Recensione
Death Note
10.0/10
Death note, un nome, una leggenda...
Se mi domandassero qual'è l'elemento peculiare che ha reso quest'opera così famosa sicuramente risponderei il fascino che caratterizza i personaggi di questa celebre serie animata. La vasta gamma di sfumature caratteriali che trapelano da questi 37 episodi rende Death Note l'anime psicologico per eccellenza, un connubio perfetto di trappole mentali e brama di vittoria, in cui una minima mossa falsa è in grado di travolgere le sorti dell'umanità intera.
Light Yagami, il protagonista di quest'opera, è un giovane uomo la cui psiche presenta una forte contraddittorietà: sotto un primo profilo è dotato di un animo passionale e deciso, che fa perno su ideali ben radicati ma che non sempre collimano con quella che potremmo definire una "moralità collettiva"; sotto un altro aspetto invece egli manifesta un temperamento freddo, estremamente lucido e pronto a calpestare chiunque possa costituire una minaccia alla realizzazione del suo disegno finale: creare un mondo in cui tutti i malvagi sono giudicati e condannati dal Dio Kira ( Light, appunto), in modo che la terra sia abitata solo dagli uomini che Lui reputa di buon cuore.
Il grande antagonista di Light è Elle, un detective degno di questo nome, un personaggio originale, che non ha nulla da invidiare a Yagami nè in intelligenza nè in fascino.
Questi due brillanti uomini, seppure apparentemente sembrano essere l'uno l'opposto dell'altro, in realtà sono uniti da un grande obiettivo comune, la realizzazione della giustizia ed il suo dominio sul male, quest'ultimo identificato da entrambi nel proprio rivale.
A rendere quest'opera ancora più accattivante è l'introduzione di creature affascinanti come gli shinigami (gli dei della morte), che svolgeranno un ruolo chiave nel corso della storia, in quanto il loro intervento si rivela spesso decisivo ai fini dell'evolversi degli eventi.
Insomma, Death Note merita a mio avviso tutta la sua notorietà, in quanto ha dato prova di essere un anime completo, sia per quanto concerne lo sviluppo narrativo sia per l'ottima realizzazione della grafica e delle colonne sonore, mai fuori luogo e sempre perfettamente sposate con le singole scene rappresentate.
Un bel 10 pieno pieno mi sembra più che dovuto!
Se mi domandassero qual'è l'elemento peculiare che ha reso quest'opera così famosa sicuramente risponderei il fascino che caratterizza i personaggi di questa celebre serie animata. La vasta gamma di sfumature caratteriali che trapelano da questi 37 episodi rende Death Note l'anime psicologico per eccellenza, un connubio perfetto di trappole mentali e brama di vittoria, in cui una minima mossa falsa è in grado di travolgere le sorti dell'umanità intera.
Light Yagami, il protagonista di quest'opera, è un giovane uomo la cui psiche presenta una forte contraddittorietà: sotto un primo profilo è dotato di un animo passionale e deciso, che fa perno su ideali ben radicati ma che non sempre collimano con quella che potremmo definire una "moralità collettiva"; sotto un altro aspetto invece egli manifesta un temperamento freddo, estremamente lucido e pronto a calpestare chiunque possa costituire una minaccia alla realizzazione del suo disegno finale: creare un mondo in cui tutti i malvagi sono giudicati e condannati dal Dio Kira ( Light, appunto), in modo che la terra sia abitata solo dagli uomini che Lui reputa di buon cuore.
Il grande antagonista di Light è Elle, un detective degno di questo nome, un personaggio originale, che non ha nulla da invidiare a Yagami nè in intelligenza nè in fascino.
Questi due brillanti uomini, seppure apparentemente sembrano essere l'uno l'opposto dell'altro, in realtà sono uniti da un grande obiettivo comune, la realizzazione della giustizia ed il suo dominio sul male, quest'ultimo identificato da entrambi nel proprio rivale.
A rendere quest'opera ancora più accattivante è l'introduzione di creature affascinanti come gli shinigami (gli dei della morte), che svolgeranno un ruolo chiave nel corso della storia, in quanto il loro intervento si rivela spesso decisivo ai fini dell'evolversi degli eventi.
Insomma, Death Note merita a mio avviso tutta la sua notorietà, in quanto ha dato prova di essere un anime completo, sia per quanto concerne lo sviluppo narrativo sia per l'ottima realizzazione della grafica e delle colonne sonore, mai fuori luogo e sempre perfettamente sposate con le singole scene rappresentate.
Un bel 10 pieno pieno mi sembra più che dovuto!