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10.0/10
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Simoun è a mio parere uno dei più begli anime mai realizzati. Capace di dare vita a personaggi veri, in grado di regalarci interessanti insegnamenti morali e di rendere uno mondo ucronistico così reale e vivido.

I disegni, sia relativi ai personaggi che agli sfondi e alle animazioni sono incantevoli. La storia è semplicemente, disarmante, complessa, geniale e meravigliosa.

I temi di Simoun e le sue rivelazioni sono molteplici e complessi: la fine dell’infanzia,e il progressivo diminuire delle strade percorribili man mano che compiamo le nostre scelte nella vita. L’idea che l’identità sessuale non è così solidamente determinata come molti credono. L’elusività del tempo e dello spazio. Il fatto che anche di fronte ai peggiori eventi la vita deve continuare. Le contraddizioni tra le credenze religiose e le crudeltà di una guerra. La possibilità di rispettarsi, stimarsi e provare sentimenti anche tra due nemici. La crudeltà e l’impossibilità di sfuggire alle distinzioni sociali. Il mistero dell’Amore. Il tormento interiore che è portato dalla gelosia. Gli effetti distruttivi del dolore per una perdita e il rifiuto di aprirsi ad una nuova persona in un controproducente tentativo di proteggere sé stessi. L’amore e l’odio tra sorelle. L’amore che lega un gruppo di amiche. Il fatto di non conoscere a volte realmente nemmeno la persona che amiamo. E il fatto che la sofferenza ci porti a volte a dubitare perfino dei sacrifici che abbiamo fatto. Simoun mette insieme ideali e realismo, lasciandoci immersi in un mondo vivo che nonostante le sofferenze e il dolore è trasfigurato dalla speranza e dall’amore.

Simoun è la storia di un gruppo di sacerdotesse, denominate Sybillae, che vivono su un pianeta simile alla Terra, ma con molte differenze, e che, attraverso le loro preghiere, pilotano macchine volanti, denominate appunto Simoun, capaci di sprigionare un'energia che può anche essere usata per fini distruttivi. È proprio per questo motivo che quando le nazioni di cui le Sybillae sono protettrici vengono attaccate, esse sono chiamate ad andare in guerra

Ciò che più di ogni altra cosa ha fatto presa su di me sono le protagoniste, con la loro personalità e i rapporti con i quali sono legate l’una all’altra.
Neviril, la “Sybilla Aurea”, paragonata a una divinità e presentata in pompa magna nel primo episodio, vedrà la sua altezzosa confidenza venire immediatamente e drammaticamente sradicata, lasciandola priva di ogni certezza. La sua compagna, Amuria, è la rappresentazione vivente della presunzione e del desiderio di acquisire potere: con il suo atteggiamento quasi animalesco nello sprezzo del pericolo che la porta ad uscire dalla cabina del velivolo per erigersi in piedi sullo scafo, incurante dei nemici che la circondano. Poi abbiamo la veemenza quasi mascolina di Aeeru e la sua totale ignoranza sul concetto dell’Amore; Paraietta e i suoi tormenti interiori; Kaimu e la sua freddezza nei confronti della sorella Alti, dalla quale rifiuta perfino di farsi chiamare con quell’appellativo; Furoe e la sua totale incapacità di mascherare anche la più minima delle emozioni; Mamiina con la sua nociva ambizione, il suo disperato bisogno di ottenere il rispetto e la sua immensa arroganza; infine l’imprevedibile e sorprendente storia d’amore tra Neviril e Aeeru.

Attenzione: la seguente parte contiene spoiler

La struttura narrativa di Simoun è totalmente atipica rispetto a tutti gli altri anime televisivi. È più sul modello di un dramma classico. Il culmine del climax viene raggiunto all’incirca a metà della storia, quando i nemici conquistano e distruggono molte delle nazioni difese dalle protagoniste. È in quel momento che, in seguito ad una lunga serie di missioni fallimentari, iniziamo a realizzare che quella guerra non potrà mai essere vinta. E allora finalmente inizia una lunga e progressiva resa, che porta i personaggi a prendere atto della realtà e a realizzare che il loro destino è drammaticamente segnato da una sorte che non saranno mai in grado di rovesciare e si preparano pertanto a subire le conseguenze della loro sconfitta.

Anche l’inizio stesso della serie è totalmente atipico. Una delle eroine principali muore immediatamente lasciando l’altra protagonista principale a macerarsi per giorni nella sua stanza, distrutta dal dolore e incapace di reagire alla perdita della sua amata. Per molti episodi sembrerà di vedere Achille rinchiuso nella sua tenda a piangere per la scomparsa di Patroclo. E quando finalmente la vediamo ritornare in azione, contrariamente a quanto si poteva sperare non ci sarà nessuna riscossa, poiché è ormai troppo tardi.

Fine parte contenente spoiler

Ma Simoun è purtroppo ben lontano dall’avere la popolarità che merita. Lo show è un autentico capolavoro a livello artistico ma un fallimento a livello commerciale. Il motivo è probabilmente dovuto al fatto che non è marcatamente destinato ad un audience specifica e purtroppo, praticamente ogni potenziale categoria di fan ha qualcosa su cui recriminare. È un anime molto maturo e raffinato, che si prefigge lo scopo di esplorare a fondo i grandi ideali e i grandi sentimenti, specialmente l’amore, ma ha una “patina di superficie” forse un po’ troppo esotica e sensuale, specialmente nei connotati talvolta troppo erotici delle protagoniste. Tale aspetto erotico non è tuttavia supportato da molto fanservice. La storia è ambientata in una situazione di guerra, ma di fronte alla femminilità delle protagoniste resta ben poco dei canonici format degli anime di guerra tanto che l’aspetto meramente bellico passa totalmente in secondo piano. È un'ambientazione fantascientifica ma con i ritmi di uno sceneggiato televisivo.

Che dire, è un anime troppo complesso da poter recensire senza scrivere un tomo di mille e più pagine.