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Giganti che divorano uomini. Mi sono avvicinato a quest'anime con una buona dose di curiosità, nonché di scetticismo. Ma al di là del singolo parere, che sia bello o brutto, è indubbio che si tratta di un'opera che fa discutere; e già questa è una cosa positiva. Perché se qualcosa attira così tanto l'attenzione significa che colpisce, nel bene o nel male. Che provochi stupore, fascino, fastidio o disprezzo, per certi versi poco importa. Quello che conta è che è in grado di suscitare emozioni forti, autentiche e spontanee.
Personalmente ho trovato "L'attacco dei giganti" un'anime solido, con un'identità, con un'idea precisa e coerente. Già dalle prime puntate si ha la sensazione che c'è qualcos'altro, al di là di uno statico mondo infestato da giganti umanoidi. C'è un intreccio, c'è una storia, c'è della suspance. Ma quello che più conta è che ci sono dei personaggi vivi, veri, con reazioni umane. Paura, gioia, esaltazione e sconforto. Tutto si mescola e si esalta.
La sensazione che si percepisce per tutto il corso dell'anime è di prigionia, di chiusura, in un una dimensione in cui il mondo è definito da delle alte mura in pietra che nascondono il cielo, l'orizzonte, la libertà. Tutto. Mura che difendono e che opprimono, santificate e odiate al tempo stesso. Mura della speranza e della rassegnazione. Un ruolo ambivalente e contraddittorio, che riflette sostanzialmente un'umanità che reagisce, che vuole continuare a lottare, e un'umanità che invece si arrende.
Insomma, in questo anime coesistono degli opposti e gli spunti di riflessione possono essere numerosi. Come ad esempio la grande somiglianza che hanno i giganti con gli uomini, come a dire che la peggiore minaccia per l'uomo è l'uomo stesso. Come per dire che il mondo è dei forti che schiacciano i deboli. Come per dire che non si può sfuggire dalla propria natura crudele.
Ed è proprio questo che mi ha colpito più di tutto, il fatto che venga continuamente rimarcato dai personaggi che "il mondo è crudele". E l'interrogativo che ci lascia può essere sostanzialmente racchiuso in questa frase detta da uno dei protagonisti: "Se anche uccidessimo tutti i titani, sarebbe davvero una vittoria per l'umanità?"