Recensione
Pesca la tua carta Sakura
8.0/10
Un majokko delicato e con qualcosa in più. Quando iniziai a vedere questo cartone non mi colpì particolarmente e ci misi qualche puntata ad appassionarmi. In effetti la trama non è delle più originali: una ragazzina con poteri magici che deve combattere per qualche motivo.
La cosa che mi colpì in positivo fu il modo in cui tutto è raccontato, dalla storia in sé, ai temi presenti nell'anime. Purtroppo "Pesca la tua carta Sakura" non è stato godibile a pieno a causa delle censure Mediaset: non sia mai che si possa mostrare a un pubblico di bambini che non c'è nulla di male nell'essere omosessuali. L'omosessualità non è il tema principale della saga, ma quando penso a "Pesca la tua carta Sakura" non posso fare a meno di pensare a quanto delicatamente sia trattato questo tema. Non viene detto chiaramente che Touya e Yukito sono una coppia a tutti gli effetti, ma viene fatto trasparire. Anche Tomoyo ha degli atteggiamenti ambigui verso Sakura e lo stesso Shaoran inizialmente si prende una cotta per Yukito (anche se la Mediaset tenta di venderci la cosa come un'attrazione dovuta ai poteri spirituali). Anche ad uno sguardo superficiale è palese che il tema dell'opera è l'accettazione di chi nella nostra società viene considerato "diverso". Nell'anime sono infatti presenti personaggi di varie nazionalità, che vengono tutti accettati, senza nemmeno bisogno di chiedersi "sarà una brava persona o no"? E' semplicemente normale che persone di altre culture e altri orientamenti sessuali siano perfettamente integrate.
Assolutamente adorabile il disegno e molto simpatica l'idea che i costumi di Sakura siano tutti realizzati dall'amica Tomoyo. In questo senso sembra prendere in giro simpaticamente i cartoni dello stesso genere, perché una vera eroina deve sempre avere i costumi d'azione.
Se devo essere sincera non ricordo molti dettagli della serie (ricordo la trama principale e qualche scena qua e là dei vari episodi), ma ricordo perfettamente la narrazione delicata dei sentimenti che provavano i protagonisti, una narrazione semplice e fluida, che, anche senza particolari colpi di scena, riusciva ad interessare lo spettatore. Un anime farcito di buoni sentimenti (come tanti dell'epoca), ma per nulla retorico. E in questo sta uno dei suoi migliori pregi.
Sakura si merita assolutamente un 8 e penso sia uno dei majokko più carini di sempre.