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10.0/10
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E' praticamente impossibile non rimanere incollati davanti allo schermo durante la visione di "Death Note" che, sin dal primo episodio, ci fa capire subito l'altissima qualità del prodotto che stiamo guardando. La mitologia entra prepotentemente nella vita di tutti i giorni e lo fa attraverso le idee semplicemente geniali di Tsugumi Ohba. Ma stranamente non sono la mitologia e il fantastico gli elementi principali di questa serie, bensì le indagini poliziesche che rendono quest'anime un giallo realizzato in maniera impeccabile che si muove attraverso psicologia e mistero.

<b>Attenzione! Contiene possibili spoiler!</b>
Lo svolgimento di "Death Note" si articola attraverso 7 anni che vanno rispettivamente dal 2006 al 2013. Light Yagami è un ragazzo che frequenta le scuole superiori e si distingue per la sua brillantezza (che gli porta risultati scolastici eccellenti) e la sua sicurezza di sé. Nel frattempo lo Shinigami (Dio della morte) Ryuk fa cadere sul mondo umano un Death Note, un quaderno su cui gli Shinigami scrivono i nomi degli umani da uccidere, e sarà proprio Light a trovarlo; questo lo porterà a innalzarsi al ruolo di Dio di un nuovo mondo fatto solo di gente onesta, uccidendo tutti i criminali di cui aveva informazioni. Dall'altra parte sarà L uno dei migliori detective del mondo a indagare sul caso, che sarà un'incessante partita a scacchi dove il minimo errore di può portare alla morte di chi lo commette.

L'anime si basa completamente sull'affascinante tema della morte che attraverso il Death Note può essere manipolata a proprio piacimento; il quaderno è inoltre dotato di una fittissima quantità di regole che rendono il tutto ancora più complicato e misterioso.
I personaggi sono quanto di più di riuscito all'interno del prodotto. Light e L si muovono attraverso un modo di pensare preciso e, per arrivare a eludere l'uno le mosse dell'altro, spesso si ritrovano a immedesimarsi reciprocamente muovendo con cautela e attenzione le proprie pedine. Anche gli altri personaggi hanno un modo di pensare preciso e le cose più affascinanti sono anche i loro interessi e modi di fare, spesso molto stereotipati. Tutti sono interessanti a modo loro ed estremamente realistici nei loro pensieri e azioni: ad esempio Matsuda è piuttosto impacciato e distratto, Misa ingenua e immatura, Mello impulsivo e affrettato e così via.

I luoghi e i temi vengono spesso rappresentati con forti tinte dark e non è raro vedere simbologia cristiana, gotica ed europea all'interno dell'anime nonostante sia ambientato in Giappone. Particolarmente affascinante è il mondo degli Shinigami, che si presenta come un eterno cimitero oscuro e nebbioso in grado di trasmettere una forte sensazione di "vuoto senza fine".
Le musiche originali composte per quest'anime sono di grandissimo impatto. La maggioranza dei brani scelti sono composizioni post-rock malinconiche e disperate, perfette per una serie come questa; ma si passa anche per splendide composizioni orchestrali spesso arricchite da cori gregoriani e semplici brani di sottofondo per scene più tranquille, comunque ugualmente d'effetto.

Il doppiaggio italiano è sublime e gran parte del merito va a Flavio Aquilone, nel ruolo di Light, di una bravura impressionante, a mio parere il miglior doppiatore italiano dell'ultima generazione. Ma sono da menzionare anche Stefano Crescentini, perfetto nei panni di L; Stefano Mondini, nel ruolo di Soichiro Yagami; e Nanni Baldini, bravissimo come sempre, qui nel ruolo di Teru Mikami, tanto per citarne alcuni. Riguardo alle censure, ce ne sono poche e inutili, fortunatamente presenti solo nella versione di MTV.

Che dire dunque? "Death Note" è una serie senza precedenti che si presenta come un anime originalissimo e affascinante come pochi, soprattutto per chi vuole qualcosa di molto complesso e che lo coinvolga al massimo. Consiglio vivamente a chiunque voglia un prodotto di grande qualità di farsi trasportare dall'incredibile e straordinaria bellezza di questa splendida opera. Do un 10 senza alcun dubbio.