Recensione
Mars of Destruction
9.0/10
Recensione di Chibi Goku
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Mars of Destruction è a mio avviso uno di quei titoli che vedi una volta e non ti scordi per il resto della vita. Parlando di anime lo colloco quindi nell'Olimpo degli indimenticabili insieme a Yamato, Mobile Suit Gundam, Macross, Evangelion ed Eiken, cioè prodotti dalle tali qualità che puoi parlarne per ore ed ore senza stancartene mai.
Storia: 10/10
Il setting fantascientifico è semplice ma geniale, non c'è una vera divisione tra cattivi e buoni e questo crea dubbi morali nei personaggi, che, sebbene spesso impegnati in combattimento, contribuiscono a tratteggiare con molta umanità le organizzazioni presenti in questo OAV.
Se si può fare una critica, forse la durata poteva essere maggiore, ma visto l'eccezionale lavoro di sintesi svolto non me la sento di abbassare il voto.
Animazioni: 10/10
Lo stile forse non è recentissimo, ma per una storia con un vago sapore di Sentai è azzeccato. Per il resto le animazione sono fluide e realistiche, e non si vede nessuna delle solite tecniche con cui i giapponesi risparmiano sulle animazioni.
Suono/Doppiaggio: 10/10
Le BGM, sempre varie e ben scelte, accompagnano tutte le scene in modo deciso ma mai invasivo. Ottimo a mio parere anche il doppiaggio, con una perfetta integrazione tra seiyuu affermati e novellini, segno di un ottimo lavoro da parte del direttore di doppiaggio.
Personaggi: 10/10
Interessanti e ben riconoscibili, raramente vengono fatte dire loro frasi inutili od ovvie, cosa che permette di renderli più veri, anche senza un flashback per ognuno di essi. Scelta che permette inoltre di avere un maggiore focus sul protagonista, Takeru, e in particolare sulla sua nuova vita e sul rapporto difficile che ha con il padre.
Voto Generale: 9/10
Sarebbe indubbiamente 10, ma è facile vedere che un simile setting avrebbe avuto bisogno di almeno altri 2 o 3 seguiti per esaurire tutto ciò che aveva da dire, soprattutto visto il colpo di scena finale. Non me la sento quindi di dare il massimo dei voti.
Storia: 10/10
Il setting fantascientifico è semplice ma geniale, non c'è una vera divisione tra cattivi e buoni e questo crea dubbi morali nei personaggi, che, sebbene spesso impegnati in combattimento, contribuiscono a tratteggiare con molta umanità le organizzazioni presenti in questo OAV.
Se si può fare una critica, forse la durata poteva essere maggiore, ma visto l'eccezionale lavoro di sintesi svolto non me la sento di abbassare il voto.
Animazioni: 10/10
Lo stile forse non è recentissimo, ma per una storia con un vago sapore di Sentai è azzeccato. Per il resto le animazione sono fluide e realistiche, e non si vede nessuna delle solite tecniche con cui i giapponesi risparmiano sulle animazioni.
Suono/Doppiaggio: 10/10
Le BGM, sempre varie e ben scelte, accompagnano tutte le scene in modo deciso ma mai invasivo. Ottimo a mio parere anche il doppiaggio, con una perfetta integrazione tra seiyuu affermati e novellini, segno di un ottimo lavoro da parte del direttore di doppiaggio.
Personaggi: 10/10
Interessanti e ben riconoscibili, raramente vengono fatte dire loro frasi inutili od ovvie, cosa che permette di renderli più veri, anche senza un flashback per ognuno di essi. Scelta che permette inoltre di avere un maggiore focus sul protagonista, Takeru, e in particolare sulla sua nuova vita e sul rapporto difficile che ha con il padre.
Voto Generale: 9/10
Sarebbe indubbiamente 10, ma è facile vedere che un simile setting avrebbe avuto bisogno di almeno altri 2 o 3 seguiti per esaurire tutto ciò che aveva da dire, soprattutto visto il colpo di scena finale. Non me la sento quindi di dare il massimo dei voti.