Recensione
L'attacco dei giganti
9.0/10
Tratto da: Shingeki no Kyōjin, manga di Isayama Hajime.
Trama: La conoscete tutti, suvvia, non mentite. Comunque, gli umani sono stati quasi sterminati dalla potenza distruttiva dei Giganti. I Giganti sono esseri mostruosi, apparentemente senza intelligenza, che divorano gli esseri umani non per cibarsi, ma per puro piacere personale. Un numero ridotto di umani è riuscito a sopravvivere, decidendo di vivere all'interno di tre cinte murarie concentriche, che proteggono l'ultima (o almeno, così si crede) roccaforte dell'umanità, essendo più alte del più alto dei Giganti. La storia inizia quando, inaspettatamente, dopo un periodo di pace durato 100 anni, un Gigante Colossale, alto più di 50 metri, distrugge una delle cinta murarie, permettendo agli altri Giganti di "abbuffarsi". Il protagonista, Eren, assiste alla morte della madre, mangiata viva da uno dei Giganti penetrati nelle mura. Insieme al suo amico d'infanzia Armin e alla sorella adottiva Mikasa, decide di entrare nell'Esercito, giurando vendetta.
Considerazioni: Si tratterebbe di una delle serie primaverili, ma, durando 25 settimane, è stata trasmessa anche in estate. Segue fedelmente l'opera originale e, per una pignola come me che ha letto prima il manga, questo è un fattore importantissimo. Inoltre, il mangaka ha avuto il permesso di far animare alcune scene (dall'episodio 22 in poi) che non aveva potuto inserire nell'opera cartacea, dato il successo strepitoso della serie.
Ma ora, passando a cose più concrete...
I personaggi sono tutti caratterizzati divinamente, al punto che non si riesce a sceglierne uno preferito. C'è una gran varietà di personalità, atteggiamenti, modi di affrontare la realtà ed è forse proprio questa grande differenza il punto di forza del manga/anime. Ovviamente la trama è quello che conta veramente, ma senza personaggi dalla presenza altrettanto forte, l'opera scadrebbe davvero molto. E a proposito della trama, non potrebbe essere più appassionante e avvincente, con un plot twist ogni due pagine, verosimile nelle reazioni dei pg (se solo i Giganti esistessero davvero, ma fidatevi, preferisco che restino sulla carta o dietro ad uno schermo) e dolorosa.
Per quanto riguarda le animazioni non so che dire. Varia da scene "wow che cosa splendida, quanti cavolo di fotogrammi hanno usato, wow che inquadratura non riesco a crederci" a facce e corpi "derpissimi" e riciclo di scene piuttosto importanti, tanto che si è parlato di "Shingeki no Budget", per scherzare. Tuttavia, tenendo conto dei meravigliosi scenari e delle animazioni sciolte (e delle facce derp che scompariranno nella versione BD), non posso che dare un voto positivo.
Ovviamente poi non posso tralasciare la sezione seiyuu, ossia i doppiatori giapponesi. Che dire, davvero, il doppiaggio è meraviglioso. C'è Kaji Yuuki, rivelazione del secolo, seriamente. Principalmente ha sempre rivestito i panni di personaggi "carini e coccolosi", ma ultimamente sta davvero sbocciando. E sono contenta, perché ha una voce meravigliosa e delle capacità degne del Premio di Miglior Seiyuu dell'anno (che ha già vinto in precedenza). Kaji Yuuki in SnK interpreta Eren, il protagonista "sempre incazzato" (che poi non è vero, ma il fandom lo vede così e... Unf.), che nei momenti degli scoppi d'ira fa venire la pelle d'oca con la sua voce. Davvero.
