Recensione
.hack//Sign
9.0/10
Recensione di George Tennent
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".hack//Sign" è un anime dall'ambientazione decisamente originale: nessun mondo fantastico, niente sotterfugi per trasportare persone dal mondo reale a un altro, nessun post-apocalittico. Semplicemente parla di un videogioco di ruolo, un mmorpg. Lo trovo un lavoro sicuramente interessante e ben riuscito.
L'aspetto grafico è molto buono con disegni belli e puliti nello stile "tradizionale" praticamente senza computer grafica. I personaggi però sono molto semplici e solo alcuni scenari sono particolarmente dettagliati.
Le musiche sono ottime: danno uno spessore maggiore alla vicenda e coinvolgono lo spettatore, sono molto belle anche se si ripetono e a volte possono anche stancare.
Il doppiaggio italiano è (come al solito) di alta qualità, ma in particolare quello di Tsukasa è veramente eccezionale.
I personaggi sono caratterizzati molto bene e, chi più chi meno, si evolvono e maturano durante la vicenda. Si potrebbe addirittura stendere un interessante profilo psicologico per ciascuno di loro.
Tutto l'anime è ambientato in questo videogioco chiamato "the world", ma ciononostante è quasi completamente privo di azione. Sono pochissime le scene ambientate nel mondo reale, e sono proposte più che altro come ricordi o "sogni" sbiaditi, tanto che i dialoghi sono muti ed eventualmente sottotitolati. Peccato solo che questo "the world" sembri un po' povero: è fatto quasi solo da scenari e personaggi giocanti, perfino le scene che si svolgono nei dungeon vedono pochissimi mostri.
La trama ruota attorno a un personaggio di nome Tsukasa e alle relazioni tra i personaggi protagonisti. Come detto, al contrario di quanto ci si aspetterebbe, c'è pochissima azione e tutto l'anime vede le interazioni tra questi personaggi ed è composto praticamente solo da dialoghi, cosa che rende la visione a tratti pesante. Inoltre i dialoghi tra i giocatori che riguardano gli eventi inspiegabili di "the world" includono parecchio "metagame", i giocatori cioè non si comportano come farebbero dei personaggi di un rpg ma sono del tutto consapevoli di trovarsi all'interno di un videogioco. Tuttavia ci sono molti misteri attorno agli eventi che coinvolgono il mondo di gioco, e le belle musiche aiutano un'ottima regia a sviluppare una suspense veramente coinvolgente.
".hack//sign" è indubbiamente un lavoro eccezionale e innovativo, e risulta difficile recensirlo adeguatamente senza svelarne la trama. Dal punto di vista tecnico è ottimo, da quello dei contenuti è intrigante, ma il tipo di narrazione non ne fa un anime per tutti. Se vi aspettate un anime fantasy resterete delusi, e se desiderate combattimenti e azione vedrete ben pochi episodi: si tratta di un anime piuttosto impegnativo, ma se entrerete nell'ottica vi basteranno pochi episodi per non riuscire a smettere di guardarlo e alla fine sarete decisamente soddisfatti.
L'aspetto grafico è molto buono con disegni belli e puliti nello stile "tradizionale" praticamente senza computer grafica. I personaggi però sono molto semplici e solo alcuni scenari sono particolarmente dettagliati.
Le musiche sono ottime: danno uno spessore maggiore alla vicenda e coinvolgono lo spettatore, sono molto belle anche se si ripetono e a volte possono anche stancare.
Il doppiaggio italiano è (come al solito) di alta qualità, ma in particolare quello di Tsukasa è veramente eccezionale.
I personaggi sono caratterizzati molto bene e, chi più chi meno, si evolvono e maturano durante la vicenda. Si potrebbe addirittura stendere un interessante profilo psicologico per ciascuno di loro.
Tutto l'anime è ambientato in questo videogioco chiamato "the world", ma ciononostante è quasi completamente privo di azione. Sono pochissime le scene ambientate nel mondo reale, e sono proposte più che altro come ricordi o "sogni" sbiaditi, tanto che i dialoghi sono muti ed eventualmente sottotitolati. Peccato solo che questo "the world" sembri un po' povero: è fatto quasi solo da scenari e personaggi giocanti, perfino le scene che si svolgono nei dungeon vedono pochissimi mostri.
La trama ruota attorno a un personaggio di nome Tsukasa e alle relazioni tra i personaggi protagonisti. Come detto, al contrario di quanto ci si aspetterebbe, c'è pochissima azione e tutto l'anime vede le interazioni tra questi personaggi ed è composto praticamente solo da dialoghi, cosa che rende la visione a tratti pesante. Inoltre i dialoghi tra i giocatori che riguardano gli eventi inspiegabili di "the world" includono parecchio "metagame", i giocatori cioè non si comportano come farebbero dei personaggi di un rpg ma sono del tutto consapevoli di trovarsi all'interno di un videogioco. Tuttavia ci sono molti misteri attorno agli eventi che coinvolgono il mondo di gioco, e le belle musiche aiutano un'ottima regia a sviluppare una suspense veramente coinvolgente.
".hack//sign" è indubbiamente un lavoro eccezionale e innovativo, e risulta difficile recensirlo adeguatamente senza svelarne la trama. Dal punto di vista tecnico è ottimo, da quello dei contenuti è intrigante, ma il tipo di narrazione non ne fa un anime per tutti. Se vi aspettate un anime fantasy resterete delusi, e se desiderate combattimenti e azione vedrete ben pochi episodi: si tratta di un anime piuttosto impegnativo, ma se entrerete nell'ottica vi basteranno pochi episodi per non riuscire a smettere di guardarlo e alla fine sarete decisamente soddisfatti.