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5.0/10
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Trasmesso nel 2009, AiKa Zero si pone come sequel del prequel della serie "Agent Aika". In questi tre OAV Aika Sumeragi ha 19 anni, a due anni di distanza dalla prima "virgin mission". Gli eventi si svolgono questa volta in una scuola, dove le più belle ragazze dell'istituto scompaiono misteriosamente. In questo sequel la presenza maschile è quasi totalmente assente, i personaggi sono tante liceali in ridotta uniforme scolastica. Da qui la premessa di vedere alcune scene yuri, rapimenti di ragazze che vengono impossessate da una sinistra presenza aliena, sederi scoperti, tutti elementi che fanno presa sugli uomini ma allontanano il pubblico femminile. Poche sono scene d'azione a parte qualche combattimento tra scolarette.

L'unica ragione per cui mi sono spinta a vedere un ennesimo episodio di questa serie è per capire fino a che punto gli autori siano riusciti a sfruttare questi mezzucci fanservice senza degnarsi d'inserirli perlomeno in una storia decente. A quanto pare, passano gli anni ma continuano a venire fuori nuovi OAV, questo vuol dire che un ecchi così insensato piace ugualmente - basta che si vedano le pantsu.
Per quanto riguarda la grafica non c'è nulla di negativo da dire: i disegni sono molto buoni, colori sfavillanti, lineamenti precisi, quelle poche scene di combattimento aereo sono degne di un buon film d' azione. Peccato sempre per la trama che non riesce a essere abbastanza credibile e ai livelli della serie originaria. La protagonista inoltre è meno bella e più goffa della donna che diventerà tra 7 anni, per ora sembra un maschiaccio.
Tanto per deliziare lo spettatore con altri gratuiti spogliarelli, affiancato a questa mini serie c'è un breve, inutile bonus di 5 munuti dove AIKa veste i panni di una maid.