Recensione
Kigeki
10.0/10
Recensione di Jack the Ripper
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Dunque, va detto che se avessi avuto nella scala di giudizio un nove e mezzo lo avrei forse dato, o anche un nove pieno, ma mi rendo conto che tale voto era solo d'eco al mio dispiacere per una così brave narrazione.
In realtà invece, la forza di questo breve cortometraggio sta proprio nella sua flebile esistenza; come una favola prima della mezzanotte, una leggenda canticchiata attorno a un falò, Kigeki rapisce con atmosfere fiabesche proprie dei Grimm, o di Poe (Metgerzen) ed esercita quel fascino misterioso proprio solo di quei racconti che non raccontano molto, ma vivono d'impressioni, e lasciano a intendere incubi, tenebre e altri pensieri antichi.
Non parlerò di noiose cose come lo stile del disegno o la colonna sonora, poiché in un così breve racconto non ritengo vi sia una vera scissione tra esse; questa sequenza di suoni e immagini, voci e sensazioni, va gustata come uno scuro e mescolato nettare; metà con i sensi, metà con la mente. Da non trascurare.
In realtà invece, la forza di questo breve cortometraggio sta proprio nella sua flebile esistenza; come una favola prima della mezzanotte, una leggenda canticchiata attorno a un falò, Kigeki rapisce con atmosfere fiabesche proprie dei Grimm, o di Poe (Metgerzen) ed esercita quel fascino misterioso proprio solo di quei racconti che non raccontano molto, ma vivono d'impressioni, e lasciano a intendere incubi, tenebre e altri pensieri antichi.
Non parlerò di noiose cose come lo stile del disegno o la colonna sonora, poiché in un così breve racconto non ritengo vi sia una vera scissione tra esse; questa sequenza di suoni e immagini, voci e sensazioni, va gustata come uno scuro e mescolato nettare; metà con i sensi, metà con la mente. Da non trascurare.