Recensione
Ichiban Ushiro no Daimaou
8.0/10
Vidi per la prima volta la sigla di quest'anime su Youtube, per caso, e devo dire che mi colpì profondamente; gli occhi rossi di Sai Akuto mentre vola sul dorso di Peterhausen evitando i colpi di quella nave da guerra nera mi avevano impressionato.
Dopo essermi interessato a "Ichiban Ushiro No Daimaou" e avere visto tutto ciò che è possibile trovare, compreso il manga e la light novel giapponese, posso dire che l'anime, se fosse stato più attinente alla storia illustrata e non fosse stato ristretto a 12 miseri episodi sarebbe stato a dir poco spettacolare.
Infatti non solo la storia raccontata negli episodi è stata abbondantemente tagliata e semplificata, ma è decisamente diversa da quella del manga e non arriva nemmeno a metà.
Nonostante guardando l'anime si percepisca quindi che la storia scorre troppo velocemente, senza eventuali approfondimenti necessari per comprendere meglio l'evoluzione dei personaggi, è stato fatto un lavoro discreto, che risulta divertente e accattivante, che riesce lo stesso a mantenere vivo l'interesse dello spettatore fino alla fine.
I personaggi a mio parere sono semplicemente fantastici: dal protagonista Sai Akuto, che cerca in tutti in modi di sfuggire al proprio destino di diventare "Maou" (Re del male assoluto) ma che ironicamente non fa altro che andargli incontro, alla Liladan (cyborg umano) Korone che deve vivere 24 ore su 24 con lui per controllarlo e registrare tutto ciò che succede. Dalla capricciosa e misteriosa Soga Keena, che non fa altro che saltare le lezioni e mangiare riso - e diventare invisibile volando via nuda -, alla tradizionalista e rigorosa Junko Hattori, che fraintende sempre ogni comportamento del protagonista ed è in continuo conflitto interiore perché non sa cosa sia giusto provare nei suoi confronti. Ogni personaggio ha veramente un suo perché e contribuisce in modo attivo all'andamento degli eventi; persino personaggi minori come la biondina Lily Shiraishi, capo di una sorta di consiglio degli studenti, risultano ben caratterizzati e non trascurati.
Il visi, gli occhi, le forme e i colori sono veramente ben fatti; molto belle anche le scene di combattimento, per non parlare poi del design del drago Peterhausen, che a mio parere è uno dei draghi più belli mai visti in un anime.
L'unica cosa che risulta trascurata in questo fantasy leggermente ecchi-scolastico, paradossalmente, è proprio la scuola.
E' stato classificato un anime scolastico, ma della scuola dove i protagonisti studiano non si sa praticamente niente. Sarebbe stato importante approfondire anche il mondo attorno ai personaggi, ancora di più trattandosi di una scuola di magia e quindi con degli aspetti differenti da una normale scuola, che avrebbero sicuramente arricchito la trama e reso più originale il tutto.
Peccato anche per la scelta di restringerlo a 12 episodi, non solo perché così la storia e le dinamiche sono state cambiate, ma soprattutto perché ciò lo ha portato a essere sottovalutato ancora di più da chi già lo considerava la classica storiellina banale ecchi dove conta solo vedere mutandine e tette.
Consiglio vivamente a tutti di provare a leggere il manga, sia a quelli cui è piaciuto l'anime sia a chi non l'ha apprezzato, perché è veramente diverso; per ora se non erro è fermo al terzo volume e in internet lo si trova solo in inglese. E spero che un miracolo porti questo fumetto anche in Italia perché sono sicuro che avrebbe un grande successo.
Dopo essermi interessato a "Ichiban Ushiro No Daimaou" e avere visto tutto ciò che è possibile trovare, compreso il manga e la light novel giapponese, posso dire che l'anime, se fosse stato più attinente alla storia illustrata e non fosse stato ristretto a 12 miseri episodi sarebbe stato a dir poco spettacolare.
Infatti non solo la storia raccontata negli episodi è stata abbondantemente tagliata e semplificata, ma è decisamente diversa da quella del manga e non arriva nemmeno a metà.
Nonostante guardando l'anime si percepisca quindi che la storia scorre troppo velocemente, senza eventuali approfondimenti necessari per comprendere meglio l'evoluzione dei personaggi, è stato fatto un lavoro discreto, che risulta divertente e accattivante, che riesce lo stesso a mantenere vivo l'interesse dello spettatore fino alla fine.
I personaggi a mio parere sono semplicemente fantastici: dal protagonista Sai Akuto, che cerca in tutti in modi di sfuggire al proprio destino di diventare "Maou" (Re del male assoluto) ma che ironicamente non fa altro che andargli incontro, alla Liladan (cyborg umano) Korone che deve vivere 24 ore su 24 con lui per controllarlo e registrare tutto ciò che succede. Dalla capricciosa e misteriosa Soga Keena, che non fa altro che saltare le lezioni e mangiare riso - e diventare invisibile volando via nuda -, alla tradizionalista e rigorosa Junko Hattori, che fraintende sempre ogni comportamento del protagonista ed è in continuo conflitto interiore perché non sa cosa sia giusto provare nei suoi confronti. Ogni personaggio ha veramente un suo perché e contribuisce in modo attivo all'andamento degli eventi; persino personaggi minori come la biondina Lily Shiraishi, capo di una sorta di consiglio degli studenti, risultano ben caratterizzati e non trascurati.
Il visi, gli occhi, le forme e i colori sono veramente ben fatti; molto belle anche le scene di combattimento, per non parlare poi del design del drago Peterhausen, che a mio parere è uno dei draghi più belli mai visti in un anime.
L'unica cosa che risulta trascurata in questo fantasy leggermente ecchi-scolastico, paradossalmente, è proprio la scuola.
E' stato classificato un anime scolastico, ma della scuola dove i protagonisti studiano non si sa praticamente niente. Sarebbe stato importante approfondire anche il mondo attorno ai personaggi, ancora di più trattandosi di una scuola di magia e quindi con degli aspetti differenti da una normale scuola, che avrebbero sicuramente arricchito la trama e reso più originale il tutto.
Peccato anche per la scelta di restringerlo a 12 episodi, non solo perché così la storia e le dinamiche sono state cambiate, ma soprattutto perché ciò lo ha portato a essere sottovalutato ancora di più da chi già lo considerava la classica storiellina banale ecchi dove conta solo vedere mutandine e tette.
Consiglio vivamente a tutti di provare a leggere il manga, sia a quelli cui è piaciuto l'anime sia a chi non l'ha apprezzato, perché è veramente diverso; per ora se non erro è fermo al terzo volume e in internet lo si trova solo in inglese. E spero che un miracolo porti questo fumetto anche in Italia perché sono sicuro che avrebbe un grande successo.