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"Astral Ocean" è il sequel di "Eureka Seven". Il protagonista di questa serie è Ao Fukai, figlio di Eureka protagonista della serie precedente. Nel mondo di Ao Fukai esistono strane forme di vita simili a giganteschi coralli chiamati Scrub Coral che gli uomini utilizzano come fonte di energia. Il problema è che, di tanto in tanto, strane creature nere e fucsia appaiono da immense colonne di luce con l'intento di distruggere gli Scrub causando immense e devastanti esplosioni. Proprio a causa di uno di questi attacchi, la pacifica vita di Ao vene distrutta e, dopo alcune vicissitudini, il ragazzo si ritroverà a pilotare il potente IFO Nirvash ed entrerà a far parte dell'organizzazione Generation Blue, il cui compito è distruggere i Secret.
Questa è la trama e ora dirò la mia su questo'anime e nel far ciò, quasi certamente, finirò per fare dello spoiler. Me ne scuso in anticipo e <b>se proprio non amate lo spoiler, smettete di leggere qui!</b>.

Dal punto di vista del chara e mecha design, nulla da eccepire: in disegni e i colori sono piacevoli, anche la OST è gradevole da ascoltare. Posso dire che dal punto di vista tecnico, quest'anime è molto buono dopotutto, stiamo parlando del famoso studio Bones. Come spesso accade però, la trama non è altrettanto buona.
Inizio subito con il dire che come nella prima serie, se non ancora di più, anche nella seconda la trama sembra attingere a piene mani dal celeberrimo anime "Evangelion", forse è solo una mia impressione ma giudicate voi. Iniziamo parlando del protagonista: un ibrido tra Rei Ayanami e Shinji Ikari. Fisicamente Ao fa pensare alla misteriosa e bella Rei (tranne che per il "bella") mentre caratterialmente è quasi la copia sputata di Shinj Ikari. Il suo umore altalenante tra determinazione e depressione ne è la prova più lampante anche se, comunque, non raggiunge mai i livelli tragici del povero Shinji durante i suoi attimi peggiori. Delle due protagoniste femminili, che completano il trio di piloti IFO (altra similitudine con Eva) Fleur ed Elena, non vorrei parlarne per carità cristiana, la serie è talmente incentrata su Ao che delle sue amiche non sappiamo quasi nulla tranne che Fleur odia il padre capo della Generation Blue (non vi torna familiare?) e che Elena è una ragazza vivace ma con qualche piccolo problema psicologico (non vi è familiare anche questo?). Continuando la carrellata di similitudini, il capo dei mercenari del Team Gazzelle - li ribattezzerei Team Rocket per quanto sono inutili e un po' stupidi - è un tipo con una rada barbetta incolta che ama ficcanasare nella Generation Blue dove c'è puzza di segreto. Non vi ricorda il buon signor Kaji di "Evangelion"? E chissà se anche lui finirà per farsi ammazzare. Il clockpit di un IFO ricorda molto la entry plug di un Eva e, ancora, pare che gli IFO possano essere pilotati solo dagli adolescenti - non si diceva lo stesso degli Eva? - e, chicca delle chicce, secondo Elena, qualcosa è nascosto nei sotterranei di Generation Blue, mimando Lilith crocefissa nel terminal dogma della Nerv.
Insomma se nel comparto tecnico 'Eureka Seven' è un prodotto buono, in quanto a originalità della trama, sta a zero! Gli spunti copiati pari pari da 'Evangelion' non si concludono qui, voglio lasciarvi il divertimento di andarli a trovare uno per uno. A ogni modo, per concluderla qui, se non cercate un anime che tocchi le vostre emozioni ma volete solo una serie con cui svagarvi per 23-24 minuti, 'Eureka Seven Ao' è quello che fa per voi.