<b>SPOILER</b>
Provate ad ascoltare l'episodio 13 (mi pare), insomma, quello in cui Eren si trasforma in Gigante per parare la cannonata, tanto per fare un esempio. Vi farà venire i brividi. E sempre in quell'episodio, c'è una Marina Inoue, doppiatrice di Armin, favolosa. <b>FINE SPOILER</b>
Stessa cosa per gli altri doppiatori, ci mancherebbe altro. Sono tutti fantastici, hanno fatto un lavoro fenomenale. Ci sono Hiroshi Kamiya (Rivaille) e Ono Daisuke (Erwin), per chi fosse interessato alla coppia, che ormai, si sa, sono quasi inseparabili. E guarda caso, interpretano spesso personaggi legati da profondi legami.
Altro punto forte è la Official Sountrack. Hiroyuki Sawano è veramente un genio, ogni traccia che compone è stupenda e perfettamente adatta alla situazione. L'avevo già apprezzato per la OST di Guilty Crown (forse l'unica cosa positiva di quell'ammasso disordinato di idee) e devo ammettere che mi sorprende sempre di più. La sua collaborazione con Mika Kobayashi è sempre fenomenale e lo stesso discorso vale per le tracce con mpi.
Passando al fandom (aspetto da non trascurare, ma che non influisce sul godimento dell'opera), l'unica cosa negativa è, come per ogni opera famosa, la presenza di pecore nere, che rovinano tutto il divertimento, stravolgono i personaggi o, ancora peggio, non li capiscono affatto, bashandoli spietatamente (vedi haters di Armin). Poi ci sono invece quelle creature che dovrebbero essere mitologiche, ma che invece purtroppo esistono, che "a me SnK fa schifo perché è mainstream". Ok, ti perdi un'opera meravigliosa, rispetto la tua decisione di non guardarla/leggerla, ma almeno non dire che "fa schifo" per un motivo del genere.
Concludo dicendo che L'attacco dei Giganti è un'opera che non appartiene, come dicono alcuni, alla categoria delle meteore, era già famosissimo prima dell'anime (aveva vinto un premio nel lontano 2011 come miglior Shounen Manga dell'anno) e che sono sicura continuerà ad esserlo. E credo proprio che la qualità della narrazione non calerà (e qui parlo del manga, che vi invito a leggere al più presto).
Trama: La conoscete tutti, suvvia, non mentite. Comunque, gli umani sono stati quasi sterminati dalla potenza distruttiva dei Giganti. I Giganti sono esseri mostruosi, apparentemente senza intelligenza, che divorano gli esseri umani non per cibarsi, ma per puro piacere personale. Un numero ridotto di umani è riuscito a sopravvivere, decidendo di vivere all'interno di tre cinte murarie concentriche, che proteggono l'ultima (o almeno, così si crede) roccaforte dell'umanità, essendo più alte del più alto dei Giganti. La storia inizia quando, inaspettatamente, dopo un periodo di pace durato 100 anni, un Gigante Colossale, alto più di 50 metri, distrugge una delle cinta murarie, permettendo agli altri Giganti di "abbuffarsi". Il protagonista, Eren, assiste alla morte della madre, mangiata viva da uno dei Giganti penetrati nelle mura. Insieme al suo amico d'infanzia Armin e alla sorella adottiva Mikasa, decide di entrare nell'Esercito, giurando vendetta.
Considerazioni: Si tratterebbe di una delle serie primaverili, ma, durando 25 settimane, è stata trasmessa anche in estate. Segue fedelmente l'opera originale e, per una pignola come me che ha letto prima il manga, questo è un fattore importantissimo. Inoltre, il mangaka ha avuto il permesso di far animare alcune scene (dall'episodio 22 in poi) che non aveva potuto inserire nell'opera cartacea, dato il successo strepitoso della serie.
Ma ora, passando a cose più concrete...
I personaggi sono tutti caratterizzati divinamente, al punto che non si riesce a sceglierne uno preferito. C'è una gran varietà di personalità, atteggiamenti, modi di affrontare la realtà ed è forse proprio questa grande differenza il punto di forza del manga/anime. Ovviamente la trama è quello che conta veramente, ma senza personaggi dalla presenza altrettanto forte, l'opera scadrebbe davvero molto. E a proposito della trama, non potrebbe essere più appassionante e avvincente, con un plot twist ogni due pagine, verosimile nelle reazioni dei pg (se solo i Giganti esistessero davvero, ma fidatevi, preferisco che restino sulla carta o dietro ad uno schermo) e dolorosa.
