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Saint Seya secondo me è sempre stato un anime degno di ogni considerazione e devo dire che Lost Canvas non ha nulla da invidiare agli anime precedenti.
La storia narrata prende il via molto prima rispetto alla serie originale di Saint Seya a cui siamo tutti abituati. La trama parte infatti narrando le vicende che porteranno Tenma, Alone e Sasha a diventare, rispettivamente, il cavaliere di Pegaso, la reincarnazione di Ade e la reincarnazione della dea Atena. I tre fin da piccoli hanno condiviso tutto, essendo cresciuti nello stesso orfanotrofio, finendo con il diventare migliori amici. La piccola Sasha però presto li abbandonerà costretta dal suo destino a diventare la reincarnazione di Atena, non senza però prima avere creato un braccialetto portafortuna per se stessa e per gli amici come segno della loro eterna amicizia.
Alone, ragazzino dolce e gentile quasi fino all'inverosimile, ha una sola passione: dipingere. Sarà però proprio questa sua capacità di riprodurre sulla tela quello che vede nel mondo a diventare la prima arma che, come reincarnazione di Ade, il ragazzino utilizzerà per uccidere. Tenma, all'inizio, non si accorgerà del cambiamento intercorso nell'amico e ne prenderà conoscenza solo quando sarà troppo tardi. Anche Tenma e Alone infatti si separano nel momento in cui Tenma, avendo attirato l'attenzione di Doku della bilancia, partirà per potere diventare un cavaliere di Atena.

Devo dire di aver apprezzato tantissimo questi OAV, arrivando persino a preferirli alla serie classica. In quest'anime, infatti, capiamo finalmente cosa sia realmente successo nella sacra guerra di cui si è tanto sentito parlare, ma che in realtà nella trama originale di Saint Seya non veniva sviscerata. Ritroviamo inoltre alcuni personaggi che sono ben noti a chi ha già visto la serie classica, come Doko della Bilancia ed Shin dell'Ariete.
Il personaggio di Alone a mio parere è veramente stupendo. Bellissima è l'idea che la sua impossibilità di trovare inizialmente il colore perfetto per potere ritrarre gli occhi di Tenma sia quello che lo salva dall'essere immediatamente ucciso dall'amico.
Anche se la fine è quasi già conosciuta da chi è appassionato della serie classica, quest'anime è davvero imperdibile. I disegni sono curatissimi e la trasposizione rispetto al manga è impeccabile. La sigla inoltre mi è rimasta molto impressa, sia per la musica che per il diretto riferimento alla serie.
Lost Canvas è davvero da consigliare a chi come me è un appassionato della serie classica, ma anche a chiunque non abbia mai visto Saint Seya, con la certezza che se ne innamorerà immediatamente.