed eccoci arrivati alla seconda serie di Sisters of Wellber. Che dire, decisamente buono!
In realtà parlare di una vera e propria seconda serie non è esatto, difatti la trama riprende dal momento in cui finisce la prima serie, con la guerra contro Sangatras scongiurata, come se fosse stato un prologo. Questa volta l'anime si migliora su vari aspetti, innanzi tutto la trama: se nella prima serie si raccontava il viaggio della principessa per salvare il regno, qui si parla del viaggio della ladra Tina nel tentativo di rintracciare e vendicarsi dell'uomo che 10 anni prima durante la guerra, le aveva trucidato la famiglia davanti agli occhi; come unico indizio, il ricordo di un tatuaggio a forma di 'ape assassina', particolare a cui si era accennato anche nella prima serie. Ad accompagnarla nel viaggio si reincontreranno tutti i vecchi personaggi più l'ex capitano delle guardie di Sangatras, Galahad, e Jin, il partner di Tina.

Rispetto alla serie precedente si caratterizza per una maggiore quantità di azione e vengono anche approfondite le storie e la psicologia dei membri del gruppo e non. Di contro, il fatto che le divagazioni dalla trama principale sono troppo estese, cosa che una serie di soli 13 episodi non può permettersi, ma che se invece fosse stata allungata a 24, ne avrebbe reso la visione più piacevole. Anche qui le ultime 4 puntate rappresentano la parte cruciale dell'anime, aggiungendo una componente tecnologia che stona un po' con tutto il resto. L'opening è rimasta uguale (si poteva cambiare...) l'ending invece è cambiata, diventando più accattivante.
Do un sette complessivo contando anche la grafica e character desing sempre eccellenti, anche se forse merita di più solo per il fatto che si è riscattata rispetto alla prima serie.