Per quanto riguarda le animazioni non so che dire. Varia da scene "wow che cosa splendida, quanti cavolo di fotogrammi hanno usato, wow che inquadratura non riesco a crederci" a facce e corpi "derpissimi" e riciclo di scene piuttosto importanti, tanto che si è parlato di "Shingeki no Budget", per scherzare. Tuttavia, tenendo conto dei meravigliosi scenari e delle animazioni sciolte (e delle facce derp che scompariranno nella versione BD), non posso che dare un voto positivo.
Ovviamente poi non posso tralasciare la sezione seiyuu, ossia i doppiatori giapponesi. Che dire, davvero, il doppiaggio è meraviglioso. C'è Kaji Yuuki, rivelazione del secolo, seriamente. Principalmente ha sempre rivestito i panni di personaggi "carini e coccolosi", ma ultimamente sta davvero sbocciando. E sono contenta, perché ha una voce meravigliosa e delle capacità degne del Premio di Miglior Seiyuu dell'anno (che ha già vinto in precedenza). Kaji Yuuki in SnK interpreta Eren, il protagonista "sempre incazzato" (che poi non è vero, ma il fandom lo vede così e... Unf.), che nei momenti degli scoppi d'ira fa venire la pelle d'oca con la sua voce. Davvero.
<b>SPOILER</b>
Provate ad ascoltare l'episodio 13 (mi pare), insomma, quello in cui Eren si trasforma in Gigante per parare la cannonata, tanto per fare un esempio. Vi farà venire i brividi. E sempre in quell'episodio, c'è una Marina Inoue, doppiatrice di Armin, favolosa. <b>FINE SPOILER</b>
Stessa cosa per gli altri doppiatori, ci mancherebbe altro. Sono tutti fantastici, hanno fatto un lavoro fenomenale. Ci sono Hiroshi Kamiya (Rivaille) e Ono Daisuke (Erwin), per chi fosse interessato alla coppia, che ormai, si sa, sono quasi inseparabili. E guarda caso, interpretano spesso personaggi legati da profondi legami.
Altro punto forte è la Official Sountrack. Hiroyuki Sawano è veramente un genio, ogni traccia che compone è stupenda e perfettamente adatta alla situazione. L'avevo già apprezzato per la OST di Guilty Crown (forse l'unica cosa positiva di quell'ammasso disordinato di idee) e devo ammettere che mi sorprende sempre di più. La sua collaborazione con Mika Kobayashi è sempre fenomenale e lo stesso discorso vale per le tracce con mpi.
Passando al fandom (aspetto da non trascurare, ma che non influisce sul godimento dell'opera), l'unica cosa negativa è, come per ogni opera famosa, la presenza di pecore nere, che rovinano tutto il divertimento, stravolgono i personaggi o, ancora peggio, non li capiscono affatto, bashandoli spietatamente (vedi haters di Armin). Poi ci sono invece quelle creature che dovrebbero essere mitologiche, ma che invece purtroppo esistono, che "a me SnK fa schifo perché è mainstream". Ok, ti perdi un'opera meravigliosa, rispetto la tua decisione di non guardarla/leggerla, ma almeno non dire che "fa schifo" per un motivo del genere.
Concludo dicendo che L'attacco dei Giganti è un'opera che non appartiene, come dicono alcuni, alla categoria delle meteore, era già famosissimo prima dell'anime (aveva vinto un premio nel lontano 2011 come miglior Shounen Manga dell'anno) e che sono sicura continuerà ad esserlo. E credo proprio che la qualità della narrazione non calerà (e qui parlo del manga, che vi invito a leggere al più presto).