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Ebbene sì, sono una dei (pochi?) che preferisce di gran lunga la prima serie a Brotherhood. Non che la seconda serie sia da buttare, assolutamente, ma l'ho trovata soltanto un po' superiore alla media, mentre questa prima serie mi è rimasta nel cuore. Prima di tutto la preferisco graficamente: in Brotherhood i personaggi a volte sembrano delle patate o colorati con Paint; qui invece ci sono sicuramente meno effetti speciali, ma la grafica è meno altalenante e si mantiene a livelli medio-alti per tutta la serie.
Dal punto di vista della colonna sonora ho invece apprezzato entrambi allo stesso modo, nella prima serie ci sono brani più malinconici e lenti rispetto a Brotherhood, che invece ha anche brani più movimentati.
Ma quello che davvero mi ha fatto apprezzare la serie è stata la meravigliosa profondità che viene data ai personaggi, compresi gli homunculus che purtroppo nell'opera originale sono relegati perlopiù al ruolo di semplici cattivoni mono-dimensionali e anche ad altri personaggi è stata data una profondità maggiore - ad esempio a Scar, Rose e anche Hohenheim; bellissimo il suo flashback dove ricorda la sua vita con Trisha, in Brotherhood è molto più freddo, sembra che a stento si ricordi di lei e dei suoi figli. Poi anche il concetto cardine della serie non l'ho trovato per niente banale: la legge dello scambio equivalente non si applica alla vita reale purtroppo, non sempre la vita è giusta o i risultati sono proporzionali allo sforzo che facciamo, e questo è un fatto, ciò non toglie che possiamo continuare a impegnarci e a sperare. Ho gradito molto anche i siparietti comici. Per concludere posso dire che il giudizio dipende un po' dai gusti del singolo; la prima opera è più introspettiva e filosofica, la seconda è più azione e con elementi tipici dello shounen. Non do 10 solo perché la prima parte della serie fatica un po' a ingranare con tutti quei filler, per poi migliorare nettamente nel finale.