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<b>ATTENZIONE SPOILER!</b>

Basilisk è un anime che, personalmente, ho apprezzato davvero molto, soprattutto perché la storia ci mostra in maniera realistica l'estrema crudeltà della società ninja, cosa in cui molti manga dello stesso genere falliscono. Ottima la realizzazione tecnica, curatissimo il character design, buono il doppiaggio e molto belle le musiche.
Ma vediamo di dare un piccolo accenno alla trama.

Per questioni di successione, viene spezzato il patto di non aggressione che da tempo vige tra il clan Koga e il clan Iga, già noti per l'antico rancore fra loro, ormai vecchio di quattrocento anni. Inizierà così una faida estremamente crudele, che si concluderà tragicamente in parità, cioè con il suicidio di Oboro di Iga e Gennosuke di Koga, gli ultimi membri rimasti in gioco dopo la lunga scia di morte.

I personaggi presentati - molti dei quali posseggono un aspetto disumano e per alcuni versi addirittura mostruoso - sono una decina per ogni clan, e presentano tutti abilità molto interessanti e anche abbastanza originali. I combattimenti sono ben resi, e non sono troppo lunghi (anzi, molti sono piuttosto brevi), per cui non si sfocia assolutamente nella noia, grazie anche a una buona dose di splatter, che raggiunge il culmine nell'orrenda decapitazione di Tenzen, l'antagonista principale della storia.
L'unica pecca di questo anime, tuttavia, è costituita dai due protagonisti, ovvero Oboro e Gennosuke. Oboro è una protagonista che ho trovato irritante e fastidiosa dall'inizio alla fine. Inutile, incapace, rincretinita, piagnona ed estremamente goffa, tanto che inciampa perfino nei suoi stessi piedi, è la classica damigella in pericolo capace di vivere solo per la persona che ama (stile Hinata Hyuga di Naruto, insomma). Eppure, nonostante la sua evidente inettitudine, possiede un'abilità oculare in grado di annullare qualsiasi tecnica ninja. Mi raccomando, le cose migliori sempre a chi non le merita!
Gennosuke, invece, è il tipico Gary Stu in grado di fare qualsiasi cosa, con le donne al suo seguito (dato che oltre a Oboro pure Kagero gli sbava dietro) e dotato anche lui di un'abilità oculare che fa la concorrenza a quella di Oboro solo che, anziché annullare le tecniche, costringe l'avversario a infliggersi dolore da solo e, di conseguenza, a uccidersi (salvo rari casi). Una capacità parecchio interessante, se non fosse che su di lui stona terribilmente, essendo Gennosuke un protagonista scialbo e insipido.
La loro storia d'amore, inoltre, l'ho trovata davvero stucchevole. Quella fra Danjo e Ogen era decisamente più intrigante.
Ciononostante, i due protagonisti in questo caso non abbassano eccessivamente il mio voto, che rimane comunque un otto tondo tondo, perché il punto forte di Basilisk sono senza dubbio la trama e i personaggi secondari, che sono quasi tutti abbastanza ben sviluppati e con una caratterizzazione molto particolare, soprattutto Tenzen, anche se quelle che ho apprezzato maggiormente sono le kunoichi, tutte donne abbastanza risolute e con ottime capacità combattive (molto particolari i poteri di Akeginu, che può controllare il sangue a proprio piacimento, e quelli di Okoi, che può essere tranquillamente considerata una sanguisuga umana).
Diverse fra le morti dei vari personaggi, inoltre, sono ricche di pathos e di tragicità, soprattutto quella di Okoi, dove assistiamo a una scena molto d'impatto con il fratello Saemon, con il quale la ragazza trascorre i suoi ultimi momenti di vita, e quella di Hotarubi, che si conclude con le due farfalle - che rappresentano lo spirito suo e dell'amato Yashamaru - che si allontanano nel cielo notturno, sotto lo sguardo visibilmente intristito di Saemon, che si è visto costretto a uccidere Hotarubi a causa della faida.
In conclusione, un anime abbastanza godibile che, tutto sommato, si merita veramente una valutazione abbastanza alta.