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Facciamo un attimo un passo indietro e parliamo di 'misure'.
Agli inizi dell'epoca d'oro dei cartoni-robot fummo letteralmente folgorati da Goldrake, che presto diventò il metro di paragone per tutti gli altri che vennero dopo, e pensando in questo modo si può dire senza sbagliare che Goldrake è l'unità di misura primaria di valutazione: Goldrake è il Metro.
Con il passare del tempo arrivò un altro capolavoro chiamato Gundam che diventò la seconda unità di misura: il Metro quadrato.
Per capolavoro intendo un'opera innovativa e perfetta senza bisogno di aggiunte di ogni tipo che ne determino una fine. Goldrake e Gundam lo sono, Eva no in quanto gli manca una vera fine.
Un altro che merita di essere menzionato è sicuramente Evangelion, diventato il Metro cubo di valutazione.
Tutti gli anime robotici in confronto a questi 3 possono considerarsi come dei centimetri... ma allora cosa centra Gurren Lagann!? Semplice, Gurren Lagann è il Metro elevato alla quarta potenza!

Senza dubbio è inferiore ai suoi predecessori citati sopra e non citati (Jeeg ad esempio) sia dal punto di vista della trama, sia di quello della serietà (la sua demenzialità è paragonabile a quella del Daitarn III), in quanto scene tragiche, quelle che lasciano davvero lo spettatore con la mascella spalancata sono davvero poche (1/una) a discapito delle gag, ma la cosa che lo contraddistingue dagli altri è che è davvero, in senso positivo, ESAGERATO!
Gurren Lagann, a livello personale ovviamente, mi ha dato un senso di grandezza, ma non intesa di dimensioni del robot ma come sviluppo dello stesso. Si comincia con un simpatico robottino per poi finire con robots giganteschi con armi ancora più grandi, e l'idea di andare davvero oltre è palpabile.
L'anime, a differenza di altri, si sviluppa su più livelli: sottosuolo, superficie, cielo e spazio regalando allo spettatore un'infinità di locazioni diverse e mai uguali come accadeva in passato.
La fluidità durante i combattimenti è impressionante, unita poi all'uso di colori davvero azzeccati e vivi delizia gli occhi dello spettatore.
I robots, seppur strani, son ben curati e risultano molto simpatici e anche se per molti versi non saranno innovativi diciamo pure la verità piacciono (o si fanno piacere).

Purtroppo non è oro tutto quello che luccica, e una trama a dir poco banale e frasi troppo, ma troppo ripetitive che sfiorano il patetico fan crollare in modo vertiginoso tutto quello che di buono è stato fatto, perché il problema non è nel numero di episodi che servono per concludere l'anime, bensì in quelli che vengono dopo la 'grande tragedia' che colpisce il vero protagonista (per carisma) iniziale... L'anime perde di comicità e non acquisisce quella sensazione tragica che si assapora, come detto, all'inizio, diventando tutto lineare senza veri colpi di scena.
Come scritto da molti, l'anime prende spunto da tanti suoi predecessori nel design, come per esempio Zambot III, o DaitarnIII per la comicità, e a volte ho avuto l'impressione di vedere Viewtifull Joe (videogioco per Ps2,) ma in questo caso penso siano dei pregi perché un conto è copiare un altro è prendere spunto.
La parte migliore dell'anime è purtroppo compressa nei primi 7/8 episodi circa e sinceramente mi aspettavo molto di più anche se poi risulta, nel proseguire, godibile.
Una piccola critica vorrei farla anche per il 'cast' dei nemici: goffi e senza personalità!

Non è un capolavoro, ma sicuramente un punto di partenza e un riferimento per tutto ciò che verrà dopo come è successo per i suoi predecessori, al momento inarrivabili per chiunque. Purtroppo il meglio di sé gli anime robotici l'hanno dato a cavallo tra gli anni 70/80, salvo qualche sporadica nuova uscita.
Per quanto riguarda le sigle ad essere sincero ne ho sentite di migliori, basti pensare a Polymar, Tekkaman o Kyashan, ma stiamo parlando di un'altra epoca... ah,siamo nel 2010! Ok, le sigle non sono granché!

In conclusione, un'opera che oscilla tra il capolavoro mancato e un'accozzaglia di tante cose, troppe, messe insieme e poco sviluppate, ma che alla fine diverte e intrattiene lo spettatore con dignità, risultando fresco e diverso dalle solite serie tutte uguali alle quali ormai siamo abituati.
L'anime è ESAGERATO e osa, peccato che gli autori non abbiano fatto lo stesso... sfondare i cieli con una trama più solida!