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7.0/10
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<b>Attenzione! Possibili spoiler sulla trama</b>

"No.6" è l'adattamento animato firmato Bones dei 9 volumi dell'omonima serie di Atsuko Asano.
Va da sé che quando il contenuto di una serie di romanzi (per quanto non lunghissimi) viene concentrato in solo 11 puntate qualcosa finisce per perdersi per strada, ma (ahimè) qui le cose perse temo siano parecchie.
"No.6" si presenta come un buon prodotto: animazione fluida, disegni piacevoli, ambientazione originale (anche se non esattamente spiegata e comprensibile), personaggi interessanti e qualche mistero per attirare l'attenzione. Lo sviluppo della storia è buono e non ci sarebbe niente da ridere se non fosse che la serie si conclude troppo frettolosamente, lasciando qualche buco e alcune incertezze. Ma veniamo all'analisi più dettagliata.

Trama
Shion è un ragazzino che vive una vita tranquilla e agiata nella modernissima città chiamata No.6. Appartenendo a una famiglia ricca non gli è mai mancato nulla, ma il giorno del suo dodicesimo compleanno l'incontro con un ragazzino ferito e spaventato gli aprirà gli occhi sulla realtà. Il ragazzo in questione è Nezumi ("ratto" o "topo" in giapponese) e sta scappando dalla polizia di No.6. Shion, da bravo protagonista generoso, lo nasconde in casa sua, lo cura e gli offre cibo e rifugio per la notte. Al risveglio il mattino seguente, però, Nezumi non c'è più: se n'è andato senza dire una parola.
Passano quattro anni e Shion e la sua famiglia hanno perso i loro privilegi in quanto la polizia è venuta a conoscenza del suo atto di bontà verso quello che era a tutti gli effetti un delinquente, declassandoli come punizione. Il protagonista lavora come impiegato pubblico e, proprio durante un turno di lavoro, assiste alla misteriosa morte di un collega. Sospettato di omicidio, Shion viene preso in custodia dalla polizia, ma a impedire il suo arresto ci pensa una sua vecchia conoscenza: Nezumi. Ormai cresciuto, atletico e bello, il ragazzino ferito di quattro anni prima salva il protagonista portandolo a vivere con sé nei distretti che si trovano al di fuori delle mura di No.6, dove la povertà e la violenza la fanno da padrone. Lì Shion comincerà la sua indagine sulla misteriosa malattia che sta colpendo tanti innocenti nella sua città natale e sui misteri che si celano dietro la sua organizzazione.

Personaggi
E' impossibile guardare quest'anime senza pensare continuamente che si tratti in realtà di una fanfiction di D.Gray-Man in un universo parallelo, almeno a livello grafico. I protagonisti Shion e Nezumi sono incredibilmente simili ad Allen e Kanda (creati da Hoshino Katsura), sia nelle sembianze fisiche sia nel carattere. A parte questa piccola curiosità, i personaggi sono comunque apprezzabili.
Shion è davvero il classicissimo ragazzo buono e impacciato, la cui innocenza guida ogni sua singola azione. Non farebbe del male nemmeno a una mosca (o forse dovrei dire nemmeno a un topo) e nonostante le informazioni non del tutto piacevoli che raccoglierà su No.6, non smetterà nemmeno per un secondo di pensare a un metodo per aiutare i suoi abitanti.
Nezumi d'altra parte è lo stereotipo del ragazzo freddo e distaccato che vive solo per sé stesso. Ma questo suo carattere spigoloso verrà messo a dura prova dalla dolcezza di Shion con il quale, ovviamente essendo l'anime uno shounen-Ai, legherà molto, maturando il desiderio di proteggerlo e aiutarlo. Ah, dimenticavo: le origini di Nezumi sono avvolte nel mistero…

Tra i personaggi secondari abbiamo:
- Inukashi, il ragazzetto che gestisce l'albergo nei distretti fuori da No.6, la cui storia e caratterizzazione sono apprezzabili, anche se un piccolo mistero sul suo conto (che mistero non è, per chi sa leggere tra le righe) non viene rivelato;
- Rikiga, che vive una vita di lusso grazie al suo giro di accompagnatrici tra No.6 e i distretti esterni e che si rivela essere un ex-collega della madre di Shion (anche lei personaggio importante), nonché suo spasimante.
- Ultima, ma non per importanza, è Safu, la compagna d'infanzia di Shion che si dichiara a lui all'inizio della serie. Inizialmente allontanatasi da No.6 per un viaggio studio, tornerà per motivi personali e finirà immischiata in una brutta serie di intrighi e cospirazioni.
Le storie dei vari personaggi si intrecciano bene inizialmente, ma alcuni finiscono per subire passivamente lo sviluppo della storia, Safu per prima, soprattutto a causa della velocità della storia. Un paio di puntate in più non avrebbero guastato per concludere meglio alcune faccende, soprattutto per quanto riguarda l'origine di No.6 e della malattia che la affligge, che si risolve in poche parole, alzando un gran polverone pieno di magia e di fatti inspiegabili, con tanto di entità sovrannaturali dai poteri decisamente esagerati.

Colonna sonora
La musica ha un ruolo importante poiché sia Nezumi sia la stessa No.6 hanno legami con una strana canzone che ricorre più volte durante le puntate. Peccato che Yoshimasa Hosoya (voce di Nezumi) fallisca un po' nelle sue prestazioni canore, nonostante il suo personaggio sia famoso per avere una voce meravigliosa, lasciando lo spettatore con qualche dubbio.
L'opening sarebbe molto apprezzabile, se non fosse per la pessima voce femminea dei Lama (autori del brano), che per fortuna viene stemperata da una controparte maschile più piacevole. L'ending invece è molto bella, peccato solo che la sigla sia a immagini fisse, ma questo è solo un dettaglio.

Grafica
I disegni di No.6 sono decisamente buoni, ma di qualità altalenante. Mi spiego: le forme dei visi risentono a volte di poca cura (o forse di qualche tecnica stilistica mal riuscita), deformando un po' i volti dei personaggi e le loro espressioni, soprattutto per quanto riguarda Nezumi - e considerando che dovrebbe essere il bellone di turno ci rimette davvero. Per il resto l'animazione è sempre buona, anche se non è il massimo che la Bones può offrire.

Il finale rimane molto aperto, lasciando presagire una probabilissima seconda serie, che però non saprei dove potrebbe andare a parare senza deviare su qualche discutibile colpo di scena o su un cambio di genere a favore di uno sviluppo più incentrato sul "romantico" che sull'azione.
Per concludere "No.6" è sicuramente un prodotto interessante nel suo genere, anche se talvolta il fanservice a favore delle spettatrici è un po' forzato e mal realizzato. Decisamente consigliato a tutte le fujoshi e alle amanti del boys-love in generale, è un anime piacevole e scorrevole che si distacca dai suoi simili per l'effettiva presenza di una trama abbastanza complessa e articolata, che purtroppo spesso manca nelle produzioni shounen-Ai.