Recensione
GTO - Great Teacher Onizuka
8.0/10
Recensione di MaetelLove
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<b>[ATTENZIONE: Spoiler]</b>
Come quasi sempre accade, nel trasporre un manga in anime viene tralasciato qualcosa, qualche dettaglio, qualche delucidazione di fondo (o anche finali interi), che vanno a minare la buona riuscita del prodotto. E' il caso di GTO.
Perchè piace così tanto questo anime (che ha fatto comunque scuola e che bisogna obbligatoriamente vedere almeno una volta nella vita)? Beh perchè fa leva sui desideri e lati emotivi degli spettatori, le loro fantasie, cioé: chi non avrebbe voluto avere al liceo (anche se qui si parla di medie) un prof come Onizuka? Che rendesse la scuola una burla e che fosse nostro amico? Chiunque avrebbe voluto.
Inoltre l'anime si avvale di una lezione sociale di fondo (mooolto più esplica nel manga, come tante altre cose del resto) che rendere il tutto un ottimo equilibrio tra comicità grottesca e momenti di riflessione. E' inoltre dotato di un personaggio protagonista assolutamente unico, grandioso, che bene o male ami a tutti i costi, una persona che quasi vorresti fosse reale. Questo Onizuka però è anche accompagnato da altrettanto carismatici personaggi con alle spalle tante storie tutte diverse e dolorose, soprattutto la grande Urumi Kanzaki. Nota di merito per il personaggio Bellissimo (con la B maiuscola) di Nao Kadena.
Concludiamo le note positive con una sceneggiatura, un dialogo, assolutamente bellissima e che mai e poi mai spezza il ritmo o annoia.
Ma veniamo ai lati negativi e del perchè ho dato 8 e non 10. Innanzitutto le trovate assolutamente troppo grottesche e irreali, spingendo l'accelleratore su situazioni assurde (all'apice di questo c'è Onizuka che appeso a una fune su un dirigibile nella zona business di Tokyo, si tuffa nel vuoto per rompere un vetro di un grattacielo per salvare Miyabi), nonostante strappino comunque la risata.
La narrazione. E' il difetto principale. Troppi personaggi super analizzati in 3 episodi per poi essere semidimenticati, come i loro traumi (il massimo è il prof. Tashigawara, che dopo essere stato "sconfitto" da Onizuka, senza una spiegazione sparisce completamente dall'anime). Nel manga chiaramente tutto questo non avviene, ma stando all'anime...
Per ultimo... il terribile finale! Capisco la mancanza di fondi e doverlo terminare subito, lo si comprende. Ma non puoi farmi interessare in quanto spettatore a tutti i traumi dei ragazzi, ai problemi della scuola giapponese, per poi far andare via Onizuka in America in maniera totalmente random. L'impressione che si ha del finale è che gli autori si fossero rotti della storia e volendo sorprendere lo spettatore si siano inventati tale finale fuori da ogni qualsivoglia contesto.
In conclusione GTO è un anime validissimo, che ti appassiona, pieno zeppo di trovate geniali e personaggi indimenticabili che rimangono nella mente dello spettatore, ma i seppur pochi difetti narrativi qua e là fino all'ultimo episodio sono troppo troppo vistosi per essere tralasciati. Voto 8. Personaggi come Kanzaki, Aizawa, Kikuchi o la prof Kadena meritavano decisamente un'attenzione maggiore.
Come quasi sempre accade, nel trasporre un manga in anime viene tralasciato qualcosa, qualche dettaglio, qualche delucidazione di fondo (o anche finali interi), che vanno a minare la buona riuscita del prodotto. E' il caso di GTO.
Perchè piace così tanto questo anime (che ha fatto comunque scuola e che bisogna obbligatoriamente vedere almeno una volta nella vita)? Beh perchè fa leva sui desideri e lati emotivi degli spettatori, le loro fantasie, cioé: chi non avrebbe voluto avere al liceo (anche se qui si parla di medie) un prof come Onizuka? Che rendesse la scuola una burla e che fosse nostro amico? Chiunque avrebbe voluto.
Inoltre l'anime si avvale di una lezione sociale di fondo (mooolto più esplica nel manga, come tante altre cose del resto) che rendere il tutto un ottimo equilibrio tra comicità grottesca e momenti di riflessione. E' inoltre dotato di un personaggio protagonista assolutamente unico, grandioso, che bene o male ami a tutti i costi, una persona che quasi vorresti fosse reale. Questo Onizuka però è anche accompagnato da altrettanto carismatici personaggi con alle spalle tante storie tutte diverse e dolorose, soprattutto la grande Urumi Kanzaki. Nota di merito per il personaggio Bellissimo (con la B maiuscola) di Nao Kadena.
Concludiamo le note positive con una sceneggiatura, un dialogo, assolutamente bellissima e che mai e poi mai spezza il ritmo o annoia.
Ma veniamo ai lati negativi e del perchè ho dato 8 e non 10. Innanzitutto le trovate assolutamente troppo grottesche e irreali, spingendo l'accelleratore su situazioni assurde (all'apice di questo c'è Onizuka che appeso a una fune su un dirigibile nella zona business di Tokyo, si tuffa nel vuoto per rompere un vetro di un grattacielo per salvare Miyabi), nonostante strappino comunque la risata.
La narrazione. E' il difetto principale. Troppi personaggi super analizzati in 3 episodi per poi essere semidimenticati, come i loro traumi (il massimo è il prof. Tashigawara, che dopo essere stato "sconfitto" da Onizuka, senza una spiegazione sparisce completamente dall'anime). Nel manga chiaramente tutto questo non avviene, ma stando all'anime...
Per ultimo... il terribile finale! Capisco la mancanza di fondi e doverlo terminare subito, lo si comprende. Ma non puoi farmi interessare in quanto spettatore a tutti i traumi dei ragazzi, ai problemi della scuola giapponese, per poi far andare via Onizuka in America in maniera totalmente random. L'impressione che si ha del finale è che gli autori si fossero rotti della storia e volendo sorprendere lo spettatore si siano inventati tale finale fuori da ogni qualsivoglia contesto.
In conclusione GTO è un anime validissimo, che ti appassiona, pieno zeppo di trovate geniali e personaggi indimenticabili che rimangono nella mente dello spettatore, ma i seppur pochi difetti narrativi qua e là fino all'ultimo episodio sono troppo troppo vistosi per essere tralasciati. Voto 8. Personaggi come Kanzaki, Aizawa, Kikuchi o la prof Kadena meritavano decisamente un'attenzione maggiore.