Recensione
Ouran Koko Host Club
6.0/10
Recensione di Hobbit-in-the-Hole
-
Definirei quest'anime un prodotto molto "furbo". Il perché è semplice: la sua ironia, le situazioni demenziali in cui i vari personaggi si vanno a trovare e gli stessi personaggi, che incarnano, pur con i dovuti approfondimenti, vari stereotipi presenti nelle opere di genere shoujo, sono tali da attirare non solo i fan del genere, ma anche chi (come me) non è proprio appassionato del genere shoujo e vuole solo godersi un po' di sano divertimento.
Non si può infatti negare che l'idea sia buona: una ragazza che non si cura del proprio aspetto tanto da non considerare come rilevante la differenza tra uomo e donna si ritrova a fingersi maschio e a fare da host assieme a un gruppo di affascinanti compagni di scuola. Le situazioni comiche che da questo possono scaturire sono di sicuro apprezzabili, così come ho trovato abbastanza ben riuscita la presa in giro dei classici canoni dello shoujo, presa in giro che comunque non rifiuta affatto questi stereotipi, anzi: in certi momenti ho trovato addirittura che li esaltasse, finendo così per frenare quella ventata di freschezza che sembrava che quest'opera avesse portato.
Questo mi porta a parlare dei difetti. Prima di tutto, ho trovato la storia un po' troppo sconclusionata: non c'era una trama che legasse gli episodi e man mano che si va avanti la ripetitività di alcune situazioni rischia di annoiare lo spettatore, come è accaduto a me che, come si può vedere, ho interrotto la visione a soli due episodi dalla fine: un po' mi è spiaciuto, ma non ce la facevo ad andare avanti. Un altro fattore è la situazione "ad harem" che si era creata nell'Host Club: è un tipo di "artificio" che a volte faccio fatica a sopportare, ma mi rendo conto che questo è un parere puramente soggettivo basato sul mio gusto personale.
E' per queste considerazioni che non riesco proprio a dare alla serie più di 6: è divertente, ma non riesce a essere totalmente innovativa.
Non si può infatti negare che l'idea sia buona: una ragazza che non si cura del proprio aspetto tanto da non considerare come rilevante la differenza tra uomo e donna si ritrova a fingersi maschio e a fare da host assieme a un gruppo di affascinanti compagni di scuola. Le situazioni comiche che da questo possono scaturire sono di sicuro apprezzabili, così come ho trovato abbastanza ben riuscita la presa in giro dei classici canoni dello shoujo, presa in giro che comunque non rifiuta affatto questi stereotipi, anzi: in certi momenti ho trovato addirittura che li esaltasse, finendo così per frenare quella ventata di freschezza che sembrava che quest'opera avesse portato.
Questo mi porta a parlare dei difetti. Prima di tutto, ho trovato la storia un po' troppo sconclusionata: non c'era una trama che legasse gli episodi e man mano che si va avanti la ripetitività di alcune situazioni rischia di annoiare lo spettatore, come è accaduto a me che, come si può vedere, ho interrotto la visione a soli due episodi dalla fine: un po' mi è spiaciuto, ma non ce la facevo ad andare avanti. Un altro fattore è la situazione "ad harem" che si era creata nell'Host Club: è un tipo di "artificio" che a volte faccio fatica a sopportare, ma mi rendo conto che questo è un parere puramente soggettivo basato sul mio gusto personale.
E' per queste considerazioni che non riesco proprio a dare alla serie più di 6: è divertente, ma non riesce a essere totalmente innovativa.