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Delusione: ecco la parola che riassume efficacemente quest'anime. Delusione per l'ottima occasione sprecata che è Deadman Wonderland, anime del 2011 tratto dall'omonimo manga shonen.
Seguito ad esporvi perché, a mio parere, questo anime si merita ampiamente l'aggettivo "deludente".

Tralasciando il "nuovissimo" soggetto della "catastrofe da meteorite" o del "ragazzino che scopre di avere dei super poteri" la trama parrebbe solida ed intrigante già dai primi minuti: chi è l'Uomo Rosso? Perché ha ucciso quei ragazzi? Perché ha lasciato in vita Ganta? Cos'ha veramente causato il meteorite che ha distrutto Tokyo 10 anni prima? Perché nessun detenuto del Deadman Wonderland sente mai il bisogno di andare al bagno?
Tralasciando l'ultima domanda, questi interrogativi permeano la serie donandogli un atmosfera molto pregevole e soffusa di mistero. Ma la vera domanda è: tutti questi misteri danno una marcia in più alla serie?
E qui arriva la prima delusione: l'autore non è capace di dosare interrogativi e azione. Infatti o introduce cento domande e misteri alla volta o immette scene di puro splatter, dando allo spettatore l'impressione di star ficcando misteri di cui non sa la risposta solo per creare audience. Ed infatti, delle decine di interrogativi posti, ne verranno risolti solo uno o due.
Ed ecco arrivata la seconda delusione.

Parlando dei personaggi, a mio parere, bisognerebbe partire dal protagonista, Ganta Igarashi. Ganta è l'emblema del protagonista dell'anime moderno; lagnoso, senza però risultare particolarmente comprensibile o umano nelle sue scelte, odioso, illogico e tanto, ma TANTO trasparente: potremmo sostituirlo in ogni scena in cui compare con un manichino gonfiabile. Sì, alzeremmo un sopracciglio per la presenza in scena di un ridicolo manichino, ma nulla di più: Ganta è uno dei personaggi più dimenticabili della storia dei manga. Basti pensare alle sue azioni; sono tutte dettate dalla trama, non dal carattere del personaggio.
Paradossalmente i comprimari, Shiro e Yoh, risultano assai più incisivi poiché, in un certo modo, entrambi sembrano "ricalcare" il ruolo dei defunti amichetti di Ganta, inducendo lo spettatore a pensare che il ragazzo ricostruirà la sua vita all'interno del carcere con le versioni più "strane" e moralmente ambigue dei suoi amici (idea davvero ottima, sebbene già vista altre volte). Secondo voi cosa potrà mai accadere? Il personaggio di Shiro prenderà strade totalmente diverse, mentre Yoh, nonostante sia decisamente il personaggio più interessante e sfaccettato di tutto l'anime (è un cleptomane che vuole liberare la sorella, anch'essa rinchiusa nel carcere, comprando la sua libertà con i soldi che ruba…) e nonostante abbia più carisma di tutto il Deadman Wonderland messo assieme, dopo circa cinque episodi verrà defenestrato nel dimenticatoio.
Ecco che arriva la terza delusione.
Il resto dei personaggi non è che un coacervo di palestrati senza né arte né parte, poliziotte maggiorate, tizi con super poteri e personaggi che, una volta presentati, scompaiono nel grande nulla che è quest'anime (basti pensare ai personaggi "sprecati" del Promotore Tamaki, del super-monaco pazzo e del Gufo).

Per quanto riguarda i disegni, direi molto buoni, almeno quelli.
Parlando di pregi, si può certamente affermare che questo anime riesce ad utilizzare lo splatter in maniera più che decorosa, riuscendo a non risultare ridicolo o fastidioso e allo stesso tempo intrattenere egregiamente gli amanti di questo genere.

Potremmo dunque concludere definendo Deadman Wonderland un anime riuscito a metà, poiché non è altro che una sorta di trampolino di lancio volto ad invogliare la lettura del manga, compito che, personalmente parlando, non adempie in modo efficace.
Sconsiglio questo anime ai lettori più navigati, anche se, in sé, potrebbe costituire una più che sufficiente "visione disimpegnata".