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"Black★Rock Shooter" è un personaggio creato dall'illustratore huke, che successivamente ha ispirato il producer Vocaloid ryo, leader dei Supercell, spingendolo a comporre un MV a lei dedicato, utilizzando la voicebank di Miku Hatsune su illustrazioni originali dello stesso huke (il brano, che non è stato possibile sfruttare nell'OVA per ragioni legali, è divenuto poi l'opening dell'anime trasmesso dal 2 febbraio 2012 all'interno del contenitore noitaminA, nonché diffuso in streaming su Nico Nico Douga con sottotitoli in più lingue, tra cui l'italiano). Proprio a proposito dell'anime, cominciamo con il dire che esso costituisce un revamp dell'OVA, prendendo le mosse dalla problematica amicizia che lega Mato e Yomi per poi sviluppare le premesse della storia narrata nella versione home video.
Sebbene molti personaggi siano un portato dell'OVA, l'anime ne presenta di nuovi e sottopone i già noti a un restyling grafico. Mutati sono anche i dettagli delle storie individuali (e.g. l'amicizia tra Yuu e Mato nell'anime viene fatta risalire all'infanzia delle due ragazze, laddove nell'original anime video l'incontro avviene ai tempi delle medie), nonché rivisti e approfonditi i tratti caratteriali dei personaggi. Ad esempio, la protagonista appare più riflessiva nell'anime, ritrovandosi spesso a sognare sulle pagine di un libro intitolato "Kotori Tori Iroiro no iro".

L'intreccio degli incontri e delle relazioni sembra descrivere un percorso di apprendistato alle emozioni per le giovani ragazze, costrette a fare i conti con il dolore inevitabilmente associato a ogni legame profondo, sperimentando l'angoscia che segna il passaggio dalle sicurezze infantili all'età dei turbamenti. Durante questo processo, c'è posto per la creazione di un mondo alternativo, che ospita degli alter ego dei personaggi, rappresentati sotto forma di ragazze combattenti in uno scenario dalle tinte cyberpunk. In una sorta di processo psicologico di scissione del Sé, Mato, Yomi, Kagari e le altre isolano i frammenti più emotivamente dolorosi delle proprie anime e li proiettano nell'Otherworld, dove essi assumono la forma di Black★Rock Shooter, Dead Master, Chariot, guerriere disposte ad assumere su di sé il peso delle sofferenze patite dalle proprie controparti nel mondo reale. Ecco che a ogni uccisione di un Other Self, durante gli spietati combattimenti che hanno luogo nell'Otheworld, corrisponde sistematicamente la morte emotiva della ragazza da cui quell'alter ego ha tratto origine. Le sofferenze di Yomi legate al bisogno di esclusività nel rapporto con Mato, quelle di Kagari generate dalla possessività nei confronti di Yomi, i turbamenti amorosi di Arata vengono così cancellati unitamente alla vita dei rispettivi Other Self, lasciando spazio a un inquietante vuoto interiore.
Dal canto suo, Mato Kuroi deve scontrarsi con il proprio limite più grande: non volere pagare il prezzo necessario per entrare in contatto col prossimo, ossia accettare la possibilità di ferirlo. Black★Rock Shooter sembra tra l'altro conoscere bene il punto debole dell'altra se stessa. In questo "dilemma del porcospino" si gioca il conflitto interiore di Mato Kuroi, disposta infine a mettersi in gioco pur di aiutare Yuu, tra le sue amiche la più ferita dalla vita nonché la più consapevole della realtà dell'Otherworld.

Per poter godere appieno della serie sarà necessario attendere l'uscita della versione home video (la bassa qualità delle immagini in streaming e gli strafalcioni linguistici dei sottotitoli hanno impedito una fruizione ottimale dell'anime); purtroppo l'uscita del BD/DVD giapponese sembra non sarà accompagnata da sottotitoli in italiano, ma sono previsti quelli in inglese e cinese. Il giudizio complessivo sull'opera è più che buono; si distinguono il character design (pur riconcepito, è tutto sommato affine agli originali di huke, all'OVA e al gioco per PSP) e l'approfondimento psicologico. Poco comprensibile la scelta di limitare gli episodi a otto, quando la trama si sarebbe potuta benissimo dipanare più lentamente, almeno fino ai canonici dodici.