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8.0/10
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Sono molto affezionato ad " Ao no exorcist" perché il manga mi è capitato tra le mani in un periodo della mia vita molto particolare (in senso positivo) per cui sembra non essere arrivato a caso sotto il mio sguardo e questa consapevolezza fa sì che, come non mi succede quasi mai, provi molto affetto e che riesca a "sentire" molto alcune vicende del giovane ammantato da fiamme blu.
Ciò mi ha spinto, come altrettanto accade raramente, a dare una scorciata (e poi una visione completa) alla controparte animata, partorita e trasmessa a distanza di pochi volumi del manga: solitamente sono molto scettico a guardare gli anime tratti da opere cartacee per via degli sconvolgimenti di trama, dei filler, di certe mutazioni dei caratteri dei personaggi e di altri accorgimenti presi per adattare la storia alla versione animata che alla fin fine spesso appaiono deboli, fuori luogo e deplorevoli.
A mio parere questo non è stato il caso di "Ao no exorcist", per via di una serie di motivazioni e scelte artistiche che lo esulano dalla semplice "commercialata", anche se resta il fatto che il manga sia molto più bello.
Essendo uscito a pochi volumi della versione cartacea, l'anime ripercorre le storie del manga di Kazue Kato fino all'episodio 16 per poi intraprendere una trama indipendente che, sebbene contenga alcuni risvolti deboli, trovo che di per sé sia accettabile e suggestiva poiché dotata di sufficiente azione, suspense e commozione, non allontanandosi troppo dai sentimenti che ho provato nei confronti della storia e dei personaggi delle pagine.

Rin Okumura a quindici anni è un ragazzo agli occhi degli altri immaturo e con poche prospettive, l'esatto opposto del suo gemello Yukio, tranquillo e responsabile.
I due sono cresciuti in un monastero sotto le veci di Padre Fujimoto, che per quattordici anni ha protetto il segreto che nasconde l'origine dei due fratelli.
La vita sbandata e solitaria di Rin giunge a un punto di svolta quando una delle persone a lui più care viene posseduta davanti ai suoi occhi terrorizzati nientemeno che da Satana, il quale gli dice di essere suo figlio.
Dal punto in cui il manga si interrompe gli autori hanno sviluppato la trama prendendosi il lusso sia di rispondere a quesiti e misteri rilevanti per adesso ancora celati, sia di introdurre nuovi personaggi utili per la continuazione della serie animata, che a mio giudizio è molto gradevole e soddisfacente sia nelle libertà che necessariamente si è presa (tranne la discutibile e contraddittoria metamorfosi di Yukio), sia al livello puramente tecnico.

I disegni non sono male: peccato per certi fotogrammi in cui i connotati del viso risultano sfasati, più spesso nelle inquadrature da lontano: per esempio in una scena i nei di Yukio sono enormemente sproporzionati. Ma poco importa dato che nel complesso la grafica è abbastanza dettagliata e che le colorazioni rendono il tutto molto gradevole agli occhi. Gli sfondi sono ben realizzati, sia in termini di dettagli che di colorazione, e ciò era proprio necessario, dato che la maggior parte delle ambientazioni consiste in enormi sale, imponenti cattedrali e mastodontici complessi urbani - l'accademia True Cross per prima.
L'animazione pur peccando a volte di movimenti a scatti, nella maggioranza dei casi risulta fluida, vantando anche l'uso di effetti grafici computerizzati soprattutto nella realizzazione del cancello di Gehenna, tutto digitale, non perfetto ma visibilmente accettabile anche nei particolari.

Il mondo in cui si svolgono le vicende di Rin e dei suoi compagni del corso per esorcisti è una convivenza fra sacro e profano: religione cattolica e buddhista convivono con armi da fuoco e strumenti tecnologici odierni come i tablet e i computer portatili. Molte scene in questo caso sanno molto di pubblicità.
Hiroyuki Sawano segue il contesto scrivendo una colonna sonora che alterna pezzi di musica classica, dove il pianoforte, il violino e il coro fanno da padroni, a brani dalle note elettroniche. Musiche molto commoventi, (come quelle di pianoforte che fa da sottofondo alla prima metamorfosi di Rin), poetiche o che ricordano i cori ecclesiastici si alternano a quelle sintetizzate, molto ritmiche: alla fine si ha una colonna sonora che, per la sua quantità di brani, è stata suddivisa in due dischi e che io trovo davvero originale e molto bella, tanto da spingermi a riascoltare certi pezzi talmente tante volte che ho perso seriamente il conto. Vale la pena darci un ascolto.
Bellissime le due opening e le due ending, le cui parole e i cui ritmi esprimono bene i sentimenti e l'entusiasmo di Rin, come pure il significato dell'intera storia.

La serie è stata arricchita da tre episodi filler: a differenza del primo in ordine cronologico (corrispondente al sesto episodio, in cui assistiamo al protagonista alle prese con la cucina), che ho trovato assolutamente inguardabile, sono molto gradevoli e divertenti pur nella loro leggerezza di trama.

In un mondo dove sacro e profano convivono giovani esorcisti imparano a domare forze demoniache insaziabili e a gestire forze divine con preghiere millenarie e misteriose. E' qui che Rin Okumura è deciso a sovvertire il pregiudizio legato alla sua "sporca" diversità per illuminare e riscaldare il futuro di chi ama incenerendo il dolore e la sofferenza altrui con il potere delle sue fiamme blu, del suo entusiasmo e della sua determinazione.