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Seconda tranche dei parallel works legati al mondo di Tengen Toppa Gurren Lagann. Ritroviamo i nostri classici eroi in vesti completamente nuove e particolari, senza che l’insieme perda “la fichezza” intrinseca della serie.
La GAINAX dal punto di vista grafico non delude: con i tratti peculiari e sempre innovativi che la contraddistinguono, riesce a mantenere il livello grafico della serie originale.
Si contano 8 piccoli episodi in questo parallel works e, sinceramente, sono molto dubbioso sulla mia valutazione a riguardo. Quello che sto recensendo non è più Gurren Lagann, è qualcosa di assolutamente diverso che riutilizza “soltanto” l’estremo successo dell’anime da cui prende ispirazione. Quindi per essere più oggettivo e darvi una migliore presentazione dell’opera ve li descriverò uno a uno, in ordine per mia preferenza.

Si parte alla grande con “the sense of Wonder”, a mio parere il corto più fedele alla filosofia della serie originale. La storia va a trattare principalmente del salvataggio di Nia, tenuta prigioniera in una sorta di harem da lord Genome, da parte di Simon con l’aiuto e il sacrificio di Yoko e Kamina.
Si passa a “BafBaf! Fired up!”, l’episodio più divertente di questo gruppo di parallel works: esso gira intorno alla “febbre da gioco” di Viral e ai suoi continui tentativi di fronte a una “particolare” slot machine.
Il terzo passo degno di nota è il “Kittan Zero”. Esso personifica lo “spirito tamarro” della serie, illustrandoci lo scontro fra Kittan (accompagnato dalle sorelle) e un gruppo di Uomini-bestia. Questi sono sicuramente i migliori corti di “Gurren Lagann parallel works 2” in quanto i successivi svariano moltissimo in ambiti più che particolari.

Incomincio subito con “Kyial magical time”, in cui si riprende la piccola sorella di Kittan e la si trasforma in una classica idol-majokko; il tutto correlato dalla battaglia con l’amica che diventa malvagia - tipo Black Rock Shooter.
Nell’episodio “Big Building” assistiamo a uno scontro fra mecha molto simili a cartoni americani degli anni ’70 (inoltre hanno un design bruttissimo), seguito a ruota da “Gunmen Symphonia”, il quale consiste nella presentazione militare, arricchita da particolari demenziali, dei vari utilizzi del Gurren Lagann.
Gli special si concludono con i due corti “Dai gurren, goodbye!” e “My xxx is the best in the universe!!!”. Nel primo i protagonisti Gimmy e Darry vagano all’interno della fortezza di Lord Genome finendo in una sorta di armadio “alla Narnia” (apre le porte per mondi sconosciuti), mentre nel secondo , probabilmente, il regista si era preso una bella “ciucca”: immagini senza senso dai colori psichedelici.

Le musiche di base sono le stesse, intramontabili, delle due soundtrack della serie originale, quindi non deludono.
La visione tutto sommato è leggera, anche per la durata limitata, ma non si può dire che “Gurren Lagann parallel works 2” sia un prodotto da non perdere. Discreto