Recensione
Mirai Nikki
9.0/10
Mirai Nikki è un anime andato in onda durante la stagione autunnale del 2011. Basato sull'omonimo manga di Sakae Esuno, consta 26 episodi. La vicenda segue lo studente Amano Yukiteru, un ragazzo che, per paura di esser ferito dagli altri, ha sempre evitato di socializzare con gli altri. Egli registra tutto ciò che gli accade attorno su un diaro che tiene sul cellulare e, in mancanza di legami con altri ragazzi, immagina di avere un amico, Deus ex Machina, il dio dello spazio e del tempo. Deus però è realmente un dio e dona a Yukiteru un potere sconcertante: sul suo diaro infatti sono stati già registrati gli eventi che accadranno nel futuro. Tuttavia, questo potere finirà per trascinare Yukiteru in un gioco mortale con altri possessori di diaro, e a chi sopravviverà sarà concesso di succedere al trono divino di Deus.
La trama originale e intrigante è stata senza ombra di dubbio ciò che mi ha spinto a visionare questo anime. La storia prosegue in modo piuttosto lineare, riportando in successione gli eventi che si susseguono dal momento in cui Yukiteru entra in possesso del diario. Grande attenzione viene posta sulla psicologia dei personaggi, specie di alcuni principali, che vengono così letteralmente dissezionati. Si avrà modo così di conoscere il loro passato, i loro tormenti, le loro angosce e le ragioni che li spingono a muoversi. Sono i possessori di diario a emergere prepotentemente sulla scena, ognuno in modo diverso, deciso a diventare dio e ognuno con un proprio passato, spesso sanguinario e decisamente cupo. In questo senso magistrale e la caratterizzazione di personaggi come Minene e Settimo, sicuramente tra i più riusciti anche per l'impatto emotivo delle loro storie. A dominare la scena è però il protagonista Yukiteru e la co-protagonista, Gasai Yuno. I personaggi principali, proprio in virtù del loro ruolo di primo piano, spesso negli anime finiscono per risultare i più statici e banali, e alla fine catturano di meno la simpatia dello spettatore. In questo caso direi che non è proprio così. Yukiteru rappresenta il classico protagonista debole e indeciso, privo di alcun talento e che sa di essere un buono a nulla. Il suo personaggio è un classico. Al contrario è quello di Yuno ad essere del tutto innovativo in un certo senso. Yuno è innamorata di Yukiteru, ma il suo amore è patologico, i suoi atteggiamenti finiscono per essere veri e propri di stalking e la sua stessa psiche è fortemente instabile, al punto che arriverebbe ad uccidere per evitare che altri si avvicino all'oggetto del suo amore. Il velo di mistero e la follia di questi personaggio lo rendono senza alcun dubbio tra i più interessanti della serie.
Per quel che riguarda la storia in sé, risulta molto avvincente, anche grazie ai repentini colpi di scena e alla comparsa di vari personaggi che quasi lasciano senza fiato lo spettatore. Pur riservando ampi spazi alle storie dei vari personaggi, la vicenda scorre bene e non si inceppa mai, se non in alcuni frangenti in cui si verificano delle forzature un po' troppo evidenti.
Il lato tecnico si dimostra sicuramente eccellente. Lo stile dei disegni presenta qualche peculiarità, ma è sicuramente godibile e piacevole a vedersi. Molto efficaci sono le espressioni dei personaggi, capaci di rendere piuttosto bene le emozioni e i sentimenti degli stessi. La colonna sonora riesce efficacemente ad accompagnare i vari momenti della vicenda, riuscendo magistralmente nel rendere viva l'atmosfera dell'intera storia. Particolarmente pregevoli le due opening, soprattutto la seconda.
Mirai Nikki è senza dubbio un anime ottimo sia per l'aspetto tecnico che per la storia che si propone di raccontare. Il mio voto è un 9. Avrei potuto e sarei stato tentato di mettere il 10, ma alcuni punti della storia non mi hanno convinto molto e francamente mi ha deluso un po' il finale. La scelta di affidare la definitiva chiusura dell'opera in un OVA è francamente discutibile, ma così hanno deciso i produttori. In ogni caso non posso che esprimere un giudizio molto positivo su una serie che ha saputo coinvolgermi parecchio.
La trama originale e intrigante è stata senza ombra di dubbio ciò che mi ha spinto a visionare questo anime. La storia prosegue in modo piuttosto lineare, riportando in successione gli eventi che si susseguono dal momento in cui Yukiteru entra in possesso del diario. Grande attenzione viene posta sulla psicologia dei personaggi, specie di alcuni principali, che vengono così letteralmente dissezionati. Si avrà modo così di conoscere il loro passato, i loro tormenti, le loro angosce e le ragioni che li spingono a muoversi. Sono i possessori di diario a emergere prepotentemente sulla scena, ognuno in modo diverso, deciso a diventare dio e ognuno con un proprio passato, spesso sanguinario e decisamente cupo. In questo senso magistrale e la caratterizzazione di personaggi come Minene e Settimo, sicuramente tra i più riusciti anche per l'impatto emotivo delle loro storie. A dominare la scena è però il protagonista Yukiteru e la co-protagonista, Gasai Yuno. I personaggi principali, proprio in virtù del loro ruolo di primo piano, spesso negli anime finiscono per risultare i più statici e banali, e alla fine catturano di meno la simpatia dello spettatore. In questo caso direi che non è proprio così. Yukiteru rappresenta il classico protagonista debole e indeciso, privo di alcun talento e che sa di essere un buono a nulla. Il suo personaggio è un classico. Al contrario è quello di Yuno ad essere del tutto innovativo in un certo senso. Yuno è innamorata di Yukiteru, ma il suo amore è patologico, i suoi atteggiamenti finiscono per essere veri e propri di stalking e la sua stessa psiche è fortemente instabile, al punto che arriverebbe ad uccidere per evitare che altri si avvicino all'oggetto del suo amore. Il velo di mistero e la follia di questi personaggio lo rendono senza alcun dubbio tra i più interessanti della serie.
Per quel che riguarda la storia in sé, risulta molto avvincente, anche grazie ai repentini colpi di scena e alla comparsa di vari personaggi che quasi lasciano senza fiato lo spettatore. Pur riservando ampi spazi alle storie dei vari personaggi, la vicenda scorre bene e non si inceppa mai, se non in alcuni frangenti in cui si verificano delle forzature un po' troppo evidenti.
Il lato tecnico si dimostra sicuramente eccellente. Lo stile dei disegni presenta qualche peculiarità, ma è sicuramente godibile e piacevole a vedersi. Molto efficaci sono le espressioni dei personaggi, capaci di rendere piuttosto bene le emozioni e i sentimenti degli stessi. La colonna sonora riesce efficacemente ad accompagnare i vari momenti della vicenda, riuscendo magistralmente nel rendere viva l'atmosfera dell'intera storia. Particolarmente pregevoli le due opening, soprattutto la seconda.
Mirai Nikki è senza dubbio un anime ottimo sia per l'aspetto tecnico che per la storia che si propone di raccontare. Il mio voto è un 9. Avrei potuto e sarei stato tentato di mettere il 10, ma alcuni punti della storia non mi hanno convinto molto e francamente mi ha deluso un po' il finale. La scelta di affidare la definitiva chiusura dell'opera in un OVA è francamente discutibile, ma così hanno deciso i produttori. In ogni caso non posso che esprimere un giudizio molto positivo su una serie che ha saputo coinvolgermi parecchio.