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Dopo aver visto la prima puntata di "Sengoku Basara" sono rimasta alquanto delusa, quasi decisa a non guardare il resto della serie, ma per fortuna ho stretto i denti e sono andata avanti. Nel complesso non si tratta certo di un capolavoro (anche se ho sentito molti gridare al miracolo a proposito di questa serie), ma è comunque un lavoro che può valere la pena di vedere.
Avendo letto in precedenza il manga, ma non conoscendo il videogioco, posso dire a tutti coloro che hanno seguito le avventure cartacee di Sanada Yukimura e Date Masamune, illustrati da Kairi Shimotsuki, di non aspettarsi una fedele trasposizione, anzi tutt'altro. A dire la verità non ho apprezzato molto il manga (nonostante Shimotsuki Sensei sia una delle mie mangaka preferite almeno dal punto di vista grafico) e mi ha fatto piacere vedere che l'anime se ne discostasse abbastanza drasticamente, traendone un netto beneficio.
C'è da dire, però, che molte differenze nella trama rivelano una indubbia motivazione commerciale finalizzata alla realizzazione della seconda serie animata, lasciando un pò di amaro in bocca a causa della palese strumentalizzazione di alcuni personaggi il cui "destino" è stato chiaramente manipolato al fine di averli ancora a disposizione per il seguito della storia. Ma questa potrebbe essere semplicemente una mia impressione non oggettivamente verificabile.

TRAMA
Durante l'era degli Stati Combattenti (intorno alla seconda metà del 1500), gli scontri per il dominio sul Giappone feudale vedono l'ascesa dell'oscuro e malefico Oda Nobunaga, condottiero senza scrupoli che vuole fare dell'intera nazione il suo regno di terrore. Ma ad opporsi al suo tirannico progetto si schierano alcuni dei più potenti generali del paese: Takeda Shingen e Date Masamune. Tra le fila del primo, spicca la figura di Sanada Yukimura (quello che potrebbe definirsi il protagonista della serie insieme a Date), leale guerriero pronto a tutto pur di portare alla vittoria il suo signore nella sua guerra per rendere il Giappone una nazione unita e pacifica. La Giovane Tigre di Kai (Sanada Yukimura) e il Drago da un Occhio Solo (Date Masamune), inizialmente nemici, uniranno le loro forze per battere lo spregevole Re dei Demoni Oda Nobunaga, nell'intento di salvare la terra del Sol levante dalla sua incombente minaccia.

PERSONAGGI
Le figure presenti all'interno dell'anime ricalcano quelle di personaggi storici realmente esistiti, ma come spesso succede (e com'è giusto che sia trattandosi di un'opera di fantasia) i loro profili vengono distorti e trasformati ai fini della storia. Quelli che in "Sengoku Basara" sono rappresentati come esseri dai poteri sovrannaturali (con tanto di mosse speciali dai nomi assurdi gridati in battaglia e onde energetiche), non sono altro che importanti condottieri della storia del Giappone. L'attendibilità degli eventi narrati è discutibile, ma non è certo per la sua connotazione storica che va visto l'anime.
Tornando ai personaggi, trattandosi di un anime di combattimenti, il focus si posiziona senz'altro sulle loro capacità guerriere, ma la parte psicologica fortunatamente non va del tutto perduta. La psiche dei protagonisti e delle altre figure rimane comunque un punto importante e risulta ben curata: ogni personaggio ha il suo spazio e i suoi approfondimenti, anche quelli meno importanti. Non posso dirmi del tutto soddisfatta della connotazione "ironica" data ad alcuni di loro, rintracciabile nelle inquadrature delle reazioni "orgasmiche" di Kasuga alle attenzioni del suo signore Uesugi Kenshin (che rendono la shinobi ancora meno credibile di quanto già non faccia il suo abbigliamento) o le improbabili scazzottate tra Sanda Yukimura e Takeda Shingen nei loro momenti di fomento (che come dice giustamente Sasuke "ammazzerebbero una persona normale"). Ma questa è una decisione stilistica che non mi sento di criticare, in quanto alleggerisce il tono dell'anime (anche se secondo me non ce ne sarebbe bisogno visto che non si tratta di una storia impegnata dai risvolti drammatici), in un modo che comunque non penalizza il risultato finale.
Il character design stravagante dei personaggi risulta interessante e i loro caratteri caricaturali li rendono facilmente apprezzabili all'osservatore. Da non tralasciare è l'effetto "bi-shounen" ("bel ragazzo" in giapponese) che i protagonisti hanno sulle spettatrici o la provocante caratterizzazione grafica di personaggi femminili come Kasuga e Nouhime, la cui prosperosa fisicità viene costantemente sottolineata, per il piacere visivo del pubblico maschile.

GRAFICA
Inizialmente non apprezzavo molto i disegni di "Sengoku Basara", ma nel giro di poco tempo ci si abitua allo stile e si riesce ad apprezzarlo. L'animazione è fluida e interessante, soprattutto nelle scene di battaglia (che sono il fulcro della serie), con risultati decisamente buoni. Talvolta sono stati utilizzati stili diversi per meglio rendere alcuni combattimenti, ottenendo soluzioni originali e molto apprezzabili. La computer grafica è impiegata bene nelle scene in cui gli infiniti eserciti dei vari generali si dispongono sui campi di battaglia, proprio come nei più moderni film, dando un apporto importante, ma senza risultare invadente.
Molto curiosa è la denotazione anacronistica che caratterizza l'esercito di Date Masamune, le cui pettinature da teppista (in realtà usuali anche negli anime storici) sono affiancate dalle assurde decorazioni applicate ai cavalli che richiamano decisamente i manubri e i tubi di scappamento delle moto.
L'unica pecca a livello grafico è, a mio avviso, la rappresentazione di Sanada Yukimura: il suo volto è molto meno interessante e curato di tutti gli altri personaggi della serie e, insieme all'infelice scelta di affidare il suo doppiaggio a Soichiro Hoshi (assolutamente non adatto e spesso poco capace secondo me), penalizza moltissimo la figura di quello che invece dovrebbe essere uno dei più spiccanti tra i personaggi.

MUSICA
Quando si affida la opening agli Abingdon Boys School è praticamente impossibile rimanere delusi, nonostante il sempre curioso utilizzo dell'inglese nelle lyrics. Anche la ending "Break&Peace" by Dustz non è male. In generale il lavoro svolto sulla colonna sonora da Yuko Sakurai è molto buono e si integra bene con l'anime.

In attesa della recensione di "Sengoku Basara" II, prossimamente su questi schermi, concludo dicendo che Sengoku Basara è un prodotto riuscito nel suo genere, consigliato sia ad un pubblico (prevalentemente maschile) più interessato ai combattimenti e alla percentuale di fomento derivante dalla interminabile sete di gloria e di giustizia dei suoi personaggi, che ad un pubblico femminile, che non rimarrà assolutamente deluso dal fascino dei protagonisti maschili.